Calo del desiderio del mio compagno

Inviata da Marilina · 20 ago 2012 Problemi sessuali

Buonasera,
mi chiamo Laura, ho 38 anni e da 1 anno convivo con il mio fidanzato, un ragazzo molto sensibile. Si è trasferito da me dopo 6 mesi di frequentazione, quando ha dovuto lasciare l'appartamento dove era in affitto. Quindi non è stata una decisione maturata insieme, ci siamo ritrovati nella convivenza. Penso che lui sia venuto da me perchè non riuscisse a trovare niente di meglio, dato che solo il mese prima avevamo liotigato perchè non era riuscito a stare con me piu' di 3 giorni di fila... Abituato ad essere libero e solo ha dovuto, a suo dire spendere molte energie mentali e fisiche per far funzionare la convivenza. La convivenza non ha avuto problemi da subito perchè siamo entrambi due persone molto tolleranti e rispettose a me, soprattutto all'inizio, non pareva vero che ora lui riuscisse a vivere nella mia casa! anche se ogni 3-4 giorni fino a 4-5 mesi fa scappava dalla mamma...quindi ho messo a tacere il dubbio che si fosse trasferito da me per poca voglia di trovarsi un altro appartamento e per la comodità della cena pronta al rientro dal lavoro. col tempo poi ha anche diradato le sue fughe a casa della mamma. Io nei suo confronti sono molto premurosa e dolce, quasi materna. Ora l'intesa emotiva è molto forte, ci divertiamo insieme e ci vogliamo bene. Lui dice di essere in simbiosi con me. Tra i due sono io quella che prende la maggior parte delle decisioni ed iniziative per le serate e lui mi lascia fare tranquillamente. Da quando si è trasferito da me pero' sono sempre io che prendo l'iniziativa sessuale, e negli ultimi 3 mesi non risponde piu' neppure alle mie provocazioni sessuali, allontanandomi o provandoci, con la conseguente defaiance. Dice di esere consapevole del problema ma di non averne risposta. Prima delle convivenza avevamo non piu' di un rapporto a settimana, veloce e poco passionale. Con la convivenza siamo pero' arrivati a 0 rapporti in pochi mesi...lui dice che dopo il lavoro che ha fatto su se stesso ora è pronto per il matrimonio, dice di amarmi e che se io non avessi tirato fuori il problema lui sarebbe riuscito tranquillamente a portare avanti la relazione. Ovvio che sono proccupata, vorrei un figlio ed una famiglia ma in queste condizioni non è per me pensabile parlare di matrimonio... ed intanto scorre inesorabile il mio orologio biologico...io provo regolarmente desiderio sessuale ed ormai mi sento rifiutata e frustrata. A volte penso che la nostra relazione sia già finita e che io ho solo paura di metterci la parola fine. La terapia di coppia potrebbe cambiare una persona di per sé poco passionale che ha perduto completamente l'interesse sessuale verso la sua compagna? oppure meglio avere il coraggio di guardare in faccia la realtà? Grazie..

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Miglior risposta 28 AGO 2012

Gentile Laura,
la tua lettera è molto confusa. Sicuramente quando un rapporto di coppia entra in crisi è possibile fare una terapia di coppia.
Nella tua lettera emergono però delle contraddizioni che è importante tu chiarisca a te stessa.
Hai scelto un uomo con un rapporto non risolto con la madre, "abituato ad essere libero", incline a rapporti simbiotici e alla ricerca di una compagna madre che gli risolva tutti i problemi.
Contemporaneamente ti senti "non scelta", credi che lui sia venuto da te perché non riuscisse a trovare di meglio... Il risultato è che ti senti rifiutata e frustrata. Il problema non è sessuale, piuttosto è nelle differenti aspettative che riponete nel rapporto e nelle divergenze caratteriali.
Nessuna psicoterapia potrà cambiare la realtà che tu stessa racconti: hai scelto un uomo in simbiosi con la madre, che vuole essere "guidato", amato, protetto, un uomo bambino...
Credo che tu sia alla ricerca di un uomo.
Buona fortuna
Dott. ssa Valeria Rinaldini

Dott.ssa Valeria Rinaldini Psicologo a Napoli

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30 SET 2013

A mio avviso conviene lavorare di più sull'aspetto simbiotico e sulla relazione materna che lui cerca. Il sesso non sempre è il cardine dei rapporti e molto spesso migliora nel momento in cui siamo in pace e sereni con noi stessi. Se non è mai stato un tipo troppo focoso, difficilmente lo diventerà, ma forse potrete vivere un rapporto più equilibrato insieme. Penso che lui abbia fatto un notevole percorso per superare le sue insicurezze legate ad un rapporto impegnativo e penso che questo esprima un forte sentimento verso di te, non sempre ci si sceglie al primo incontro, alle volte, a secondo anche delle esperienze passate, ci vuole tempo e fiducia. Continuate a confrontarvi e a crescere insieme poco a poco. In bocca al lupo.

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29 AGO 2012

Buongiorno gentile Laura,
ho letto attentamente le sue due richieste e desidero darle la mia disponibilità su Roma per un colloquio orientativo e conoscitivo. Mi può contattare tramite il form di contatto qui sotto.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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28 AGO 2012

Da ciò che ha scritto mi pare di aver inteso che nn c'è mai stata una grande passione sessuale da parte del suo compagno, anche prima della convivenza......più che una terapia di coppia forse è il caso di una terapia individuale per lui, forse c'è qualcosa che gli impedisce di avere desiderio.......comunque le suggerisco di eitare di mettere in relazione la questione sessuale con il suo scadere biologico, non sempre gli uomini sono capaci di comprendere tali preoccupazioni, e sentirsi con il fiasto sul collo pechè si avvicina una "scadenza" può diventare altro motivo per avere prestazioni sessuali fallimentari.....

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26 AGO 2012

cara laura nella sua lettera mette fuori incertezze rispetto alla sua situazione credo che sia opportuno una terapia individuale per entrambi che vi aiuterà a vedere le cose in modo diverso, cordialmente dott, eva scardone

Dr.ssa Eva Scardone Psicologo a Marcianise

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23 AGO 2012

Cara Laura,
dalle sue righe traspaiono, già dall'inizio, parecchi dubbi su questo rapporto, non lungo per altro e iniziato cosi, in fretta e in situazione "contingente".
non mi dilungo su riletture affrettate, in questa sede, ma mi soffermerei sulle ultime due sue domande, che mi paiono già delle probabili risposte!
Una terapia di coppia è sempre fruttuosa, per l'uno, per l'altro, per la coppia e l'idea della coppia costuita insieme.
Il "guardare in faccia la realtà" le suona come " io sento già da parecchio che questo uomo non fa per me?"
Se è così, la decisione avverrà da parte sua, aldilà della paura di pensare di restare sola o del senso di desolazione. se sente il bisogno di una famiglia, sarà necessario guardare ai desideri di tutti e due..
un augurio

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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22 AGO 2012

Cara Laura,

In questo elenco può trovare gli psicologi che si occupano di terapia di coppia e problemi sessuali. Legga il profilo e le opinioni dei pazienti. Può inviare una richiesta di consulenza o di preventivo a più psicologi gratuitamente. Vedrà che troverà il professionista che fa al caso suo.

https://www.guidapsicologi.it/psicologi-disturbi-sessuali-roma-vsubservcitta-2905-710131116.html

In bocca al lupo!

GuidaPsicologi.it

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22 AGO 2012

Gentile Dottori,
desidero ringraziare di cuore tutti Voi per la Vostra risposta. Mi sento molto angosciata e per me è importante riuscire a trovare un qualche punto di partenza per risolvere la situazione. Vorrei chiarire alcuni punti i di quanto ho descritto, anche in risposta ad alcuni Vstri commenti: il lavoro che il mio fidanzato dice di aver intrapeso e che gli è costato tante energie è un lavoro su se stesso di tipo psicologico fatto da solo, ovvero senza l'aiuto dello psicologo: a suo dire ha dovuto superare il suo senso di oppressione nei confronti di una relazione stabile e la sua voglia di non avere vincoli e di essere libero, in quanto scottato da precedenti relazioni con donne stressanti, asfissianti e che lo hanno manipololato e sfruttato. Dice di essere riuscito a maturare molto e di sentirsi ora pronto per l'impegno del matrimonio, poichè anche lui crede molto nella famiglia. In merito al fatto che dice di sentirsi in simbiosi con me, anch'io penso a volte, per la mia natura molto materna, di pormi troppo come mamma nei suoi confronti e quindi di sbagliare. Ho provato a scardinare questo ruolo chiedendogli di essere piu' collaborativo in casa, ma essendo io di natura molto buona ed accomodante spesso non riesco ad essere "ferma" come dovrei sentendomi spesso ed ingiustamente ( mi rendo conto!) "cattiva o in colpa". Essendo poi io molto indipendente e poco propensa a"chiedere" tendo in maniera naturale a chiedergli pochissimo. Lui poi nel ruolo di "figlio comodo" ci si è ancorato con tutti gli artigli... Io sono una persona autosufficiente, indipendente per tutto, vivo da sola da molti anni, mentre lui essendo sempe stato a casa dei suoi è meno "informato" ed indipendente di me, quindi mi viene anche naturale prendere le redini e guidare ed organizzareper quanto riguarda infine cosa voglio da un compagno...posso dire con consapelvolezza che fino a qualche anno fa desideravo tutto: un compagno simpatico, brillante, protettivo, attraente, con cui ci fosse una perfetta intesa sessuale. Vivo a Roma, ho una fitta rete di amicizie, sono uscita tantissimo ed ho conosciuto vari ragazzi. Sono rimasta sconvolta nello scoprire il consumismo relazionale e l'immaturità maschile della mia generazione di questa città .... Ho conosciuto uomini molto interessati al sesso la maggior parte in cerca solo di quello. Uomini con cui era perfetta l'intesa sessuale ma senza valori o senza voglia di assumersi degli impegni per costruire una famiglia, e quei pochi che volevano una famiglia purtroppo non mi piacevano perchè li consideravo poco interessanti sul piano emotivo e mentale e perchè ero convinta che avrei trovato di meglio. Così un po' per volta ho iniziato a ridimensionare cio' che cercavo arrivando a desiderare solo un uomo con dei valori, onesto, calmo, con la voglia di dividere con me la vita nei momenti brutti e belli, con la voglia di avere una famiglia soprattutto un figlio, ed in grado di stimolarami mentalmente. Ho dato per scontato il sesso dato che nelle precedenti relazioni era stato sempre molto presente (anche se non ho mai avuto una relazione con la convivenza). Ed eccomi con un uomo dal punto di vista emotivo molto rispondente a cio' che voglio ma molto carente dal punto di vista sessuale. Mai avrei pensato che il sesso potesse essere cos' importante, avendolo dato sempre per scontato ed avendo addirittura provato un certo fastidio nelle relazioni precedenti poichè pensavo che i miei ex fossero interessati solo al mio corpo! Fondamentalmente voglio una persona onesta con cui superare i momenti bui della vita e con cui gioire, con avere un figlio e che mi renda felice facendomi sentire amata e desiderata ogni giorno. Il problema col mio attuale fidanzato è il sentirmi desiderata. Spero tanto di riuscire a trovare una qualche soluzione a questo problema. La fine anche di questa relazione rappresenterebbe per me un grande dolore ...
Ho cercato la sede di lavoro di ognuno di Voi ma nessuno è a Roma. Entrambi desideriamo sottoporci ad una terapia di coppia, potete gentilemente consigliarmi il terapeuta che ritenete piu' idoneo su Roma?
Vi ringrazio ancora infinitamente

Laura

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22 AGO 2012

Cara Laura, una terapia di coppia potrebbe aiutarvi a fare chiarezza sul vostro rapporto e sui dubbi che vi accompagnano alla luce anche di un passo tanto importante come e' quello del matrimonio. Un grande in bocca al lupo.

Dott.ssa Cecilia Cimetti Psicologo a Verona

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21 AGO 2012

Salve Laura, sono molte le cose che dice: innanzitutto mi sembra ci sia il dubbio, da parte sua, che lui si sia accomodato in questa situazione piuttosto che sceglierla; poi i diversi ruoli che avete nella coppia, per cui lei sembra la parte più attiva e propositiva (anche sessualmente), mentre lui lascia fare; inoltre la mancanza di una vita sessuale nella coppia nonostante lui parli di matrimonio; infine l'orologio biologico che amplifica le sue ansie. Credo che la mancanza di una vita sessuale possa essere l'espressione di un disagio all'interno della coppia dove è difficile trovare... la coppia stessa! Mi spiego: se lei è materna, lui in simbiosi, lei prende le iniziative... forse è difficile, in questa situazione, trovare per ognuno la propria dimensione, la propria individualità e quindi la reciprocità. Per essere coppia bisogna essere 2 adulti che si prendono, entrambi, la responsabilità della coppia. Credo che una terapia di coppia possa essere molto utile per portare alla luce tutti questi aspetti e potervi ridare un nuovo equilibrio (che poi può esprimersi nella sessualità) . Credo anche che una convivenza può iniziare in molti modi; può darsi che sia iniziata perchè lui non sapeva dove stare, ma poi è rimasto e ora non scappa più dalla mamma.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta

Dott.ssa Alfonsina Pica Psicologo a San Miniato

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21 AGO 2012

Salve Laura, hai ragione ad avere dubbi e porti tanti interrogativi, forse potrebbe essere utile affrontare una terapia di coppia prima di arrivare al matrimonio. Benchè vi amiate penso sia importante ritrovare un vostro equilibrio e un'intesa anche sessuale prima di sposarvi. Descrivi tante difficoltà relazionali con il tuo compagno che dovreste risolvere.
saluti dott.ssa Carmela Di Blasio

Dott.ssa Di Blasio Carmela Psicologo a Pescara

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21 AGO 2012

cara Laura, le domande che sollevi sono in realtà un pò fuorvianti ( quando parli di relazione già finita, di scarsa passionalità, di lavoro che il ragazzo dice di avere fatto su se stesso...). forse sarebbe per te più proficuo chiedersi che tipo di relazione stai vivendo. Non stai forse accudendo il tuo lui come fa la sua mamma? Ed in questo caso sarebbe normale una passionalità "ridotta". Che cosa cerchi da un compagno, te lo sai davvero chiesto? E qual è il lavoro che lui avrebbe fatto su se stesso? Si potrebbe andare avanti molto con domande, riflesioni, prese di coscienza, ma tutto ciò è realizzabile all'interno di un percorso psicoterapeutico o analitico che a mio avviso dovreste affrontare separatamente. Un abbraccio. Dott.ssa sabina Orlandini, torino

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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21 AGO 2012

Salve Laura.
Certamente non sta vivendo una situazione relazionale facile. La terapia di coppia non ha come suo scopo "cambiare" le persone, ma sicuramente può essere uno strumento importante laddove vi siano delle difficoltà relazionali, affettive o sessuali all'interno della coppia. Prima, però, di intraprendere tal genere di percorso mi sento di consigliarle di ascoltare meglio se stessa e i suoi sentimenti. Soprattutto credo sia indispensabile che lei dia "spazio" a ciò che davvero desidera. L'ultima frase che ci ha scritto è significativa....A volte l'affetto e la premura non sono sufficienti per sentirci amati nè per arrivare a creare un legame profondo e significativo con l'altro. Forse, prima di pensare ad una terapia di coppia, può riflettere sull'opportunità di concedersi un percorso psicologico individuale, dove dare davvero significato ed importanza a se stessa e alle sue emozioni e necessità (affettive, sessuali o relazionali esse siano).
La saluto cordialmente.
Dott.ssa Stefania Corda

Dott.ssa Stefania Corda Psicologo a Cagliari

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21 AGO 2012

Gentile signora Laura,
compito del sessuologo clinico è quello di intervenire sul desiderio sessuale basso.
In questi casi una valutazione preventiva è necessaria per verificare il livello del desiderio in relazione alle persone della stessa età e condizione, accertare o escludere patologie associate e capire le cause del problema. L'intervento sessuologico non costituisce un problema anzi nella maggior parte dei casi ha un buon successo
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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21 AGO 2012

Carissima. Siete molto giovani ed il calo di desiderio a quest'eta può essere sintomo di una qualche difficoltà... Non necessariamente di coppia o esclusivamente di coppia. Preoccupazioni, cambiamenti.... Le do ragione sulla possibilità di trarre beneficio da un percorso di coppia per valutare bene quali siano le motivazioni sottostanti e se vi e un progetto di vita condiviso. Il percorso, pero', e' come il sesso, si fa in coppia e la motivazione deve esserci da parte di entrambi. Francesca

Dott.ssa Francesca Marinello Psicologo a San Donà di Piave

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21 AGO 2012

Non ho ben capito di quale "lavoro" fatto su sè stesso lui parli ( forse una psicoterapia?). Poi lui dice di sentirsi in simbiosi con te e questo è molto importante perchè viene da pensare che lui non abbia raggiunto un livello di maturazione tale da superare, senza angoscia sottostante, la posizione di "figlio" verso quella di compagno: A mio parere, con l'aiuto di uno psicoterapeuta, è il caso di chiarire la cosa, prima di prendere decisioni. Sono a tua disposizione per eventuali approfondimenti.
Dottssa Carla Panno psicologa-psicoterapeuta di Milano.

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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21 AGO 2012

Cara Laura,
dalle sue parole emergono dei dubbi in merito alla relazione con il suo compagno. Afferma che in alcuni momenti pensa che lui stia con lei perchè nel passato è stata la soluzione per lui più comoda, anche se con il tempo il rapporto pare essere decollato. Allo stesso tempo si sente rifiutata poichè lui non risponde alle sue provocazioni di natura sessuale.
Una terapia di coppia potrebbe rivelare e mettere in luce le dinamiche di coppia "nascoste" ed il vissuto conseguente, questo permette di attivare consapevolezza in entrambe i membri.
Cari saluti
Dr Elisabetta Bellagamba

Dr.ssa Elisabetta Bellagamba Psicologo a Castiglion Fiorentino

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20 AGO 2012

Se è fatto così non lo cambi, ma perchè dare tanta importanza al sesso se è premuroso e affettuoso lo stesso?basta che non lo faccia con le altre e tu accontentati e ogni tanto masturbati.

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