Bambina di 2 anni che non vuole stare con il padre e ha una nonna iperpossessiva

Inviata da Giulia · 11 giu 2015 Psicologia infantile

Salve, scrivo da parte del mio compagno che ha una bambina di 2 anni e 3 mesi che non ne vuole sapere di stare con lui. Mi scuso in anticipo per il lungo post ma la situazione è un po' complessa e ci tengo a spiegarla correttamente.
La bambina è nata dalla sua precedente relazione. Lui e la sue ex non hanno mai avuto un rapporto stabile e non sono mai andati d'accordo, si frequentavano da pochi mesi quando lei (ancora minorenne) è rimasta incinta. Lui non voleva tenere la bambina ma lei ha voluto portare avanti la gravidanza a tutti i costi e così lui ha deciso di starle accanto. Durante la gravidanza il rapporto tra i due è peggiorato e ancora di più quando è nata la bambina, tanto che quando questa aveva solo 1 mese il mio compagno se n'è andato decidendo di non vedere più nessuna delle due.
In quel periodo ha incontrato me e con il mio sostegno ha deciso di ricominciare a vedere la figlia che ormai aveva quasi un anno. Sono andati in tribunale e si è stabilito che la bambina avrebbe continuato a vivere con la madre ma avrebbe iniziato a vedere il padre un paio di giorni a settimana gradualmente, prima in presenza della madre e poi da solo e la madre avrebbe dovuto abituare gradualmente la bambina a stare a casa del padre (sia il mio compagno che la sua ex vivono ancora con i loro genitori) finchè all'età di due anni avrebbe iniziato a passare dal padre un weekend si e uno no, più una o due giornate con lui durante la settimana. Per i primi mesi è andato tutto bene, lui andava ogni settimana dalla sua ex e stavano insieme con la bambina un po' di ore, poi ha iniziato a portarla in giro da solo (spesso anche con me) e anche se la bambina piangeva quando doveva staccarsi dalla madre dopo un po' di settimane iniziava ad abituarsi. Poi è successo il disastro... La madre della bambina l'aveva portata a casa del padre due o tre volte e siccome sembrava che non avesse problemi hanno deciso di lasciarla a dormire lì nei weekend con 5 mesi di anticipo. Il primo weekend è andato tutto bene, dopodichè la bambina ha capito che doveva stare senza la mamma per giorni (a volte la tenevano anche 5 giorni di fila) e ogni volta che la si andava a prendere piangeva a dirotto, anche se la si portava via solo per un pomeriggio. Più passavano le settimane più peggiorava la situazione. La bambina non vuole più giocare, vuole solo stare in braccio, non fa che indicare la porta e le scarpe come per dire "portatemi dalla mamma" (ancora non dice una parola), mangia poco, è sempre sul punto di piangere e adesso non vuole neanche più alzarsi dal letto quando il padre va ad alzarla, sembra quasi che preferisca starsene nel letto piuttosto che fare qualsiasi altra cosa con il papà. Tutto questo sembra però che lo faccia solo in presenza del padre. Se vado a svegliarla io si alza appena mi vede, quando è sola con me ride e gioca di più, se le do da mangiare io non piange... Ieri sono andata a svegliarla io ed era allegra, poi appena è arrivato il papà che l'ha presa in braccio è scoppiata a piangere e quando lui le chiedeva "cosa c'è" lei indicava me. Stessa cosa quando giochiamo, finchè è con me è allegra ma appena arriva suo papà si fa seria e se io mi allontano mi guarda, mi chiama e inizia a piagnucolare. Io non vivo con il mio compagno per cui non sono sempre li e inoltre non voglio sostituirmi a lui, è giusto che lui abbia un rapporto sano con sua figlia e che passino del tempo insieme da soli. Inoltre abbiamo notato che se è a casa del padre e arriva una persona in visita, anche se non l'ha mai vista la bambina preferisce stare con l'estraneo piuttosto che col padre, addirittura piange e si aggrappa all'altro se il padre cerca di prenderla in braccio. E' ovvio che il mio compagno ci sta malissimo, abbiamo provato a parlare con una psicologa ma ci ha detto che è tutto normale e che la bambina preferisce stare con una figura femminile (come me o la nonna) perchè le manca la mamma e che se non vuole fare niente e piange è perchè è spaventata siccome non riconosce ancora la casa del padre come casa sua... Il fatto è che se il papà non c'è lei non sta così male, certo le manca la mamma a volte ma è attiva e allegra. Non capisco, è spaventata dal papà? Ammetto che un paio di volte il padre ha perso la pazienza e magari l'ha sgridata in maniera un po' brusca e non doveva farlo, ma il problema era iniziato prima che lui la sgridasse. Inoltre adesso la situazione si è complicata ulteriormente perchè da un paio di settimane il mio compagno ha deciso di andare a vivere con suo padre perchè con sua madre non faceva che litigare, spesso anche davanti alla piccola. Ho visto anche la nonna urlare e alzare le mani sul padre di fronte alla bambina, cosa che ha fatto arrabbiare tantissimo il mio ragazzo e infatti ha deciso di andarsene perchè non vuole più che capitino queste scenate davanti a sua figlia... Io gli dò ragione, sua madre è parecchio stressata e riversa tutto lo stress su di lui, soprattutto perchè lui non ha un lavoro e lei deve mantenere sua figlia al posto suo (lei comunque vuole benissimo a sua nipote e la tratta come se fosse figlia sua, con tutti i pro e i contro) e per quanto sia dispiaciuta per la situazione gli ho consigliato anche io di andare a stare da suo padre, dove l'atmosfera è più tranquilla e si va d'accordo. Adesso però la nonna, siccome "paga lei", dice che la piccola deve stare metà weekend anche con lei, per cui passa due giorni con la nonna e due giorni con il papà... Ovvio che la cosa non fa molto bene alla bambina, che è ancora più stressata e non capisce cosa sta succedendo...Nessuno dice che la nonna non deve vedere la nipote, anzi è giusto che si vedano regolarmente, ma la nonna pretende che il mio compagno divida a metà il tempo che deve passare con sua figlia per poter stare da sola con lei. Addirittura adesso che è estate e la bambina dovrebbe stare due settimane con il papà, la nonna vuole che una settimana la passi con lei, e guai se il papà si fa vedere perchè la bambina e la nonna devono stare da sole senza il papà, solo la zia e il compagno della nonna possono esserci (questo atteggiamento un po' possessivo lo aveva anche quando il mio compagno viveva con lei, spesso voleva portare via la bambina e non permetteva al mio compagno di andare con lei).
Ho paura che l'improvviso distacco dalla madre per così tanti giorni e il continuo comportamento della nonna di voler stare insieme alla nipote, al suo compagno e alla zia ma senza il padre abbia creato nella bambina un certo tipo di timore nei confronti del padre, anche perchè inizialmente quando la piccola vedeva solo me e il papà un paio di giorni alla settimana stava bene e non aveva nessun tipo di paura nei suoi confronti, anzi lo chiamava e lo cercava, i problemi sono iniziati quando ha iniziato ad andare a dormire da lui e quindi a stare di più con la nonna e senza la mamma.
Il racconto è un po' complesso ma spero che abbiate capito la situazione. Cosa deve fare il padre con questa bambina per stare bene con lei? Sappiamo che ci vorrà tempo ma è almeno da dicembre che la situazione va avanti così senza miglioramenti di nessun tipo, il mio compagno è disperato e ha bisogno di sapere se c'è un modo per migliorare la situazione.

Grazie mille per l'attenzione

Giulia

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Miglior risposta 12 GIU 2015

Cara Giulia,
ho letto la sua lunga ma chiarissima mail. Do per scontato che le cose che lei scrive siano le stesse cose che pensa il suo compagno e che lui abbia solo delegato lei a mandare la mail. Chiedete un modo per migliorare la situazione e sicuramente la via d'uscita da questa ingarbugliata matassa di relazioni c'è. La bambina sicuramente sente la mancanza della madre e il rifiuto che ha a relazionarsi al padre può avere divere motivazioni. Ad esempio la nonna (perchè contribuisce economicamente al sostentamento della piccola o forse perchè non ritiene il padre all'altezza di "fare il padre") ha in qualche modo allontanato la bambina da lui certamente pensando di fare il suo bene. Il padre, per altri motivi (ancora, forse, si sente più figlio che padre vivendo con i genitori) ha perso la motivazione e anche la pazienza (ha alzato la voce più volte con la bambina) e ha contribuito ad allontanarla. Adesso la piccola sta subendo l'instabilità delle relazioni che c'è tra i membri della famiglia e anche il dovrersi spostare di casa in casa (ora anche quella del nonno) sicuramente non la aiuta. Forse sarebbe il caso che il suo fidanzato vedesse la bambina solo a casa della ex compagna e, quando la bambina si tranquillizzerà (lasciatele il tempo necessario) e quando il padre avrà trovato una stabilità sia economica che emotiva, potrà portare la bambina a casa propria per qualche pomeriggio. La bambina cerca solo tranquillità e amore.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione

Dott.ssa Carla Francesca Carcione Psicologo a Capo d'Orlando

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6 NOV 2023

Buonasera Giulia,

la risposta iniziale è una: i bambini di due anni non devono stare tutto questo tempo lontano dalla mamma, a maggior ragione se in ambiente non familiare. Questi tempi sono troppo dilatati, attivano una risposta di sopravvivenza nella bambina, che rischia di cronicizzarsi in una “adattabilità” della piccola solo di facciata, che nasconde una insicurezza del tutto comprensibile. Bene che il papà voglia riavvicinarsi a sua figlia, ma questo deve essere fatto secondo i tempi e le forze della bambina, due settimane lontane dalla madre sono assolutamente da escludersi, è troppo presto.
Le auguro una buona serata,
VR

Dott. ssa Viola Rastrelli Psicologo a Milano

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11 GIU 2015

Cara Giulia,
il tuo mesaggio, sebbene lungo, è molto chiaro e piacevole da leggere.
Si tratta di una situazione complessa di cui ne fa le spese la piccola che deve adattarsi a continui cambiamenti, instabilità e tensioni.

Quanti anni ha il tuo compagno? Perchè non ci scrive lui? E' importante che riassuma il ruolo di padre a tutti gli effetti: la piccola è affidata a padre e madre ed è lui a dover e poter decidere se dividere il tempo da trascorrere con la figlia con altre figure.

Mi sembra che in questo momento, forse un pò deluso dai rifiuti della piccola, sia demotivato e non stia prendendo in mano la situazione.

Il comportamento della bambina può essere dovuto a diversi fattori: ad esempio la piccola, avendo passato gran parte del tempo, inizialmente, con la madre, che è una figura femminile, potrebbe preferire le donne; oppure potrebbe aver associato la presenza del padre all'assenza dell'affetto della madre e quindi difendersi rifiutandolo.

Per comprendere meglio queste dinamiche sarebbe utile vi rivolgeste nuovamente ad uno psicologo. In questo caso un lavoro con la famiglia mi sembra opportuno.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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