Buongiorno, ho 32 anni è oltre ad avere grossi problemi relazionali e di autostima, ho anche una enorme difficoltà a staccarmi da mia madre. Questo legame che sento opprimente e umiliante mi sta tarpando le ali. Ho tentato di romperlo con violenza senza successo.
Di recente ho rivisto alcune vlte una mia ex fidanzata a cui ero molto legato all'epoca, e mi ha fatto uno strano effetto: per alcuni giorni mi sentivo svincolato da mia madre, più indipendente.
Al di la del fatto che per i miei mille problemi, compreso questo, avrò probabilmente bisogno di una terapia, volevo porre una domanda più generica:
E' possibile che l'uomo, trovi nella donna, vista come partner(e magari futura madre dei suoi figli) una figura in una certa misura materna, che si antepone alla figura materna della madre vera e propria e che lo aiuta a staccarsi da essa? Non mi riferisco alla donna semplicemente come partner sessuale, ma nel senso della donna con cui costruire una vita.
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26 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buonasera Luis, la domanda che lei si pone è molto interessante ed ha rappresentato l'oggetto di studio di moltissimi teorici. Il primissimo rapporto che il bambino intrattiene è proprio quello con la mamma ed in base ad alcune caratteristiche di questo rapporto il bambino struttura il senso di sicurezza personale, la fiducia nella disponibilità dell'altro a soddisfare le richieste di aiuto, la fiducia nel fatto che l'altro mi rimarrà accanto e mi sosterrà nelle esperienze di vita.....e molto altro. Se questo rapporto primordiale non è stato fonte di sicurezza, (e questo può accadere per avariati motivi), nel corso della vita sarà possibile fare delle "esperienze correttive" con delle figure significative (amici stretti o nuovo partner) che avranno delle caratteristiche di personalità diverse e che quindi si porranno in modo differente all'interno della relazione. Grazie a queste nuove relazioni sarà possibile provare un nuovo modo di "stare insieme" e magari trovare un equilibrio migliore tra dare e avere e sperimentare quindi un senso di sicurezza maggiore.
Spero di aver almeno in parte risposto alla sua domanda e di essere stata chiara. Purtroppo è un tema veramente vasto, affrontarlo in poche righe è molto riduttivo però è meglio di niente.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Barbara Gentile (Roma)
26 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Luis,
le difficoltà relazionali con sua madre fanno riferimento alla tematica della separazione. La figura materna rappresenta spesso un nodo conflittuale. Durante tutta la vita è necessario superare la separazione da molteplici figure significative e può essere molto doloroso. Per lei questo passaggio e' difficoltoso, la terapia come lei racconta, e' un valido strumento per sentirsi liberi e vivere pienamente la propria vita al di là dei condizionamenti familiari. L'esperienza con la sua ex-fidanzata le ha permesso si sentirsi temporaneamente libero. Quando si cerca un partner o un compagno di vita ci si porta dietro la propria storia personale e familiare. A livello non consapevole si ricercano in qualche modo le figure genitoriali, a volte per riparare antiche ferite.
La relazione permette di allontanarsi dalla famiglia d'origine e crescere come persona adulta ed indipendente. La persona che lei potrà sicuramente incontrare e' un individuo unico e irripetibile che comunque si differenzia dalla figura materna. Il percorso terapeutico, in tale senso le servira' per comprendere tali passaggi significativi e le permetterà' inoltre, di migliorare l'auto-stima ed avere maggiore fiducia in se stesso.