L'Unicità della persona

Ogni persona è unica, questa frase attribuita allo scrittore Borges, è spesso citata da molte parti nella nostra società, per promuovere una sorta di valore individuale. Con questo articolo ne spiegherò le basi psicologiche.

17 NOV 2023 · Tempo di lettura: min.
L'Unicità della persona

L'unicità dell'individuo è spesso usata per vendere prodotti (Bmw serie 1 "L'unicità è una questione di carattere"; Ichnusa racconta l'unicità dell'anima sarda e potrei continuare con centinaia di esempi). Il sottotitolo di queste campagne è spesso "noi siamo unici, se acquisti il nostro prodotto anche tu diverrai unico come noi!"; il valore individuale è condizionato, appunto, all'acquisto del prodotto in questione. Se ci pensate è un bel controsenso, l'unicità in quanto tale infatti, non è condizionata a cose o azioni esterne all'individuo bensì è collegata a qualità intrinseche alla persona, alla sua anima.

Qual è l'unicità di una persona?

L'unicità è anche chiamata in causa da molti corsi di crescita personale, che si sprecano negli ultimi anni; in molti casi troviamo frasi del tipo "credi in te stesso" o "la forza è dentro di te" che strizzano l'occhio ad una sottocultura che vede il cambiamento individuale solo una mera questione di motivazioni consce. Con questo breve articolo vedremo quali sono le basi psicologiche dell'Unicità e distingueremo tra due concetti a volte mescolati di Unicità e Specialità.

Vediamo passo passo quali sono le basi psicologiche dell'Unicità della persona. Per Cloninger esiste una qualità innata della nostra personalità che lui chiama, temperamento. Secondo l'autore esistono 4 stili di temperamento che sono ereditati direttamente dai nostri genitori:

  • Ricerca della novità
  • Evitamento del danno
  • Dipendenza dalla ricompensa
  • Persistenza

Cloninger non li definisce in termini positivi o negativi, ogni stile ha per lui un aspetto positivo e uno negativo. Ad esempio persone con uno stile di temperamento basato sulla ricerca di novità, avranno caratteristiche come l'alta eccitabilità esplorativa, impulsività e una bassa riservatezza, che a seconda dei contesti in cui agiranno queste persone potrebbero essere per loro qualità positive o negative. Potrebbero essere per esempio ottime doti nel caso di un personaggio dello spettacolo, ma essere al tempo stesso pessime caratteristiche nel caso di un impiegato di banca. Allo stesso modo gli altri stili temperamentali; non è questa la sede per una disamina approfondita di tutti e quattro i tratti di temperamento, la cosa importante da ricordare è che sono innati.

Come è costruita la nostra personalità?

Una volta che siamo nati, con il nostro stile di temperamento inizia a costruirsi la nostra personalità. Qui citiamo Lingiardi e McWilliams, che all'interno del PDM-2 (Manuale Diagnostico Psicodinamico), nell'Asse M individuano 12 capacità mentali:

  1. Capacità di regolazione attenzione e apprendimento
  2. Capacità di fare esperienza, comunicare e comprendere gli affetti
  3. Capacità di mentalizzazione e funzione riflessiva
  4. Capacità di differenziazione e integrazione (identità)
  5. Capacità di relazioni e intimità
  6. Regolazione dell'autostima e qualità dell'esperienza interna
  7. Capacità di controllo e regolazione degli impulsi
  8. Funzionamento difensivo
  9. Capacità di adattamento, resilienza e risorse psicologiche
  10. Capacità di auto-osservazione (mentalità psicologica)
  11. Capacità di costruire e ricorrere a standard ideali
  12. Significato e direzionalità

Nuovamente non è la sede di entrare nel merito di ogni capacità individuata, ma la cosa importante da segnale è che ogni capacità mentale descritta dagli autori, può avere un livello di sviluppo da 1 a 5 a seconda dell'educazione che abbiamo ricevuto. Ecco le cose iniziano a complicarsi. Un individuo potrebbe avere ad esempio le prime 11 capacità a livello 4 e la 12ma capacità a livello 3; questa micro differenza potrebbe causare un cambiamento enorme nella personalità dell'individuo.

Qual è l'unicità di una persona?

Cosa sono gli stili di attaccamento?

Infine, ma non ultimo gli stili di attaccamento, che potremmo definire come "un sistema dinamico di atteggiamenti e comportamenti che contribuiscono alla formazione di un legame specifico fra due persone, un vincolo le cui radici possono essere rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e adulto". Bowlby è stato il primo a definire la teoria dell'attaccamento, partendo dagli studi di Konrad Lorentz; in sostanza gli esseri umani appena nati ricercano una base sicura che possa offrirgli protezione, comprensione, supporto e sicurezza (Siegel). Gli stili di attaccamento dipendono fondamentalmente dalla qualità delle cure parentali, dai caregiver insomma. Ainsworth proseguì gli studi di Bowlby sull'attaccamento arrivando a definire 4 stili di attaccamento:

  • Attaccamento sicuro
  • Attaccamento insicuro evitante
  • Attaccamento insicuro ambivalente
  • Attaccamento insicuro disorganizzato

Ai fini del nostro discorso è importante puntualizzare che gli stili di attaccamento, vengono concettualizzati a molti autori come un ampio spettro di caratteristiche appartenenti allo stesso insieme. Questo vuol dire, ad esempio, che all'interno dell'insieme delle persone con attaccamento sicuro vi saranno individui con un livello minimo di attaccamento sicuro (ma pur sempre tale) e individui con livelli alti di attaccamento sicuro. Allo stesso modo funzionano gli stili di temperamento per Cloninger.

Adesso, facciamo un passo indietro e proviamo a combinare questi tre pilastri della personalità umana: stili temperamentali, capacità mentali e stili di attaccamento. Provate ad immaginare quante combinazioni possibili possono esistere dal loro intreccio. Quattro stili temperamentali, dodici capacità mentali ognuna delle quali con cinque livelli, quattro stili di attaccamento, rendono le possibili combinazioni potenzialmente infinite. Se pensiamo agli stili di temperamento e di attaccamento come spettri, le combinazioni aumentano esponenzialmente. Ecco quindi spiegate le basi psicologiche dell'unicità individuale. Come capirete, non è certo vincolata all'acquisto di particolari prodotti commerciali o ad azioni compiute; risulta piuttosto correlata ad una serie di qualità umane in parte innate, in parte acquisite durante lo sviluppo che rendono ogni persona una combinazione unica di capacità microscopiche.

Ma quindi se sono unico/a vuol dire che sono un essere speciale? E qui casca l'asino, la specialità è qualcosa che in qualche misura innalza quella combinazione di capacità individuali sopra le altre possibili combinazioni. Come a dire "io sono speciale, perché la combinazione di capacità che ho sviluppato mi rendono speciale rispetto agli altri". In verità l'unicità dell'individuo è diversa dalla specialità. Essere unico vuol dire che non esiste un'altra combinazione di capacità uguale alla mia, ma non vuol dire che la mia sia superiore ad altre, vuol dire semplicemente che è diversa. Quindi accogliamo la nostra unicità, sia con gli aspetti positivi che con quelli negativi, impariamo ad accettare quegli aspetti della nostra personalità che ci piacciono meno e cerchiamo di capire a cosa ci sono serviti durante la nostra vita; anche se oggi ci sembrano aspetti negativi di noi, sono stati fondamentali pilastri del nostro sviluppo che ci hanno consentito di sopravvivere e adattarci al nostro ambiente. Questo è il segreto della psicoterapia psicodinamica integrata. Integrare nella personalità di oggi, parti del Sé che percepiamo come spiacevoli, dolorose o che ci fanno arrabbiare.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott. Antonio Pagni Fedi

Bibliografia

  • Ansermet F. & Magistretti P, (2008). A ciascuno il suo cervello, plasticità neurale e inconscio. Bollati Boringhieri. Torino. 
  • APA, (2014). DSM – 5. Raffaello Cortina Editore. 
  • Cloninger C.R, (2006).  Sentirsi bene, la scienza del benessere. CIC Edizioni Internazionali. Roma. 
  • Legrenzi P. & Umiltà C, (2018).  Molti inconsci per un cervello, perché crediamo di sapere quello che non sappiamo. Il Mulino. Bologna. 
  • Lingiardi V. & McWilliams N., (2020). PDM-2, Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Siegel D. J. & Bryson T.P, (2020). Esserci come la presenza dei genitori influisce sullo sviluppo dei bambini. Raffaello Cortina Editore. Milano.
  • Siegel D. J. & Bryson T.P, (2012) 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino. Raffaello Cortina Editore. Milano. 

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su autorealizzazione e orientamento personale

PUBBLICITÀ