Lasciarsi dopo 20 anni di matrimonio

Inviata da Ciccio · 2 nov 2017 Terapia di coppia

Gentile Dottore le riassumo per quanto possibile la mia situazione.
Sono sposato da 25 anni con figli e mi sono accorto di non essere innamorato più di mia moglia. All'inizio credevo fosse normale non avere più un certo affiatamento e che la routine avesse preso piede. Ma più passavano gli anni e più mi accorgevo che a poco alla volta divenatvo meno felice. Nel frattempo ho conosciuto una donna di cui mi ero inizailmente infatuato e poi scoppiato in una relazione che è durato 4 anni sino a quando messo alle strette da lei non ho avuto il coraggio di chiudere il mio matrimonio per paura di perdere e far soffrire i figli, di fare soffrire i miei genitori e inevitabilmente mia moglie.
Ritenendo che fosse più imporatante la famiglia ho messo da parte il mio egoismo di essere felice chiudendo la storia. Da allora ho vissuto gli anni che seguirono in modo piatto ho avuto più volte la tentazione di riprendere la vecchia storia ma consapevole che non avrebbe avuto un seguito ho desistito (soffrendo veramente tanto) nel frattempo passava ancora qualche anno e continuavo con la solita vita solo che dentro mi sentivo spento, non litigavo in casa assumevo un attegiamento di indifferenza/passivo.
So dentro di me che le cose non vanno e che non sono "felice" ma chi lo è realmente? Nel frattempo a causa della crisi inizio ad avere qualche difficoltà nel lavoro è fortunatamente mia moglie lavora per cui fa pesare il fatto che grazie a lei si fanno determinate cose. Dentro di me questo mi provoca ancora di più frustazione e voglia di cambiare.
Mi ritorvo a 44 anni a ripendere a lavorare in modo precario e conoscere una ragazza di 23 anni più giovane che giorno dopo giorno prende mi prende sempre più avendo avuto l'esperienza in passato metto in chiaro qual'è la mia sitiazione familiare e che non potevo offrire niente di serio o fare progetti a lungo termine. Ma a lei non interessa e continuiamo e io sono innamorato ma spaventato. Spaventato perchè al momento è trascoroso più di un anno e mezzo che ci vediamo e mi sento alle stelle con lei nonostante la differenza dell'età che qualche volta si fa sentire ma che non disturba il rapporto. Spaventato perchè vorrei prendere il coraggio essere egoista e magari dire che il matrimonio è finito. Spaventato perchè essendo precario non so cosa potrebbe accadere e l'abitudine di avere un tetto sulla testa mi blocca tanto.
So che devo crederci ed essere sicuro di quello che provo, ma non è facile e non so come prepararmi ad affrontare una eventuale seprazione e nello stesso non so se l'attuale storia che vivo segretamente una volta messa alla luce del giorno possa darmi la felicità che provo nei singoli momenti quando sto con lei.
Spero che essendo stato molto sintetico sia riuscito in qualche modo ad esprimere il mio disagio e indecisione/confusione.
Grazie e Saluti

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Miglior risposta 3 NOV 2017

Gentile Ciccio,
Stabilire se concludere un matrimonio e continuare una nuova relazione non sono mai scelte semplici da prendere,
Mi sembra che lei finora abbia sempre fatto uno sforzo per comportarsi da marito e da buon padre di famiglia, mettendo però da parte qualcosa che avrebbe potuto renderla felice.
A priori nessuno può dire se la nuova relazione sarà meglio del matrimonio e della famiglia. Inoltre c'è da capire se una situazione diversa e di allontanamento dalla famiglia sia fattibile e sostenibile economicamente.
Tra le due opzioni ce n'è una terza che forse non ha considerato: rimanere come è adesso a vivere con la famiglia, pur portando avanti l'altra relazione, trovando la felicità che desidera al di fuori delle mura domestiche.
Oppure bisognerebbe capire se la complicità e intesa che c'erano un tempo con sua moglie siano recuperabili.
Qualsiasi scelta farà sarà la migliore per lei in questo momento della sua vita. In ogni caso se le risulta difficile capire da solo il da farsi, consideri la possibilità di parlarne di persona con uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Padova e Sustinente (MN)

Dott.ssa Elisa Canossa Psicologo a Sustinente

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19 LUG 2019

Buongiorno Ciccio, condivido le indicazioni della mia collega che ha rimandato a lei ogni decisione, sottolineando l'aiuto che potrebbe avere da una consultazione. Detto questo vorrei sottolineare un aspetto che mi ha colpito nella sua richiesta, lei continua ad associare alla possibilità di separarsi da sua moglie e scegliere una relazione che la fa stare bene affettivamente e che si presenta vitale e stimolante all'idea di essere egoista e quindi moralmente colpevole. Non pensa che la rigidità con cui ha fatto sua l'idea molto diffusa nella nostra cultura che il piacere e l'autorealizzazione siano sempre colpevoli e "da egoisti" le possa impedire di sentire e vedere più chiaramente la scelta per lei migliore? In fondo potrebbe anche giudicarsi egoista per questo suo rinunciare alla sua realizzazione per poter fruire della sicurezza economica che la situazione attuale le sta dando! Forse teme che sua moglie trovandosi attualmente in una posizione di maggior sicurezza economica possa "fargliela pagare", magari anche ricorrendo all'alleanza dei vostri figli? Mi rendo conto che non è facile la sua posizione, ma forse cominciare a porsi alcune domande potrebbe aiutarla ad uscire dalla spirale apparentemente senza uscita in cui sente di trovarsi. Un cordiale saluto.

Dott.ssa Paola Trombetti psicologa psicoterapeuta
Narni Terni

Dott.ssa Paola Trombetti Psicologo a Narni

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3 NOV 2017

Buongiorno Ciccio, ha mai pensato di intraprendere con sua moglie una terapia di coppia? Un percorso che non deve farvi stare insieme ma che può aiutarvi a capire cosa è successo alla coppia, se sarà opportuno vi potrebbe aiutare a separarvi, ma comunque riaprirebbe un dialogo tra di voi che senza dubbio non può che essere utile. Magari le paure che nel lasciare sua moglie sono reciproche, magari anche per sua moglie la relazione si trascina da anni. Lei avrebbe anche la possibilità di indagare meglio i suoi sentimenti verso la relazione segreta e potrebbe capire se vale la pena lasciare la famiglia e le certezze che ora ha per un vita nuova.
I suoi dubbi e le sue incertezze sono legittimi, ed è anche legittimo desiderare di essere nuovamente felici.
Spero di averle prospettato una possibilità per riavvicinarsi alla felicità.

Dott.ssa Tuveri Elisabetta

Dott.ssa Elisabetta Tuveri Psicologo a Cagliari

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