Maladaptive daydreaming: quando le tue fantasie diventano un problema
Fare eccessivi “sogni ad occhi aperti” può essere un segno che stiamo affrontando un problema di salute mentale? Lo scopriamo in questo articolo.

Il Maladaptive Daydreaming (MD) coinvolge le persone che trascorrono molto (troppo) tempo a sognare ad occhi aperti, rischiando in primis di preferire di "vivere" al loro interno piuttosto che stare con altre persone della vita reale, ed in secondo luogo di trascurare lavoro, relazioni e persino sé stessi. Questi tipi di comportamenti di solito iniziano durante l’infanzia come meccanismo di coping utilizzato per fuggire da un trauma o un’angoscia troppo grandi.
Qual è la differenza tra il “Daydreaming” (il classico sogno ad occhi aperti) e il “Maladaptive Daydreaming”?
È del tutto normale e perfino salutare concedersi qualche istante per sognare ad occhi aperti: in effetti, queste fantasie (Daydreaming) ci permettono di aumentare la nostra creatività, stabilire obiettivi e concederci una pausa mentale. Al contrario, nel caso di una fantasia compulsiva o di un sogno ad occhi aperti disadattivo (il Maladaptive Daydreaming), le fantasie iniziano a causare disagio o effetti negativi nella vita delle persone, come mancanza di concentrazione sul lavoro e conseguenti richiami o licenziamento, scatti d’ira verso chiunque tenti di scoraggiare tali fantasie (anche se persone care), chiusura sociale e totale mancanza di contatti relazionali, mancanza di consapevolezza e di autocontrollo.
Sintomi di una fantasia compulsiva
Principalmente, alcuni dei sintomi che possono indicare che una persona soffre di sogni ad occhi aperti disadattivi sono i seguenti:
- Sogni intensi e vividi, associati spesso ad emozioni molto forti e movimenti involontari: questo sintomo implica che le persone si sentano parte di una storia che avviene solo nella loro testa, e questo le porta a dedicare molte ore alla costruzione dei personaggi, delle ambientazioni e delle trame, fino ad inscenare una vera e propria recita totalmente immaginata.
- Desiderio di voler continuare con le proprie fantasie: le persone con fantasie compulsive possono anche programmare alcuni momenti della giornata per realizzarle, manifestando forte rabbia e instabilità emotiva qualora venissero interrotte.
- Problemi di concentrazione e attenzione durante lo svolgimento delle proprie attività quotidiane, incluso il lavoro.
- Difficoltà a dormire: queste fantasie possono rendere difficoltoso l’addormentamento della persona che le fa, poiché troppo concentrata a cercare di continuare con queste storie.
Cause del MD
Sognare eccessivamente ad occhi aperti è molto più comune nelle persone che soffrono di disturbi mentali o di determinati problemi che influenzano la stabilità emotiva. Alcune delle condizioni correlate a questo problema sono le seguenti:
- Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
- Disturbi d'ansia
- Disturbi dissociativi
- Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
- Disturbi depressivi
D’altra parte, anche l’età e le esperienze vissute possono essere fattori di rischio del MD, che è più comune negli adolescenti e nei bambini, ma anche e soprattutto negli adulti che hanno subito abusi o traumi durante l’infanzia. Alcuni studi, infatti, sembrano dimostrare che il MD costituisca un meccanismo di difesa tramite il quale viene creato un mondo immaginario in cui rifugiarsi nel caso in cui la realtà sia troppo difficile da affrontare; il problema è che poi spesso tale metodo viene utilizzato anche quando il trauma o l’evento scatenante è passato, con conseguenze disfunzionali per la persona.
Come affrontare il MD?
Un recente studio di Herscu, Somer, Federman & Soffer-Dudek (2023), ha messo in evidenza due principali strumenti potenzialmente utili per affrontare il Maladaptive Daydreaming:
- Tenere un “diario di auto-monitoraggio” in cui annotare i momenti in cui accadono gli episodi, la loro durata ed i fattori scatenanti
- Usare tecniche di mindfulness, strategie per fronteggiare le difficoltà di attenzione e la disconnessione dalla realtà tipica del MD.
Altre pratiche utili per alleviare i sintomi comprendono la richiesta di aiuto a chi vi sta vicino per provare a ridurre il tempo dedicato alle fantasie (magari tramite l’uso di un cronometro), concentrarsi su ciò che vi piace della vostra vera vita e trovare tempo da dedicare alla cura di voi stessi, così da riuscire a gestire sempre meglio le vostre emozioni e stati d’animo.
Concludiamo sottolineando che, ad oggi, il Maladaptive Daydreaming non è ancora un disturbo conclamato all’interno del Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5). Questo comporta maggiori difficoltà nella sua individuazione e lascia diversi dubbi e incertezze sui trattamenti più adeguati; pertanto è ancor più fondamentale essere pronti a coglierne i segnali e – in caso di necessità – rivolgersi ad un professionista per cercare di alleviarli limitando le possibili conseguenze negative.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
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