Psicologia e letteratura: Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Dr. Jekyll e Mr. Hyde , metafora collettiva del doppio in noi e del rischio della scissione tra l'Io e l'Ombra.

28 SET 2015 · Tempo di lettura: min.
Psicologia e letteratura: Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Tutti abbiamo letto lo straordinario racconto di Stevenson divenuto metafora collettiva della doppiezza umana e della scissione tra il bene e il male.

Nella psicologia junghiana, Mr Hyde rappresenta l'Ombra dello stimato Dr. Jekyll, la sua parte non riconosciuta ed assassina che, essendo assolutamente inconscia e non integrata nella coscienza, finisce per prendere il sopravvento ed agire in modo inconsapevole e distruttivo.

Come il Dr. Jekyll, tutti abbiamo una parte oscura che ci segue e ci sta accanto. Un'ombra che spesso non vediamo proprio perché quando c'è troppa "luce" essa sembra sparire e facilmente siamo portati a proiettarla sugli altri. L'archetipo dell'Ombra è collegato a quello della Persona cioè a quella maschera dietro la quale nascondiamo agli altri e a noi stessi le parti di noi che riteniamo incompatibili con la personalità cosciente, con la quale invece amiamo identificarci e presentarci agli altri.

Dietro quell'Io si nascondono gli impulsi aggressivi, le tendenze più immorali, gli aspetti meno nobili, ma anche quelli più fragili o immaturi: in ogni caso quei tratti che non rientrano nella persona che crediamo di essere e che, quanto più rigettiamo o disconosciamo, tanto più agiscono in noi al di là della consapevolezza e del controllo. È il caso del Ms Hyde del racconto: la parte malvagia del dottore conosciuto da tutti come buono e caritatevole che, separata dal suo stesso esperimento, diventa incontrollabile e irriconoscibile a chiunque, in primo luogo a se stesso.

Bisogna conoscere l'ombra per combatterla

È proprio questo il punto: non avere consapevolezza, ignorare, rimuovere o separare la propria parte d'Ombra, significa cadere sotto il suo potere e le sue insidie senza alcuna possibilità di contenerla o trasformarla. L'Ombra è l'archetipo che rappresenta il lato inferiore ed animale della personalità, ma anche le parti involute o non realizzate, che se recuperate, possono contenere potenziali creativi e trasformativi molto importanti per la personalità individuale.

Non solo Stevenson, ma molti altri scrittori hanno trattato il tema del rapporto con l'Ombra , la proiezione e la scissione dell'archetipo: dal Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde al Narciso e Boccadoro di H. Hesse. In tutte queste opere è affrontato il rischio per la psiche di separare l'Ombra dalla parte luce della personalità, poiché la stessa continua a vivere nascostamente di una vita autonoma, ostacolando lo sviluppo complessivo dell'individuo e la sua piena realizzazione. Accogliere questa dimensione, integrarla e venire a patti con essa, è infatti il primo passo per il processo di individuazione che come afferma Jung significa diventare quello che si è.

Dott.ssa Lilia Di Rosa, Psicologa e psicoterapeuta

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Scritto da

Dott.ssa Laura Mandelli

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Commenti 2
  • Ivana

    Giusto, non fa una piega. Grazie

  • Ludo V

    Si potrebbe inquadrare come un disturbo bipolare questa scissione?

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