Buonasera a tutti, sono disperato.
La mia ragazza a gennaio 2015 ha perso sua nonna. La storia è un pò complicata perchè lei sta in toscana e la nonna stava a napoli e non ha potuto vederla ne stargli vicina negli ultimi giorni per problemi di lavoro. Dopo tanta agonia e sopratutto negligenze dei medici, sua nonna se n'è andata.
Purtroppo a 4 mesi dalla morte di sua nonna, non riesce ancora a superarlo e compaiono spesso e a momenti, periodi nei quali si sente in colpa di non essere riuscita a stargli vicina o di aver rifiutato (sempre per problemi lavorativi) di fare assistenza notturna.
Considerate che la mia ragazza ha un carattere molto chiuso. Ho provato in tutti modi a farla sfogare, a farla aprire, a farla parlare con uno psicologo, ma sopratutto nell'ultimo consiglio ha sempre rifiutato dicendo che non ha bisogno di parlare con nessuno psicologo e che avrebbe dovuto far chiarezza con se stessa. Ultimamente sono alcuni giorni che si è chiusa nuovamente in se stessa sempre per il solito motivo ed io ho paura perchè non so veramente come reagire e aiutarla. La mia paura è che questa cosa possa anche minare il nostro rapporto. Considerate che 2 settimane fa gli ho chiesto di andare a convivere e lei ne era piu che contenta, gia in questi giorni ha perso la convinzione di fare questo passo.
Grazie a tutti quelli che mi daranno una mano
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18 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 31 persone
Buongiorno Lorenzo,
credo che il problema della sua ragazza vada affrontatao con pazienza e amore.
Purtroppo, però, ritengo necessario l'intervento di un terapeuta che la possa aiutare con qualche seduta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Loredana Aiello
19 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Lorenzo,
il lutto e' un processo che richiede del tempo e ci sono diverse fasi da attraversare, purtroppo il senso di colpa per non aver potuto fare qualcosa finché la persona mancata era in vita e' una fase che accomuna molte persone.
Lei può offrire alla sua ragazza sostegno e affetto in questa fase dolorosa.
Per quanto riguarda le sedute con uno/a psicoterapeuta possono essere utili per superare il lutto, ma certamente la sua ragazza pero' dovrebbe sentirne l'esigenza o trovare la motivazione per intraprendere un percorso di terapia.
3 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Lorenzo,
innanzitutto la esorto ad essere più cauto nell'attribuire alle negligenze dei medici la responsabilità della morte della sua ragazza; spesso dai medici ci si aspettano miracoli dimenticando che fanno quello che possono relativamente alle condizioni del paziente e alla gravità della malattia.
Quanto alla elaborazione del lutto della sua ragazza, esso è complicato dai sensi di colpa per aver dato la priorità al lavoro pur conoscendo la gravità delle condizioni di salute della nonna.
Lei può provare a rasserenarla dicendole che anche se con grosso sacrificio fosse stata presente, in alcun modo avrebbe potuto impedire ciò che è accaduto e che pian piano il suo malessere si attenuerà perchè questo è un processo naturale.
Piuttosto, a mio avviso, un problema da non sottovalutare è quello che lei, parlando della sua ragazza, ha definito "un carattere molto chiuso" che si può tradurre in scarsa capacità comunicativa con rigidità che può sconfinare in arroganza nei comportamenti e nel pretendere troppo da se stessa, salvo poi a scivolare nei sensi di colpa quando i conti non tornano. Questo accade quando dice che "non ha bisogno di parlare con nessuno psicologo e che avrebbe dovuto fare chiarezza con se stessa", cosa che però (guarda caso!) non ha saputo fare.
Pertanto ritengo che Il suo timore di ripercussioni sul rapporto di coppia sia motivato e comprensibile.
Anche se le suggerisco pazienza e tolleranza, provi a far capire alla sua ragazza che la vera forza non è la rigidità strutturale del carattere ma la consapevolezza dei propri limiti e che l'umiltà non vuol dire debolezza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)
30 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Il lutto ha le sue fasi. Serve tempo....Le stia vicino con amore
, la incoraggi a fare quello che faceva prima. Se persiste o peggiora la depressione consiglio qualche seduta da uno psicoterapeuta.
Cordialmente
Dottssa zanotti
22 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Lorenzo,
il senso di colpa per le cose non fatte e non dette è una delle emozioni più frequenti nel lutto. Durante il periodo in cui si elabora il lutto le persone assumono comportamenti e atteggiamenti "strani", "diversi" dal solito, possono faticare a prendere decisioni.
E' importante, quindi, che tu abbia pazienza e conceda alla tua ragazza ascolto senza giudizio e senza cercare di darle suggerimenti. Non fare nulla e offrire la propria presenza è un ottimo strumento per favorire l'apertura.
Con il tempo, sarebbe utile appoggiarsi ad uno psicologo per facilitare l'elaborazione del lutto, ma questa scelta è, ad oggi, estremamente delicata per la sua ragazza.
19 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Lorenzo,
credo che in questo momento sia molto importante la sua presenza e il suo supporto come compagno. Capisco che sia molto spaventato dalla situazione ma le faccia percepire "che lei c'è". Consiglio comunque un percorso psicoterapeutico che le permetta di rielaborare e affrontare con nuove strategie questo momento.
19 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Lorenzo,
la preoccupazione per la sua ragazza è assolutamente legittima ed il suo starle vicino e sostenerla molto importante e sicuramente apprezzato.
L'elaborazione del lutto è un percorso lungo che passa attraverso momenti differenti e la reazione ad un lutto è individuale e condizionata da una molteplicità di fattori individuali e contestuali. La sua ragazza al momento si trova in un momento di profondo sconforto, dolore, colpa compatibili con la perdita e con le modalità che hanno portato alla perdita. Avere la possibilità di parlarne, di approfondire le conseguenze a livello cognitivo ed emotivo di tale perdita è sicuramente importante ed è quindi indispensabile il suo mettersi a disposizione, il suo starle vicino, il suo esserle accanto nel continuare a progettare il vostro futuro. Così come è indubbiamente legittimo e pertinente il suo proporre un percorso psicologico...potrebbe essere il contesto nel quale, laddove la sua ragazza giungesse a riconoscerne l'utilità, poter tirare fuori tutto quello che si ha dentro senza timore del giudizio ed in presenza di un professionista formato per accogliere e contenere il dolore e la sofferenza. è importante però che la sua ragazza sia motivata.
Cordiali saluti
19 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Lorenzo,
Percepisco amore e grande attenzione nelle tue parole.
Continua come stai facendo, con pazienza e amore purtroppo ci vuole del tempo.
Poi quello che ti suggerisco è di rispettare i suoi silenzio, quando passeranno saranno già piccole porte che si aprono verso il dialogo.
Continua a suggerirle un terapeuta che possa aiutarla.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Virginia Verbicaro
19 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Lorenzo, la preoccupazione per la tua ragazza e il tuo starle vicino e cercare di aiutarla mostra tutto il tuo amore per lei e per la vostra storia di coppia. Ci sono però delle questioni che è bene tu sappia o ricordi: innanzitutto tu non puoi far nulla se non starle vicino, ascoltarla quando lei si apre e soprattutto non forzarla in nessuna cosa, neanche sulla convivenza; il lutto si elabora anche in due anni ma in genere il tempo richiesto può essere minore; un terapeuta, meglio se specializzato in EMDR può aiutarla molto ma dovrà essere lei a cercare aiuto, questa è una condizione essenziale; la tua paura per le conseguenze sul vostro rapporto sono fondate specie se il lutto si dovesse trasformare in depressione. E' bene monitorare gli sviluppi. Vi auguro che il vostro cammino riprenda nel migliore dei modi. Lorenzo Colangelo
19 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Lorenzo, capisco la sua preoccupazione per la sua ragazza e sono certa che sta cercando di starle vicino il più possibile. In ogni caso il lutto è caratterizzato da alcune fasi specifiche e la sua ragazza è in una fase di profonda tristezza e sensi di colpa e i pensieri continuano a riportarla alle sue "mancanze" per cui é necessario un po' di tempo per elaborare tutto ciò che é accaduto ma è molto positivo che continui a progettare la vostra vita insieme seppur con qualche incertezza. Continui a starle vicino, ad essere disponibile per lei mostrando che capisce il suo dolore . Rimango a disposizione Cordiali saluti Dott.ssa Elisa Zocchi
19 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile lorenzo
questo lutto è complicato dai sensi di colpa della sua ragazza che ora oltre al dolore per la perdita della nonna, è anche piena di rimorso per non esserle stata vicina avendo stabilito delle priorità lavorative che non le hanno permesso di essere presente.
E' importante far comprendere alla ragazza che nella vita nessuno è perfetto e che ognuno fa quello che può. Deve accettarsi così com'è e dare più valore a quello che è stato il suo pensiero amorevole e angosciato per la nonna. Diciamo che c'è stata una vicinanza psicologica.
Il fatto che la sua ragazza non voglia essere aiutata ma comprende pienamente di "dover fare chiarezza con se stessa" è una buona cosa.
Le lasci il tempo necessario ad elaborare il tutto standole vicino senza tuttavia assillarla e volerla far parlare a tutti i costi, la sua presenza silenziosa e piena di accettazione e amorevole comprensione è importante.
Saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
18 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Lorenzo,
che dire, il lutto è un'esperienza incredibile e personalissima. Il senso di colpa che prova la sua ragazza aggrava questo sentimento e può farlo percepire come insopportabile. Il lutto può assumere la forma di un vero e proprio trauma e come tale trattato.
In sintesi le consiglierei di non caricare in questo momento la sua ragazza di richieste ma di farle capire che un aiuto (anche poche sedute) in un periodo della vita particolare è normale e auspicabile e che la sua vicinanza non è in discussione.
Buona vita
Dott.ssa SIlvana Russo
18 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Lorenzo,
comprendo il suo desiderio di essere di aiuto alla sua ragazza ma ognuno ha il suo modo e i suoi tempi per elaborare il distacco da una persona cara. Può darsi che lei viva come un'invadenza i suoi tentativi di spronarla ad andare oltre o li ritenga una mancanza di rispetto per il suo dolore.Per questo si chiude in se stessa come volesse proteggerlo quel dolore. Può darsi anche che si senta in colpa per non aver potuto essere accanto alla nonna, per assisterla e darle un ultimo saluto e creda, ciò che non abbiamo potuto o saputo dire o fare in momenti simili è come un macigno che rimane sulle nostre spalle quando prendiamo consapevolezza che non ci saranno altre possibilità. Le faccia capire che comprende e che vuole esserle vicino, magari può aiutarla a riflettere sul fatto che mai una persona che ci vuole bene vorrebbe la nostra sofferenza..
Un caro saluto
Dssa Daniela Sirtori - Monza
18 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Lorenzo,
la perdita di una persona cara è sempre una vicenda delicata, a maggior ragione, come mi pare di capire dalle sue parole, per una serie di vissuti dolorosi che la sua ragazza non affronta. Sarebbe pertanto utile, a mio avviso, continuare a starle vicina con amore così come sta facendo, sarebbe anche utile una serie di colloqui con un terapeuta per aiutarla a sbloccare il dolore e il senso di colpa che prova