SUOCERI MANIPLATORI E INVADENTI

Inviata da SabrinaC · 10 mag 2023 Terapia familiare

Buon pomeriggio.
Ho bisogno un aiuto su come affrontare i miei suoceri, di più mio suocero, dai loro comportamenti ossessivi verso ciò che facciamo... creando disagio e ansia e creando ansie e aspettative umilianti verso me e il mio compagno. Non ci hanno mai aiutati ma hanno solo critiche e ansie non costruttive verso tutto quello che diciamo o facciamo. Ci creano litigi. E quando vengono isolati si sentono vittime e fanno sentire in colpa mio marito.
Non si rendono conto che fanno del male e rendono impossibile la vita.
Non so più cosa fare.
Li ho isolati. Ho provato a controbattere ma ho ricevuto solo aggressività e vittimismo da parte loro, che non vengono capiti e hanno solo paura per noi, ma paura di cosa?
Non danno mai una mano col bambino.
Hanno solo pretese e hanno la fobia dei soldi. E la gettano addosso a mio marito, facendo lavate di testa.
Ho bisogno di aiuto.

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Miglior risposta 16 MAG 2023

Cara Sabrina quello che dico sempre ai miei utenti è che le famiglie d'origine vanno tenute "fuori l'uscio della porta". Con questo non voglio dire che debbono essere tagliate fuori dalle vostre vite o che si debba mancare loro di rispetto ma che non gli si deve permettere di intromettersi su tutto ciò che riguarda il nuovo nucleo famigliare. Dovete avere la possibilità di orientare la vostra vita secondo quello che ritenete giusto per voi, dovreste avere la capacità di spiegare loro che consigli e suggerimenti vanno dati solo se richiesti. Chiaramente questo è possibile solo se i partners sono coesi e complici in grado di fare fronte comune. Non vi lasciate condizionare la vita dalle loro intromissioni, se sarete uniti nel portare avanti una linea comune alla fine dovranno accettare di non sconfinare.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma / Online.

Dott.ssa Maria Assunta Consalvi Psicologo a Roma

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31 MAG 2023

Gentile Sabrina,

Comprendo la sua situazione e il disagio che sta vivendo a causa del comportamento dei suoi suoceri. È importante ricordare che ha il diritto di stabilire dei limiti nelle sue relazioni, anche con i membri della famiglia.

Le suggerisco di comunicare apertamente con loro, esprimendo con calma e rispetto i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni. Se questo non dovesse funzionare, potrebbe essere utile cercare il supporto di un mediatore familiare o di un terapeuta.

Ricordi che non è responsabile per le emozioni o le aspettative degli altri. È importante che lei e il suo compagno vi proteggiate e mettiate al primo posto il vostro benessere e quello del vostro bambino.

Non esiti a cercare aiuto esterno se la situazione dovesse diventare troppo stressante. È importante prendersi cura di sé stessi in questi momenti difficili.

Con tutto il mio sostegno,

Piccioni Matteo

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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16 MAG 2023

Il rapporto di suo marito con i suoi genitori non dovrebbe riguardare lui?

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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12 MAG 2023

Gentile Sabrina,
Mi dispiace molto per la triste situazione che vive e che danneggia il SUO nucleo familiare.
Il mio suggerimento è quello di richiedere una consulenza, individuale o con suo marito, per trovare insieme al professionista delle strategie su misura per la sua problematica, al fine di andarla a gestire con efficacia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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12 MAG 2023

Buongiorno e grazie per esserti esposta così.
Molto spesso quando si entra in contatto con la famiglia del proprio partner non è mai facile.
Da quello che mi hai raccontato, questi genitori, ultimamente sono molto invadenti e ansiosi, forse hanno paura che per via del bambino voi possiate del tutto staccarvi e non vederli più.
Come fare ?
Sicuramente l’allontanamento può essere la prima strategia che può essere messa in atto ? Sta funzionando ? Da quello che hai scritto pare che stia solo peggiorando le cose.
Quello che ti posso consigliare è di parlare sempre a quattro occhi anche e soprattutto con ma presenza di tuo marito, comprendere e cercare di far capire che se continuano ad effettuare ansie e paranoie inutili i contatti diminuiranno sempre di più.
Beh ricordati che esistono sempre le consulenze di famiglia. Guida Psicologi a migliaia e migliaia di professionisti e mediatori familiare pronti ad aiutarti !
Inizialmente puoi iniziare a porre delle domande: “secondo voi questo comportamento ci sta facendo del bene? “
“Notate che i rapporti sono migliorati o peggiorati ?”
“Avremo bisogno di supporto e non di sentirci oppressi ! Anche il bambino vorrebbe semplicemente passare del tempo felice con i nonni ! Secondo voi è felice ultimante ?”
Un abbraccio

Silvia Marcelletti Psicologo a Parma

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11 MAG 2023

Cara Sabrina, grazie per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni.
Da quanto ci racconta è possibile ipotizzare che vi sia una forte invadenza, oggettiva e percepita, da parte dei genitori di suo marito, in quel che concerne la vostra coppia. In queste situazioni è importante esplorare le diverse relazioni per comprendere cosa e come permette lo sconfinamento di un sistema familiare in un altro.
Posso immaginare quanto sia frustrante non solo confrontarsi con questi tentativi di invadere le vostre faccende private, ma anche sostenere il costante stato di tensione che si viene a generare con suo marito. Essendo, tra l'altro, i suoi genitori, sarebbe molto utile comprendere anche il suo punto di vista e cercare di capire insieme l'origine dei suoi sensi di colpa nel momento in cui cercate di affermarvi come coppia.
E' sicuramente una situazione molto complessa, che andrebbe analizzata sotto diversi punti di vista per potervi fornire il sostegno e l'aiuto necessario. Vi invito a considerare una consulenza di coppia, così da poter ricercare insieme le strategie per sopravvivere a questi attacchi, preservando l'integrità della vostra relazione e anche quella con il vostro bambino, che da ciò che percepisco è tirato dentro quanto voi.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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11 MAG 2023

Buongiorno Sabrina,
oltre che con noi lei dovrebbe parlare con franchezza al suo compagno perché, da quanto mi sembra di capire, i di lui genitori non sono stati capaci in passato (e non sono ancora capaci nel presente) di favorire l'autonomia del figlio.
Farlo sentire in colpa e ricattarlo affettivamente è la loro strategia per non lasciarlo andare verso una vita indipendente e adulta.
Probabilmente prefigurano l'evento come una perdita assoluta, senza rendersi conto che l'autonomia psicologica del figlio non significherebbe per loro la rottura del rapporto affettivo ma si manifesterebbe invece come una crescita personale e un rapporto più consapevole e responsabile del figlio nei confronti della realtà. In altre parole loro diventerebbe più fieri e più orgogliosi di ciò che il loro figlio è diventato.
Quello dell'indipendenza psicologica, che non necessariamente significa indipendenza economica e residenziale, è un nodo molto importante e qualche volta difficile per la crescita di tutti noi.
In questo momento la situazione del suo compagno (e della vostra coppia) mi sembra ad un punto di stallo e credo che difficilmente lui o voi possiate farcela a superarla da soli. Per questo vivamente consiglio al suo compagno di rivolgersi ad uno psicologo (meglio se di orientamento psicodinamico) che possa accompagnarlo nel suo personale percorso di individuazione.

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

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11 MAG 2023

Gentilissima Sabrina, innanzitutto grazie per la condivisione preziosa. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto per lei non debba essere facile da gestire, soprattutto perché si tratta della sfera degli affetti famigliari. Credo che quello che lei potrebbe fare è sostenere alcuni colloqui di terapia, in modo da approfondire la questione ed individuare delle strategie per fronteggiarla.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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11 MAG 2023

Buongiorno
Sono desolata della situazione in cui si trova. Innanzitutto ne parli con il suo compagno della situazione. Nel momento in cui si ha una relazione con l'altro, e si forma una coppia , bisognerebbe aiutarsi l'uno con l'altro. Senza dipendere dai propri genitori , o suoceri.
Perché altrimenti potrebbero loro fare dei ruoli che non li corrisponde.
Vi consiglio di fare dei colloqui di coppia con uno psicoterapeuta per farvi aiutare.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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11 MAG 2023

Gentile Sabrina,
sarebbe opportuno che suo marito stesso riuscisse ad avere con i genitori un dialogo chiaro e assertivo in cui far comprendere quali dovrebbero essere i confini da non superare per un rapporto corretto e reciprocamente rispettoso magari esprimendo anche cosa sarebbe piacevole accadesse.
Qualora suo marito avesse delle difficoltà in questo compito, è consigliabile un supporto psicologico cognitivo-comportamentale con annesso training di assertività.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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11 MAG 2023

Gentile Sabrina, immagino la situazione difficile e faticosa nel gestire una relazione così intrusiva. Da come la descrive sembra abitate molto vicini e che ne siate in qualche modo 'dipendenti' (...) posso intuire comunque una situazione complessa che avrebbe bisogno di ulteriori approfondimenti. Il porre confini è condizionato non solo da aspetti di relazione e comunicazione ma anche da situazioni oggettive. Mi arrivano tutta la sua frustrazione ed umiliazione al riguardo. Sugli aspetti di comunicazione e relazione può sicuramente trovare un aiuto nella terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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