non capisco se lo amo, forse ho un disturbo d’ansia

Inviata da emma1802 · 23 ago 2021

salve, oggi scrivo perché ho un problema da esporre che mi tormenta da circa due mesi. io ho un ragazzo, con cui sto da sette mesi. tutto con lui è fantastico, siamo complici, ridiamo e scherziamo spesso, ci confidiamo tutto e la passione tra di noi è molto accesa. insomma, è una relazione perfetta che mi soddisfa sotto tutti i punti di vista. solo che durante i primi mesi di relazione ero abbastanza invidiosa dei suoi successi scolastici e di come lui riuscisse ad arrivare con leggerezza a tutti i traguardi che io mi dovevo sudare. passando più tempo con lui, però, ho cominciato ad essere davvero felice quando riceveva una bella notizia, ed ero triste nel momento in cui qualcosa nella sua vita andava male. un giorno, due mesi fa, mi sono chiesta se lo amassi davvero solo perché in principio avevo provato questa invidia, che tra l’altro era passata, e anche perché mi sono spaventata perché non provavo più le cosiddette farfalle nello stomaco, o quella voglia di piangere di gioia una volta che lo guardavo negli occhi. così è iniziata una domanda ossessiva che non mi lascia vivere tranquillamente la mia vita: “ma lo amo davvero? lo sto solo prendendo in giro? oddio forse se non ho provato questo non lo amo davvero, oddio però io non voglio lasciarlo, oddio e se gli vuoi solo bene?” etc… ormai ci penso sempre, non riesco più a dormire bene di notte e mi sveglio in preda all’ansia e al panico e non riesco a respirare. voglio premettere che io non sono mai stata una persona che ha paura di stare da sola, anzi, da sola ci sto davvero bene, solo che io non voglio perdere lui e il rapporto fantastico che abbiamo. ma ora ma ora l’ansia fa sì che io abbia paura di vederlo perché magari poi vado in paranoia, e mi impedisce anche di ridere o di dirgli “ti amo”, perché è come se quando sto per fare o dire qualcosa di tenero la mia mente mi dicesse “ma ne sei proprio certa? non è che lo stai dicendo per auto convincerti?”. è diventato invalidante, non riesco più a fare nulla senza pensarci. ogni tanto, però, quando mi accorgo di amarlo mi tranquillizzo e sono davvero felice, come se mi venisse da piangere perché ho scacciato il pensiero; poi però ricomincia tutto d’accapo. vorrei anche aggiungere che nella mia relazione precedente (durata nove mesi), non ho mai ottenuto sicurezza dal mio ex partner, anzi, era una relazione abbastanza tossica in cui io ero dipendente da lui, fingevo di essere chi non ero e lo accontentavo sempre pur di non farmi lasciare, e non c’era assolutamente chimica fra di noi, io mi sentivo sempre parecchio a disagio, ma con lui mi immaginavo un futuro costantemente e non avevo paura del fatto che fossero passate le farfalle nello stomaco, forse perché era il primo amore e anche abbastanza immaturo forse, perché non facevo altro che idealizzare lui e la nostra relazione. con il mio ragazzo attuale, invece, tendo a controllare ogni cosa che faccio, ogni emozione che provo, e ammetto che sono un po’ spaventata dall’abitudine, e non capisco perché, perché io amo passare del tempo con lui. tendo anche a vivere molto nel “qui ed ora”, ma la mia mente mi spinge a pensare che se non penso sempre ad un futuro con lui vuol dire che non lo amo, quando in realtà non è che non lo voglia, ma l’unico pensiero che c’è nella mia mente è “vedremo cosa accadrà”. oppure quando lui mi parla di cosa poter fare in vacanza l’anno prossimo mi viene l’ansia, ma non è perché non lo voglia, ma è come se fossi spaventata all’idea di pensarci, forse ho pensato troppo al futuro con il mio ex e ora sono molto più soddisfatta dal presente per pensare subito al futuro, non so. non so se ne sono affetta, ma ho tutti i sintomi del doc da relazione, e quindi ho pensato anche a questo. pensate che possa essere dovuto tutto alla mia ansia e mania del controllo? (quest’ultima è legata anche ad altri ambiti della mia vita).
grazie se mi risponderete

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Miglior risposta 24 AGO 2021

Buongiorno, sicuramente porci delle domande è parte del nostro processo di maturazione ma a volte bisognerebbe semplicemente godersi le cose belle che le relazioni ci regalano senza cercare di dare spiegazione a ciò che proviamo. L’amore è anche stare bene con il proprio partner, non è così importante in fondo definirlo ma è importante viverlo e sentirlo. L’invidia è uno degli aspetti che compongono questo sentimento poiché ci si innamora proprio di ciò che l’altro ha, di quelle caratteristiche che stimiamo dell’altro che attraverso di lui avviciniamo anche a noi stessi. Non abbia paura di provarla, non ha sempre un’eccezione negativa, può rappresentare anche la spinta per migliorare noi stessi.

Dott.ssa Annalisa Pagano Psicologo a Roma

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24 AGO 2021

Cara Emma 1802,
l'amore maturo passa delle fasi.
Nella prima fase avviene l'immamoramento.
In questa fase abbiamo le così dette farfalle nello stomaco, vediamo o tendiamo solo a vedere i pregi nel nostro partner, tendiamo a idealizzarlo.
Nelle coppie sane potrebbe esserci invidia, ciò non significa che non amiamo il partner.
L'invidia potrebbe essere produttiva per noi per cercare di migliorarci in ciò che ci piace del nostro partner.
La storia passata ti ha insegnato ma non fare confronti e paragoni costanti in quanto ogni storia è a sé.
Resto a disposizione anche online se vorrai fare una consulenza per cercare di capire, gestire e comprendere al meglio la situazione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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24 AGO 2021

Buongiorno Emma,
c'è uno schema relazionale che sembra ripetersi nelle tue due esperienze di relazione affettiva. Andrebbe indagato prima di fare diagnosi estemporanee. Presumibilmente, c'è una componente d'ansia di stato e/o qualcosa di più.
Il disagio che avverti è sufficiente per incoraggiarti ad intraprendere un percorso di supporto psicologico. E' possibile correggere ciò che innesca il comportamento automatico che crea disagio.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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