Come gestire il rapporto con mia suocera e mio figlio?

Inviata da Paola · 27 ott 2015 Terapia familiare

Buongiorno,

sono madre di un bambino di 4 anni.
Ho dei problemi evidenti con mia suocera, ma non solo io. Anche mio marito (il figlio) e sua sorella (la figlia) non hanno una grande opinione di lei. Fin da piccoli sono stati vittima di un comportamento da parte della madre da vittimismo patologico che tendeva a farli sentire colpevoli di tutto. Inoltre la madre ha sempre mostrato una predilezione per il figlio maschio che guarda con occhi di una ragazza inammorata piu' che una madre. Ora con mio figlio lei vorrebbe avere degli spazi che ne' io ne' mio marito ci sentiamo di darle perche' fondamentalmente non approviamo i suoi comportamenti. Cerchiamo ovviamente di fare in modo che ci siano delle regolari visite (noi viviamo all'estero) ma e' vero che ogni volta che ci vediamo poi l'atmosfera diventa invivibile dopo appena 24 h. Per cui passiamo molto piu' tempo con la mia famiglia (sempre tenendo conto che anche con loro c'e' la distanza visto che siamo all'estero). Adesso che mio figlio ha 4 anni e si esprime comincia a dire che a lui piacciono solo i nonni paterni e non vuole andare dai nonni materni. Ovviamente questo mi provoca una ferita che mi lacera dentro e che cerco di nascondere per non condizionare i sentimenti di mio figlio, ma non mi fa dormire la notte. Non riesco a convivere col fatto che mio figlio possa avere una preferenza verso una persona con cui io e mio marito riusciamo difficilmente a dialogare. Sopratutto per il futuro questa situazione mi preoccupa enormemente anche perche' mio figlio certe frasi potra' ovviamente esprimerle anche davanti ai nonni paterni che le useranno per imporre frequentazioni piu' assidue che limitano la nostra serenità. Pur riconoscendo il diritto di visita fino a che limite bisogna assecondare considerando che anche la serenità mentale dei genitori e' importante perché' il bambino sia sereno? Grazie. Paola.

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Miglior risposta 29 OTT 2015

Gentile Paola,
mi sembra che lei stia ingigantendo il problema perchè in fondo lei vive con suo marito all'estero e viene a far visita a genitori e suoceri sporadicamente.
Se questa situazione basta ad angosciarla non oso pensare cosa potrebbe succedere se vivesse nello stesso condominio dei suoi suoceri.
Ho anche il sospetto che lei nutra una punta di gelosia nei confronti di sua suocera dal momento che "questa donna guarda il figlio maschio con occhi di ragazza innamorata più che come madre"
Su questo lei dovrebbe riflettere come dovrebbe riflettere su quanto i suoi giudizi possano influenzare suo marito nel tipo di rapporto che ha con la madre.
Dal momento che lei vive all'estero non vedo poi come potrebbero i suoi suoceri imporre frequentazioni più assidue minacciando la sua serenità.
Infine c'è il bambino che mostra di preferire la visita ai nonni paterni piuttosto che quella ai nonni materni e anche di ciò lei sembra un tantino gelosa.
Le suggerisco di non accanirsi contro i suoi suoceri, di non svalutarli in presenza del bambino e di chiedere un sostegno psicologico per gestire meglio questa situazione, cosa che ritengo non difficile da fare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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28 OTT 2015

Buongiorno,
mi sembra di comprendere che in famiglia, l'unico a non essere disturbato dalla presenza anomala della nonna in questione, sia la persona più attendibile e degna di essere considerata per prima, il tuo bambino! Visto che esiste già una distanza fisica sufficiente per tutelare la gestione del rapporto con i nonni, ritengo che sia il caso di cercare cosa porti tuo figlio a preferire le figure che voi 'grandi' ritenete negative. Invece di assecondare le sue richieste immediatamente, potreste proporgli interessi alternativi in vostra compagnia e contemporaneamente , cercare di capire, attraverso momenti di dialogo con lui, cosa differenzi e cosa lui preferisca in relazione ai nonni paterni rispetto a quelli materni. Potrebbe essere in investimento di attenzione che rende più scorrevole una dinamica da tempo stagnante. Se ritieni opportuno qualche chiarimento in più, resto a disposizione.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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27 OTT 2015

Cara Paola,
per rendere più "digeribile" il suo problema, potrebbe scomporlo. Semplificando, noto tre aspetti principali in questa situazione: il conflitto con la suocera, che non piace a lei e a suo marito; il bimbo che attualmente sta manifestando una preferenza per i nonni paterni; la sua preoccupazione per il futuro.

Ad oggi, le suggerisco di non concentrarsi sul futuro. Questo può suscitarle ansia e farla sentire in trappola quando, ancora, trappole non ve ne sono. Metta da parte questa preoccupazione e si focalizzi sul presente.

E' legittimo il suo sbigottimento e disappunto nel constatare che al bimbo piacciono i nonni paterni, viste le relazioni tra gli adulti. Tuttavia, mi sono chiesta: Qual è il ruolo del nonno paterno? Cosa potrebbe affascinare il suo bimbo? Cosa lo attrae dei nonni paterni? Osservi il mondo dal suo punto di vista. E' una buona cosa che il bambino riesca a legarsi ai nonni, sebbene lontani.
Faciliti questo tipo di attaccamento, importante per lo sviluppo del suo bimbo.

Per quanto riguarda le relazioni tra adulti, invece, sarebbe importante esplorare cosa renda "invivibile" lo stare insieme, quando siete in visita in Italia. Una persona che senta il bisogno di assumere un comportamento da vittima, da un punto di vista psicologico cerca di essere vista e considerata. Di norma, la persona che assume questo comportamento, nel suo nucleo falimiliare viene protetta e coccolata oppure non viene tollerata.

Da qualche tempo, fa parte anche lei, Paola, del nucleo familiare.
Valuti l'opportunità di contattare uno psicologo per farsi aiutare a gestire la relazione con sua suocera.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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