Salve, mi chiamo mauro e ho 38 anni. Mi è stato diagnosticato reflusso gastroesofageo, cardias incontinente e duodenite. Il gastroenterologo dice che per queste cose che ho non dovrei fare una vita di"merda" (scusatela parola) come la sto facendo io. Il fatto è che quando vado a lavoro e mi metto in auto per fare i miei 40 km, comincia ad avere battito accellerato, nausea e poi vomito fermandomi dove capita. Ho una paura terribile di stare male e poi ogni volta sto male. Sto facendo una vita d'inferno. E poi mi dicono lo stress. Ma chi non si stressa con due bambine piccole che sono le mie figlie. E poi sinceramente ho passato dei momenti cosi stressanti nella mia vita che queste cose mi fanno solo ridere. Potete darmi un consiglio? Resto a vostra disposizione per ulteriori domande. Grazie
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6 FEB 2020
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Buongiorno, il suo problema nonostante sia di natura organica, può esser causato da un uno stato ansioso. Le consiglio di cominciare dei trattamenti di rilassamento come il training autogeno. Molti pazienti ne hanno trovato giovamento.
Buona giornata
6 FEB 2020
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Gentile Maurizio,
viviamo in una società che ci richiede tanto per questo ci troviamo spesso, come lei in questo caso, a dover far fronte a tante difficoltà e oltretutto ci sembra pure normale. Questo fa si che iniziamo a non curarci di noi stessi, tanto siamo presi dai compiti che dobbiamo portare avanti. Per cui mentre tutto procede il nostro corpo e la nostra mente, invece, faticano a starci dietro rischiando così di presentare dei dolori.
Quindi le consiglio di:
RALLENTARE: Rallentare i pensieri, le attività, le preoccupazioni, le aspettative..
FARE UN PO' DI MENO: togliere qualcosa, anche piccole cose. So che le sembrerà difficile ma sono sicura che una piccola cosa può provare a posticiparla, delegarla, eliminarla o metterla da parte per un po'.
PRENDERSI UNO SPAZIO PER SE': anche qui basta poco, un momento solo per lei per scaricare le tensioni, liberarsi dai pensieri, riposarsi, ..
INIZIARE A SENTIRSI SEMPRE DI PIU': il corpo e la mente le inviano continuamente dei segnali ma probabilmente vengono ignorati. Sentire di aver bisogno di qualcosa la mette nella condizione di cercare una risposta a quel bisogno.
Certo è che tutto questo può raggiungerlo più facilmente con un aiuto come può esserlo la psicoterapia. Quindi inizi il suo percorso appena può ma nel frattempo pratichi assiduamente la CURA DI SE STESSO!
Un caro saluto,
Dr Katjuscia Manganiello
6 FEB 2020
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Gentile Mauro, servirebbe che uno/a psicoterapeuta misurasse i suoi livelli di stress con un test scientificamente attendibile. Poi dovrebbe insegnarle delle tecniche antistress come la mindfulness. Infine potrebbe rivolgersi ad un naturopata qualificato od a un medico naturopata, per apprendere una dieta corretta. Il reflusso è quasi sempre causato da una alimentazione non adeguata. Un cordiale saluto
LT
6 FEB 2020
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Gentile Maurizio,
La vita oggi è in effetti stressante, tuttavia è necessario saper affrontare le mille difficoltà con uno spirito resilente. Il disturbo che lei descrive deriva dall'ansia, sarebbe necessario quantomeno diminuirla. Esistono tecniche di rilassamento specifiche come il training autogeno o la meditazione mindfulness che potrebbero aiutarla, inoltre l'inizio di un percorso psicologico sarebbe auspicabile per evitare la cronicizzazione del problema.
Cordialmente,
Dr.ssa Donatella Costa (Brescia e provincia)
6 FEB 2020
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Buongiorno mauro, sicuramente non è così facile modificare uno stile di vita organizzato in funzione di necessità primarie come il lavoro o la famiglia ma, piuttosto, potrebbe pensare ad intraprendere una psicoterapia per capire cosa c'è dietro alla forte ansia che prova e che, probabilmente, contribuisce a peggiorare i sintomi gastrointestinali e a farle vivere male cose così apparentemente inferiori rispetto al suo passato.
6 FEB 2020
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Gentile Murizio,
l’ansia è un segnale di un disagio interiore che se non viene compreso nella sua origine, significato nel tempo si canalizza nel corpo dando vita a sintomi fisici. Dalla sua descrizione mi sembra che ci sia un evidente stato di questo tipo. Il fatto di vivere una vita d’inferno, di aver vissuto momenti stressanti nella sua vita, mi porta a dirle che ha utilizzato sue capacità e risorse ma se si ritrova a star male significa che c’è un accumulo, una difficoltà. Credo l’aiuterebbe un aiuto psicoterapeutico per una valutazione sul versante psicologico visto che le indagini organiche sono negative.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
6 FEB 2020
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Ciao Maurizio, da quello che descrivi é evidente che il disagio non si limita ad un aspetto puramente fisico. Sei finito in una bella trappola, quella della paura cosi tanto grande che diventa una profezia che si realizza puntualmente. Lo stress può accentuare i sintomi, ma sai bene che anche se ti fermassi le paure tornerebbero.
Sono necessarie ulteriori informazioni per fare una diagnosi chiara, per esempio conoscere quali esperienze forti hai collezionato in passato. Si può senz'altro fare un buon lavoro, casi come il tuo sono la quotidianità. Resto a disposizione.
Michela Guerra
5 FEB 2020
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Gentile Mauro,
intanto, per il reflusso gastro-esofageo e la gastroduodenite, il suo medico di base le saprà consigliare anti-acidi e farmaci ad hoc.
Essendo però l'apparato gastro-esofageo tra i principali organi bersaglio dell'ansia somatizzata, è consigliabile che intraprenda un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale con annesse tecniche di rilassamento per una migliore capacità di gestione dello stress.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).