Come si gestisce la rabbia?

Inviata da Nikkiiistell · 14 lug 2023 Terapia di coppia

Ciao, ho 24 anni e sono fidanzata da 7 anni col mio ragazzo. Da 2 anni viviamo insieme a casa dei suoi genitori insieme anche a suo fratello, con cui lavoro nella stessa fabbrica.

Questa convivenza non va più bene per me, ognuno ha il suo carattere e non posso sopportare sempre tutti quanti. Preferisco vivere per conto mio con lui. Ma lui sembra non volerne sapere, dice che dobbiamo aspettare, che dobbiamo comprare casa e nel frattempo stando lì risparmiamo qualche soldo. Però io non ne posso più… ormai ogni settimana litighiamo di nascosto dalla sua famiglia, sopporto accumulo e poi scoppio. Ma quando scoppiò fisico per aggredirlo verbalmente, a volte è partito anche qualche schiaffo.. io mi sento come posseduta dalla rabbia e poi subito dopo iniziò a piangere come se non ci fosse un domani. Lo guardo e piango, mi sento in colpa e non capisco come sia potuto succedere. Sono sempre stata una persona che accumula per poi scoppiare, ma negli ultimi tempi sono diventata anche molto aggressiva. Come mai? Come faccio a controllarmi? Come faccio a evitare questo tutte le volte che mi arrabbio?

A vote cel ho con lui perché è come se non gli importasse di come mi sento io, io voglio solo vivere da sola con lui. Mi hachiesto di avere un bambino ma Penso che lui non sia pronto. Gli ho detto che quando compreremo la nostra casa allora sarei pronta a farlo,ma così in casa con la sua famiglia non voglio. Lui non si è arrabbiato a riguardo ma spesso mi chiede “facciamo un bambino?” E io mi sento ancora più bloccata perché lo vorrei .

Penso che non sia pronto perché quando aveva 15 anni è andato in casa famiglia. Lontano dalla madre piangeva per vederla. Suo padre non poteva venire a trovarlo. I soldi non c’erano. Suo fratello era piccolo. Quando a 18 anni li ha rivisti, lui ormai aveva i peli sulla barba. Forse sta cosa di non voler allontanarsi deriva da questo fatto. Sua madre poi è molto appiccicata a lui. Dice a tutti quanti che lui è speciale perché per 3 anni non l’ha potuto vedere. Quando lo dice a volte mi irrito ma lo tengo dentro di me. Un po’ la temo. E una famiglia tanto unita perché non lo è stata prima.. però ormai loro non sono più piccoli e io non sopporto tutto questo appiccicarsi.. sua Adde poi è così: se non si fa una cosa tutti insieme allora non si fa finché tutti non avranno tempo per farla insieme. È un po’ una seccatura…

Secondo me lui è tropo legato e non vuole staccarsi ora.. come faccio a fare in modo che si prende le sane distanze ? Visto che ha 26 anni e non 12 .. se gliene parlo si irrita e cambia argomento oppure si finisce a litigare.. però si deve dare una svegliata , che esisto anche io nella sua vita e dovrebbe pensare un po’ più a noi.. come faccio a dirglielo magari in un altro modo affinché lo capisca?

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Miglior risposta 17 LUG 2023

Capisco quanto sia difficile per te vivere in questa situazione, e il fatto che tu stia cercando consigli dimostra la tua volontà di cercare una soluzione. È importante capire che è naturale avere bisogno del proprio spazio e la tua richiesta di voler vivere insieme al tuo fidanzato lontano dalla sua famiglia è assolutamente legittima. L'accumulo di stress e rabbia che provi sembra essere legato all'attuale condizione di convivenza che stai vivendo. Prima di tutto, ti consiglierei di avere una conversazione franca e calma con il tuo fidanzato, senza interruzioni o distrazioni. Esponi i tuoi sentimenti in modo non accusatorio, magari utilizzando frasi in prima persona, come "Mi sento... quando...". Questo ti permetterà di esprimere come ti senti senza fare sentire l'altro attaccato. Inoltre, è essenziale per te sviluppare strategie per gestire la tua rabbia. È importante che tu non faccia del male a te stessa o agli altri quando sei arrabbiata. Infine, considerando il peso emotivo e psicologico che stai sperimentando, potrebbe essere molto utile cercare l'assistenza di uno psicologo. La terapia individuale può aiutarti a gestire lo stress, la rabbia e l'ansia che stai sperimentando, oltre a fornirti strumenti per migliorare la comunicazione e la risoluzione dei problemi nella tua relazione. Un professionista può anche aiutarti a capire meglio la tua situazione e a trovare la via per andare avanti.
Ricorda, la tua salute e il tuo benessere sono importanti. Cerca di prenderti cura di te stessa il più possibile in questo periodo difficile.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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17 LUG 2023

Salve, la rabbia che prova è un'emozione forte per una situazione che lei percepisce ingiusta. Il fatto di dover condividere la casa con i suoceri ha posto le basi per la situazione nella quale ora lei non si trova più bene. La soluzione sarebbe proprio quella di staccarsene insieme al suo compagno ma non è sicuramente attuabile al momento vista la situazione familiare del suo compagno e soprattutto lo stato interno di questo ragazzo che è stato deprivato della famiglia d'origine e poi reintegrato. Le dinamiche di queste situazioni sono davvero complesse ma non impossibili da gestire. L'aiuto di un professionista credo che sia l'unica strada per poter far capire al suo compagno le sue esigenze ma soprattutto il suo legame disfunzionale con la famiglia.. Dice di essere lì per risparmiare per fare una casa e poi chiede un figlio che comporta anche un grande impegno economico. Se ne avete la possibilità vi consiglio un percorso di coppia per poter far emergere queste problematiche ed essere d'aiuto al suo compagno per trovare un equilibrio nella coppia e non solo nell'attuale situazione.
Resto a disposizione per un eventuale colloquio d'approfondimento.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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16 LUG 2023

Carissima,

la vita del tuo ragazzo è sta dura, evidentemente. Le ferite dei non amati sono difficili da risolvere. Penso che dovreste fare una psicoterapia di coppia in modo da fare risaltare maggiormente le vostre esigenze nel rispetto di quello che sono le sue difficoltà.
Non avere fretta, anche se mi sembra giusto che tu mantenga le tue richieste soprattutto se non accompagnate da litigi che intanto non fanno che aggravare i problemi. Ti auguro ogni bene e mi metto a tua disposizione per un contatto.
Un abbraccio.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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15 LUG 2023

Salve,
è positivo che lei ne stia parlando e si stia confidando in uno spazio di professionisti.
È assolutamente comprensibile che la situazione, così come la descrive, le stia stretta.
Di fatto, è inserita in dinamiche familiari ipotizzo invischiate (sono solamente ipotesi non conoscendo il caso specifico) o con dubbi confini tra i membri dunque non deve essere facile affrontare la sua relazione ne tanto meno una maternità in un contesto del genere.
Credo sia giusto parlare apertamente con il suo compagno di ciò che la fa soffrire, chiarire che desidera una relazione che preveda un maggiore livello di intimità.
Il fatto che le cose non cambino o che le sembra che il suo compagno sia restio o bloccato nell’accogliere le sue richieste può essere uno dei motivi a generare rabbia in lei.
È comprensibile, le consiglio di lavorare anche su stessa per poter definire le sue priorità ed essere sostenuta ed accolta riguardo alle problematiche attuali.
Resto a disposizione, anche online, qualora ne sentisse la necessità.
Un saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Dott.ssa Ilaria Tempesta Psicologo a Roma

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15 LUG 2023

Buongiorno
Innanzitutto, è bene sapere perchè si ha molta rabbia. e da dove proviene. Quali sono i traumi che noi abbiamo avuto nell'infanzia
che ci fa rispondere in questo modo.
Non può costringere una persona a vivere con lei se non vuole, andrebbe incontro a scontri continui.
Mentre è opportuno che lei faccia dei colloqui con uno psicoterapeuta per imparare a gestire la sua rabbia.
Incontrerà sempre qualcuno che non pensa come lei, e quindi è opportuno imparare a gestire le proprie difficoltà
dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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15 LUG 2023

Buongiorno ,
da quello che scrive qui la convivenza col suo ragazzo e con la famiglia del suo ragazzo è diventata una gabbia molto stretta e affollata.
E' comprensibile che lei abbia crisi di rabbia in un ambiente ristretto e controllante , cioè lei vorrebbe convivere con il suo partner e non credo che abbia voluto essere in compagnia degli altri nella stessa casa.
Inoltre lei scrive che litigate di nascosto , sembra che non abbiate neppure la vostra libertà di esprimere i vostri sentimenti e di poter fare una litigata , cioè non dovete farlo notare agli altri familiari.
La questione del bambino è spinosa per lei, cioè lei vorrebbe farlo ma non in quella casa , non in questo modo , che sembra andare bene al suo ragazzo.
Ci sono tanti punti che la fanno sentire oppressa e limitata nelle sue scelte , e sarebbe utile approfondire il discorso , magari
con un percorso di tipo psicologico.
Cordialmente.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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