Sono innamorata di due persone (?)

Inviata da Grace · 21 apr 2024 Relazioni sociali

Buongiorno, sono anni che non faccio una domanda in questo portale e ammetto che provo un po’ di nostalgia e affezione ma anche un senso di “fallimento” nel ritrovarmi ad affrontare degli stati d’animo così confusivi dopo un periodo più stabile nella mia vita. Ad oggi ho 27 anni e sono sempre stata una persona che ha energia da impiegare nelle sfide e che trae profondo nutrimento dall’indagare se stessa. In questo momento la confusione che provo per questa situazione è dilagante e la cosa peggiore è che sento di essere una cattiva persona in questo momento e di provocare malessere in chi mi circonda. Tutto parte dopo un periodo da single in cui conosco su un app di incontri questo ragazzo di 3 anni più grande di me, psicologo, pragmatico, razionale, molto attivo e “sul pezzo”, intelligente e divertente. Stiamo insieme 5 mesi e in questa relazione affiancavo una sensazione di novità estraneante (non avevo provato mai cosi tanta indipendenza e affermazione personale in una relazione) a un senso di freddo. Lui è una persona molto supportiva ma allo stesso tempo ha aspettative alte rispetto al mondo che lo circonda e questo mi faceva sentire in difficoltà rispetto alla mia vulnerabilità nonostante ci fossero momenti in cui sentivo che la mia sensibilità lo arricchisse e che riuscisse ad entrare nella relazione. Con lui però mi sentivo molto di fare una scelta reciproca basata su un’ analisi, non so come spiegarmi meglio. Io studio e ho sempre lavorato negli ultimi anni per mantenere una mia indipendenza abitativa e a settembre inizio a lavorare in un ristorante. Conosco un ragazzo che alla sola vista mi fa scattare un allarme dentro e la consapevolezza che avesse delle caratteristiche che potessero attrarmi. Lui è vegano, ama la musica, è infinitamente sensibile e ha una storia personale complicata nella quale riesco più a rivedermi rispetto a quella del mio ex. Ho sentito subito una dolcezza e un calore forte vicino a lui. Parlo al mio ormai ex di questa situazione e arrivo addirittura a proporgli di aprire la relazione. Lui non dice no, mi chiede di mantenere attivo il dialogo e di aspettare ma al mio uscire una sera (comunicandoglielo) con l’altro senza che accadesse nulla di fisico nasce in lui una gelosia certamente giustificata dal vedere il mio coinvolgimento soprattutto emotivo. Ci lasciamo e io inizio una relazione con quello che poi è diventato il mio attuale ragazzo. Stiamo insieme da mesi e in questi mesi abbiamo lavorato insieme e iniziato a convivere. Da qualche tempo però la relazione è diventata molto soffocante per me. Sento grandi aspettative nei miei confronti che questa volta, a differenza della precedente relazione, non riguardano la mia individualità e che quindi a qualche titolo sento come sprono, ma piuttosto i livelli di accudimento nei suoi confronti. Anche io riconosco di sentirmi più infantile e richiestiva in questa relazione e il tutto comunque è esacerbato da grandi difficoltà comunicative. Lui è una persona molto introspettiva e insicura (ha sofferto di depressione e di autolesionismo) e molto spesso questo inficia il vivere il momento perché anche il minimo commento sul mondo da parte sua richiede un ritardo di tot tempo di elaborazione (anche giorni) per essere espresso e di questo io soffro molto. Dal canto suo lui dice di sentirsi poco validato, poco considerato, poco amato e io mi sento schiacciata incapace di pensare a me (infatti sto ritardando molte cose e non valido realmente le mie esperienze perché mi sento tutta SULLA relazione e sui suoi bisogni) e in colpa verso di lui. Da qualche settimana il mio ex è rientrato nella mia vita per motivi di lavoro (mi ha proposto lui di seguire un tutoraggio insieme) ed io ho iniziato a sentire una forte mancanza di quella sensazione di sicurezza un po’ controllante e di quiete nel movimento che vivevo con lui. Mi sto facendo tanto domande, cercando di capire che tipo di relazione o di relazioni io cerchi. Ciò di cui sono certa è la necessità di non immettermi in una relazione fusionale e il mio bisogno di libertà (perché è sempre stato un tema e perché il mio provenire da una famiglia invischiata mi ha fatto sviluppare questa paura). Allo stesso tempo non vorrei rinunciare a una connessione profonda. Mi sto interrogando su come gestisca le relazioni quando sono da sola (sentimentalmente parlando) e mi sono accorta di quanto anche in amicizia io ricerchi un contatto molto intimo e autentico ma “contestualizzato” e con dosi moderate. Le persone sono veramente la mia cosa preferita nel mondo, tendo però a dover metterei dei limiti perché mi affeziono e prendo così in carico la vita dell’altro da generare il rischio dell’annientamento (che in questa relazione sto provando) e più l’altro sta male più il rischio c’è. Eppure scoprirmi con e attraverso i rapporti a me fa stare bene. Al contempo ogni qual volta che sento di trascorrere troppo tempo con qualcuno sento dissolta la mia identità e minata la mia libertà e la possibilità di entrare in contatto con queste parti di me che abitano altrove.
Io voglio bene profondamente a entrambe queste persone anche se aver provato queste oscillazioni nel corso di questo ultimo anno mi fa sentire molto male e in colpa rispetto a entrambi. Se devo far parlare la parte bambina dalle fantasie magiche io vorrei spendere il mio tempo con entrambi perché mi sento vicina ad entrambe queste persone ed è da settembre che conosco questi due umani che sento questo dentro di me, che non chiamo amore per senso di colpa. Io vorrei esserci per loro ed essere con loro. E non è sostenibile e questo lo so e so anche che essendomi aperta in entrambi i casi ho minato il rapporto di fiducia e che quindi probabilmente perderò entrambe queste persone. Questo insieme al ritardo nello studio mi sta facendo cadere in uno stato depressivo. Allo stesso tempo non so cosa ricavare da questa esperienza perché sento molto forti tante emozioni diverse e non sto riuscendo a dargli forma e significato pur andando in terapia. Scusatemi molto la lunghezza. Grazie anche solo di aver letto se l’avrete fatto e che sono felice esista questo spazio dove prendersi qualche minuto per scrivere quello che è anche se quello che è non è come ci si vorrebbe sentire.

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