Il mio ragazzo, dopo aver letto il libro relativo, si ascrive alla categoria delle persone altamente sensibili, soprattutto per giustificare il suo bisogno frequente di isolarsi e ricaricarsi, anche nei miei confronti.
In realtà non gli ho mai visto assumere atteggiamenti empatici o di alta sensibilità emotiva, ma anzi, spesso ha una scarsa pazienza e tolleranza nei confronti di persone e situazioni che reputa pesanti e si innervosisce subito, diventando giudicante e cercando di uscire il più in fretta possibile dalla situazione per non avere eccessi di rabbia.
Qual è la vostra opinione a riguardo?
Lo chiedo per cercare di comprenderlo meglio e cercare di relazionarmici nel modo più corretto.
Grazie
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2 MAR 2023
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Buongiorno,
è molto importante e pieno di amore questo suo gesto. Un modo di avvicinarsi al mondo di un altra persona. Sa... togliendo etichette in fin dei conti rimane la persona con le sue peculiarità e particolarità che la descrivono e la definiscono. Spesso e quasi sempre ciò che pensiamo noi di noi stessi non è quello che gli altri percepiscono. Il suo compagno ha provato conforto nel reputarsi una persona altamente sensibile. Ha provato a chiedergli che cosa significa per lui essere altamente sensibile e il motivo di questa ricerca?
In questo modo può entrare sempre più nel profondo. Può pensare di fare la medesima cosa anche riguardo lei. I suoi sentimenti sono importanti quanto i suoi. Può così approfondire tutti i significati nascosti dietro alle scelte e cosa smuove dentro di lei.
Le consiglio una lettura è un libro di Italo Calvino
Uno, nessuno e centomila.
Una buona giornata
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
16 MAR 2023
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Cara Silvana, è difficile rispondere alla tua domanda che parte dal tuo sguardo su di lui più che dal suo vissuto diretto. La sensazione però che mi viene, leggendoti, è che questa "alta sensibilità" non ti metta del tutto a tuo agio. Mi verrebbe da chiederti: tu come ti senti di fronte al suo bisogno frequente di isolarsi e ricaricarsi? come ti senti di fronte alla sua scarsa pazienza e al suo diventare giudicante? Spesso stare in relazione con qualcuno di cui sentiamo di doverci prendere cura ci fa automaticamente passare al secondo posto, invece potrebbe essere utile, proprio per relazionartici nel modo più corretto, partire dal tuo pezzettino. Qui ci sono tanti professionisti che potrebbero sostenerti in questo percorso, se ti dovesse interessare, me compresa. Ti mando un abbraccio
6 MAR 2023
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Buongiorno e grazie per averci parlato dei suoi dubbi. È abbastanza complesso dare un parere su una persona non conosciuta che si è auto-attribuita una diagnosi. Quello che posso capire è che a volte possa essere faticoso per lei comprendere alcuni comportamenti del suo compagno. Nel momento in cui lui desiderasse comprendersi più a fondo o lei desiderasse interrogarsi sulla vostra relazione, il mio consiglio è quello di ritagliarsi uno spazio di ascolto in cui dare un senso più profondo al vostro sentire. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
6 MAR 2023
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Ciao silvanass,
non credo nell'utilità delle autodiagnosi se poi non vengono seguite da un confronto con un esperto.
In alcuni casi, non so se questo è il caso del tuo ragazzo, l'autodiagnosi , soprattutto quando non è seguita dal cercare una soluzione , può avere un vantaggio secondario come il pretendere che siano gli altri a farsi carico del problema.
Strategicamente ti suggerisco di non assecondare le richieste del tuo ragazzo e di invitarlo a farsi aiutare da un esperto per imparare a vivere meglio e a gestire questa sua alta sensibilità emotiva, oppure assecondalo e accetta l'idea che probabilmente dovrai essere la sua crocerossina, anche questa può essere una scelta possibile .
Se sei interessata ti informo che lavoro anche online
Dott.ssa Cristiana Michelucci
2 MAR 2023
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Buongiorno , e grazie per
quello che ha voluto scrivere qui.
Non ho compreso forse quale libro avrebbe letto il suo ragazzo , e quale sarebbe il suo vero problema nei confronti del suo attuale ragazzo.
Se vorrà davvero comprenderlo meglio potrà ascoltare senza giudicare quello che avrà da dire il suo partner ,
per riuscire a relazionarsi meglio è sempre possibile iniziare un percorso di consapevolezza interiore.
Potrà chiedere qui , sia on line che dal vivo.
2 MAR 2023
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A mio modo di vedere trincerarsi dietro un'etichetta autodiagnosticata, non è utile in quanto non porta a nulla se non ad avere un motivo da addurre a dei comportamenti disfunzionali. Per il miglioramento della qualità della vita di entrambi ritengo utile che il suo ragazzo richieda il supporto di un terapeuta al fine di comprendere bene la sua impostazione di personalità e imparare a gestire quella sembra piuttosto essere una sorta di ansia sociale alla quale risponde con rabbia.
2 MAR 2023
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Gentilissima Silvia, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le fatiche e i dubbi che prova al riguardo. Credo che, oltre un eventuale proposta di un percorso per il suo compagno, potrebbe aiutare anche lei intraprendere dei colloqui di terapia, proprio per esplorare ed elaborare quelle che sono le motivazioni sottostanti i suoi dubbi e fatiche, nonchè delle strategie per fronteggiare la difficoltà con il suo compagno.
Resto a disposizione!
AV
2 MAR 2023
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Gentile Silvana,
il problema delle "etichette" è proprio questo, spesso, le persone restano incollate alle definizioni.
Ad ogni modo, se il suo ragazzo è convinto di essere una persona altamente sensibile, non possiamo cambiare la sua percezione, però, come ha detto giustamente lei possiamo intervenire sui comportamenti che lei attua con lui, in maniera tale da andare ad equilibrare di nuovo la vostra dinamica relazionale di coppia, nel rispetto di tutti.
Il mio suggerimento è quindi quello di affidarsi lei al supporto di un professionista, in maniera tale da capire le dinamiche che avvengono per poter formulare delle strategie funzionali per fronteggiare la situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
2 MAR 2023
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La mia opinione è che mi danno noia le autodiagnosi. Non è molto diverso dal cercare su google i sintomi di una malattia e stabilire di essere malato. Se vuole sapere di più di se stesso può richiedere una consulenza psicologica e magari fare anche qualche test.
2 MAR 2023
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Buongiorno,
innanzitutto la ringrazio per aver posto la questione delle persone altamente sensibili. Come saprà, accanto alle caratteristiche meno positive, da lei elencate, esistono anche una serie di aspetti positivi che sono propri di questo tratto di personalità. Si tratta di persone con ottime capacità di risoluzione dei problemi, intuitive e desiderose di comprendere e anche di mettersi in discussione; c'è inoltre, solitamente, una certa attenzione ai dettagli e alle reazioni del prossimo. Credo quindi che per gestire al meglio la relazione con una persona altamente sensibile sia necessario conoscere e valutare tutti questi aspetti per comprendere al meglio come gestire le situazioni più problematiche a livello relazionale. Ci sono una serie di accortezze da considerare nella costruzione di una relazione con persone altamente sensibili. Spero di averle dato qualche spunto di riflessione aggiuntivo e rimango a disposizione per approfondimenti online.
Buona giornata
2 MAR 2023
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Ciao, capisco la tua preoccupazione e la tua curiosità riguardo al comportamento del tuo ragazzo. In primo luogo, è importante sottolineare che il concetto di persona altamente sensibile (PAS) è stato introdotto dallo psicologo Elaine Aron per descrivere un tratto della personalità che si riferisce alla capacità di percepire e processare gli stimoli sensoriali in modo più intenso e profondo rispetto alla maggioranza delle persone. Tuttavia, non è possibile fare una diagnosi di PAS semplicemente sulla base della lettura di un libro. Inoltre, come hai osservato, la sensibilità emotiva non si limita alla capacità di ricaricarsi in solitudine, ma comporta anche una maggiore empatia e tolleranza nei confronti degli altri.
Detto questo, mi sembra che sia importante che tu e il tuo ragazzo discutiate apertamente dei comportamenti che ti hanno preoccupato. Potrebbe essere utile per entrambi cercare un supporto psicologico attraverso la terapia individuale per esplorare questi problemi e trovare modi più efficaci per gestire le emozioni. La terapia individuale può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, migliorare le relazioni interpersonali, sviluppare la capacità di regolare le emozioni e apprendere nuove strategie per gestire lo stress. Inoltre, il processo terapeutico può aiutare a esplorare e comprendere meglio il concetto di sensibilità emotiva e il modo in cui influisce sul comportamento e sulle relazioni interpersonali.
In sintesi, la terapia individuale può essere un'opportunità per te e il tuo ragazzo di approfondire la comprensione reciproca e di trovare modi più efficaci per gestire le emozioni e le relazioni. Ti consiglio di parlare con il tuo ragazzo della possibilità di cercare supporto psicologico e di esplorare insieme le opzioni disponibili.