Rapporto con la suocera

Buongiorno Marissa,
Purtroppo dobbiamo accettare che non tutte le persone ci possono andare "a genio", e questo è assolutamente normale considerando che non possiamo avere tutti lo stesso carattere o gusti/preferenze.
Detto ciò, quanto è obbligata ad essere coinvolta nella vita di suocera? Ritiene fondamentale la presenza di quest'ultima nella sua vita di coppia/familiare?
Le suggerisco di parlarne con suo marito e cercare con lui di superare divergenze, così come capire come ricreare uno spazio personale in cui lei non debba per forza stare accanto a sua suocera ogni giorno.
Se lo ritiene utile, un percorso psicoterapico di coppia potrebbe aiutare a facilitare tale tipo di processo comunicativo.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Cara Marissa, descrive la sua situazione come uno stato di perenne allerta a causa del carattere di sua suocera, e scrive anche che è costretta a relazionarsi con lei solo in occasione di eventi, quindi sembra che lei sperimenti paura e disagio anche quando non è costretta a relazionarsi con sua suocera (spero di aver compreso bene).
Se il contatto con sua suocera è solo minimo le chiederei come mai risuona così tanto a lungo dentro dentro di sé la percezione di invadenza e intrusionee conseguente stato di alletta. Se invece la vede in modo frequente le chiederei se c'è alleanza e visione comune con suo marito su questo aspetto: in una coppia i confini sono molto importanti e devono essere ben definiti, per farli rispettare occorre essere uniti. A volte è necessario proprio chiarire quale comportamento non è gradito.
Le suggerisco, nel primo caso, di richiedere una consulenza più approfondita per comprendere da dove deriva la sua condizione di disagio e come mai si trova così in difficoltà nell'arginare sua suocera fuori ma soprattutto dentro di sé.
Spero di esserle stata utile.
Levsuguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini

Buongiorno Marissa,
ho letto con attenzione le sue parole sembra che lei abbia ben capito il suo funzionamento quando si relaziona con qualcuno che non si incontra con le sue modalità. Quello che potrebbe fare e' di cercare se ne ha bisogno, dato il suo disagio, è incuriosirsi. Fare molte domande non solo arricchisce la sua personale visione dell'altro ma da modo all'altro di aprirsi a sua volte. Così facendo emerge ciò che non si vede.
Spero in qualche modo di esserle stata d'aiuto.
Se vuole approfondire sono a disposizione
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Carissima,

cerchi di valorizzare gli aspetti positivi di sua suocera vedendola nuova ogni giorno. Anche nelle persone per noi più negative possono esserci dei pregi importanti. Se se le la sente, provi ad avanzare con lei alcune ipotesi su quelle che sono le motivazioni per cui le sta tanto antipatica, con vero spirito collaborativo, portando cioè una critica costruttiva. Potrebbe essere il motivo di una svolta che non esclude sua suocera ma la integra nella famiglia ma mantenendo i limiti.
Se lo desidera manteniamo un contatto.
Un saluto
Dott. Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Buonasera Marissa,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte della sua storia, nonostante sarebbe necessario avere maggiori informazioni prima di poterle dare una risposta adeguata; i rapporti con la famiglia d'origine del partner, effettivamente, potrebbero risultare particolarmente complessi per tanti motivi che andrebbero analizzati ed elaborati: potrebbe succedere anche di entrare in una sorta di competizione, quasi come se si instaurasse una lotta di potere in cui suocera e nuora necessitano di apparire sempre più forti, come se la presenza dell'una porti l'altra a sentirsi costantemente in difetto e mai all'altezza.
La terapia individuale potrebbe aiutarla offrendole uno spazio personale e protetto in cui dar sfogo alle sue emozioni e lavorando sull'autostima e la fiducia in sé stessa che potrebbero essere le principali responsabili del disagio che prova per non riuscire a sentirsi mai abbastanza; attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale, sarà possibile riuscire a capire le cause di queste sensazioni spiacevoli e attivare le risorse necessarie per superarle.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Buon pomeriggio
Le consiglio un training sulla assertività ossia comunicare in maniera adeguata senza essere aggressiva e passiva. In più dei colloqui con uno psicoterapeuta per riacquistare la sua autostima
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Marissa,
Comprendo quando questo rapporto necessario sia difficile per lei da sostenere.
Sarebbe utile ed opportuno per lei richiedere il supporto di un professionista, per andare ad esplorare i comportamenti che mettete in atto nella vostra dinamica relazionale, in maniera tale da poter agire su di essi e quindi per trovare delle strategie utili per fronteggiare questa situazione, uscendo completamente da questo suo stato di allerta e di disagio e per riappropriarsi del suo benessere psicofisico.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno Marissa, le suggerisco di fare delle sedute di consulenza psicologica per chiarirsi bene le idee su quali comportamenti la fanno sentire a disagio e la mettono in difficoltà, evitando di pensare e formulare tutti questi giudizi sulla madre di suo marito. Una volta fatto ciò, in seduta è possibile esercitarsi a comunicare in maniera efficace ed assertiva, concentrandosi sui comportamenti manifesti e sulle emozioni e pensieri che lei fa in merito a questi comportamenti.
Una volta pronta potrà avere un confronto franco, aperto e costruttivo con sua suocera, che la porti ad avere un rapporto migliore. Tenga presente che, seppur nei limiti del carattere di ogni persona con la quale ci relazioniamo, il nostro comportamento può esasperare o attenuare le caratteristiche negative, così come portare a sviluppare il buono che c'è in ognuno di noi.

Buongiorno Marissa, il suo bisogno di tutelarsi da una relazione che sente come subdola e manipolatrice è legittimo. Il fatto che porti la sua difficoltà di relazionarsi è buone perché leggo la sua necessità di trovare il modo di 'stare' con sua suocera a tutela sua e dei suoi famigliari. Un percorso di terapia può aiutarla in questo sia nell'approfondire le sue difese sia per trovarne di più funzionali alla situazione famigliare ma soprattutto sua. Gli aspetti comunicativi possono essere riflettuti e cambiati in chiave strategica. Se sente il bisogno di approfondire sono a disposizione anche on line. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Buongiorno, questi sono problemi che si inizia a provare a risolvere prima di tutto parlando.
Nella mail non dice se ne ha parlato con suo marito e se ne ha parlato direttamente con sua suocera. Questo è il primo pezzo perché se gli altri non sanno quale concretamente è il problema (con fatti, esempi concreti e situazioni reali) non hanno modo di capire cosa la faccia stare male. Poi, in base alla loro reazione decide come muoversi dopo.
Si tratta però di una situazione che va inquadrata meglio, c'è da capire bene i dettagli (es, da quanto siete sposati, se la suocera ha sempre fatto così, se abita vicino a voi, se c'è anche suo suocero, se sua suocera lo fa con tutti, se avete figli, come si comporta con il figlio ecc....), le suggerirei pertanto di parlarne con un/a specialista che, dall'esterno possa aiutarla a inquadrare la situazione e con tutti gli elementi a disposizione gestirla bene.

Un saluto, Luisa Fossati