Sono molto spaventata

Inviata da paola famiglietti · 27 giu 2016 Violenza di genere

Salve,
scrivo perchE mentre ero in vacanza in Sardegna, ho ricevuto un calcio fortissimo dal mio fidanzato.
Le cose sono andate così: stavamo andando a fare insieme colazione al bar del paese, ed io guidavo la sua auto. Casualmente , mentre stavo parcheggiando l'auto , sono andata a strusciare con la ruota dell'auto contro il marciapiede, sento questo rumore fastidioso, e mi rivolgo verso di lui che sedeva al mio fianco, e lui, invece di dirmi che non era niente di grave, inizia ad urlare come un pazzo: "TU SEI UNA STUPIDA, TU NON CI TIENI ALLE MIE COSE, GUARDA COS'HAI FATTO!" ed urlava così tanto che la gente per strada si fermava a guardarci. Allora io cerco di calmarlo, poi, presa dallo spavento per quelle urla, e anche per fargli capire che non era giusto urlare in quel modo esco dall'auto sbattendo la portiera.
Poi per caso incontro una mia conoscente che mi fa salire sulla sua auto e sono stata con lei tutto il giorno sperando che nel frattempo il mio fidanzato si calmasse. Verso sera torno nel posto dove io e lui alloggiavamo, sperando di trovarlo e di chiarirmi con lui su quello che era successo e su tutto quello che non andava bene nella nostra storia, ma, entrata in casa sento la sua voce che mi urla "dove sei stata?" e poi un dolore fortissimo tra caviglia e stinco della gamba destra.
Sono molto spaventata perché non riesco a capire se colui che mi ha fatto del male sia veramente il mio fidanzato o un essere soprannaturale, perché la furia con cui si è arrabbiato in auto, e la furia con cui mi ha dato quel calcio a me non sono sembrate umane.
Mi potete aiutare ?

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Miglior risposta 30 GIU 2016

Buonasera Paola, per me ci sono solo due parole: NON ESISTE. Evidentemente, come da lei accennato, questa è una storia che già è qualche tempo che ha dei problemi. Quindi, se finora non ha preso, seriamente, in considerazione di interrompere (o nel senso di una pausa di riflessione approfondita o di totale rottura) tale rapporto, è probabile che a lei, tale relazione, la faccia sentire in modo tale (emotivamente) da superare qualsiasi altra difficoltà. Forse, c'è stato bisogno (purtroppo) di questo gravissimo atto di violenza (in questi casi gli eufemismi sarebbero fuori contesto) per farle vedere il vostro rapporto da una prospettiva diversa. Forse lei ha il senso che senza questo partner le sarebbe difficile trovarne un altro che la faccia sentire allo steso modo, forse non sente di poter sopportare di rimanere un periodo da sola, forse questo partner ha molte qualità e pochi difetti, per cui, utilizzando (la solita) bilancia per pesare i "pro ed i contro", lo sbilanciamento è sempre a suo favore, forse altro. Tuttavia, la inviterei a riflettere su una cosa importante: un essere (uomo o donna) che, tra le varie strategie ed opzioni relazionali, non toglie chiaramente e definitivamente l'aggressività e la violenza (verbale e, soprattutto, fisica) è un essere che sta offrendo molte informazioni su di Sè: e praticamente nessuna di queste è positiva. Cosa vuole lei da un rapporto? Come si vuole sentire emotivamente ("felice" sarebbe scontata come risposta, pensi a qualche emozione diversa e che le appartenga)? Che immagine di Sè vuole vedere e percepire all'interno di un rapporto? Etc. La invito a chiarirsi queste e altre informazioni simili su di Sè, in modo da avere maggiori possibilità di valutazione critica ed emotiva dell'attuale rapporto.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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28 GIU 2016

Cara Paola,
Ciò che racconta è pura violenza, non c'è nessun motivo plausibile e nessuna giustificazione che tenga alla violenza fisica e verbale. È più che comprensibile la sua preoccupazione. So che è molto difficile specie quando di mezzo ci sono i sentimenti, però un uomo che alza le mani e la voce per svalutare, denigrare e mortificare una donna non è amissibile, lei deve proteggere se stessa. Ammesso e non concesso che questa persona abbia un discontrollo degli impulsi o qualunque condizione psichiatrica grave deve farsi curare da bravi specialisti psichiatri e psicoterapeuti anche e soprattutto se i suoi comportamenti ingiustificabili sono il frutto dello stress e del timore di perderla. Quanto a lei in questo periodo deve pensare a se stessa a volersi bene consideri anche l'ipotesi di farsi sostenere da uno psicologo e soprattutto prenda le distanze da tale violenza e le dovute precauzioni senza cadere nel tranello che forse anche lei ha fatto qualcosa di male nei suoi confronti perché un conto è un rimprovero un conto è la violenza.

Rimango a disposizione

Cordialmente

Dott. Ssa Mara Di Paolo

Anonimo-161175 Psicologo a Trento

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