Quando il problema è la famiglia

Inviata da Miriam · 27 feb 2023 Terapia familiare

Buonasera , sono Maria una ragazza di 26 anni... la 1 di 5 figli , la mia famiglia è sempre abbastanza povera, lavorava solo mio padre , una famiglia piena di debiti che a stento arrivava a fine mese tra affitto e spesa... nonostante tutto ho avuto dei genitori che nel loro piccolo non mi hanno fatto mancare nulla ! Il problema è questo.. io ora sono cresciuta e sono andata via di casa... sto cercando di costruirmi un futuro e di mettere apposto tutto ciò che prima non potevo.. perche dal lato economico non posso contare ovviamente su di loro e su nessuno.. quindi sto finalmente aggiustando i denti , mi sono comprata un macchina e sto cercando di comprarmi casa... il problema sorge dal fatto che mio padre mi chiede soldi in prestito e qusto mi fa arrabbiare da un aparte e dall altra mi fa sentire male e mi rovino la vita perche sto sempre male con il pensiero che loro sono tristi ,non arrivano a fine mese e dall altra invece sono arrabbiata perché io non posso contare su nessuno e con mille sacrifici sto cercando di costruirmi un futuro e ovviamente non riesco a dire mai di no quando mi chiede di prestarmi i soldi... questa situazione mi fa molto molto male... delle volte vorrei scappare e non portare più il peso di tutto ciò.. vorrei avre un consiglio /parere a riguardo.. grazie mille

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Miglior risposta 1 MAR 2023

Cara Maria,
posso solo immaginare quanto possa essere difficile e doloroso sentirsi in mezzo questi due fuochi: da una parte il desiderio di poter aiutare la tua famiglia, dall'altra il bisogno di indipendenza e di costruirti un futuro che sia solamente tuo.
Nel tuo racconto ci porti tante emozioni, ma quella che mi colpisce di più è indubbiamente la rabbia che nasce dalla tua fatica, dai tuoi sacrifici e dal senso di colpa, che in qualche modo sembrano non essere riconosciuti dalla tua famiglia, che forse vede il tuo aiuto come qualcosa di dovuto o scontato.
Non ho dubbi sul fatto che i tuoi genitori non ti abbiano fatto mancare nulla e sicuramente ti hanno dato delle ottime basi per cavartela da sola, ci basta leggere dei tuoi numerosi traguardi. Dalle tue parole sento che tu percepisca nei loro confronti una sorta di "debito" da saldare, forse dovuto alla consapevolezza dei sacrifici che hanno fatto per voi figli. I tuoi genitori in questo momento di cambiamento e crescita ti stanno facendo delle richieste molto grandi, sarebbe importante cercare di capire non solo quanto queste siano giustificate e non semplicemente avanzate perchè si pensa siano dovute, ma anche cercare di costruire nei loro confronti dei confini: con la crescita la relazione con i genitori diventa sempre più paritaria e matura ed è importante che l'autonomia perseguita con la separazione fisica (andare via di casa) vada di pari passo con un'autonomia emotiva da entrambe le parti. Questo significa essere consapevoli della propria storia e del proprio passato condiviso e accettare la tua autonomia e indipendenza: la richiesta economica potrebbe essere un modo per tenerti ancora vicino e per rinforzare un possibile legame di dipendenza.
Sarebbe importante analizzare insieme i vissuti e le dinamiche sottostanti le richieste avanzate dai tuoi genitori e la tua impossibilità di importi rifiutandole.
Spero di averti fornito degli spunti interessanti e rimango a disposizione per una consulenza,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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1 MAR 2023

Buonasera Mi dispiace molto della situazione in.cui si trova.
Fatti aiutare da uno psicoterapeuta, per avere una migliore chiarezza.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

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1 MAR 2023

Ciao Mi,
come tu scrivi hai una bella famiglia con un po' di difficoltà economiche ma che non ti ha fatto mancare nulla . Il legame con la famiglia d'origine è importamnte ma penso che si debba avere il coraggio di porre dei paletti quando la famiglia in nome di questo legame ci chiede più di quello che noi possiamo dare e sopportare.
La maggior parte dei giovani della tua età vivono ancora in famiglia e sono mantenuti dai loro genitori, tu hai avuto la capacità di raggiungere la tua indipendenza economica e questo rappresenta per la tua famglia di fatto un grosso aiuto perchè non pesi più sulle loro finanze.
Adesso devi esssere brava a porre dei paletti senza dire che non vuoi ma che "Vorresti ma non puoi e che quando potrai dare un aiuto lo farai" anche perchè sono certa che loro vogliono il tuo bene, ma probabilmente sono talmente abituati a gestire le finanze in questo modo che non riescono a non farlo dimenticandosi del fatto che tu puoi contare solo su le tue risorse e capacità.
Un saluto
Dott. Cristiana Michelucci

Dott.ssa Cristiana Michelucci Psicologo a Pescara

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1 MAR 2023

Gentile Maria,
andare via di casa, a volte, non è sinonimo solo di un cambiamento "geografico", ma è sinonimo di un vero e proprio percorso di emancipazione e di autonomia da quella che è la famiglia d'origine e lei ha intrapreso proprio questo arduo percorso evolutivo.
Capisco che a volte lei si senta in "dovere" in qualità di figlia, anche per ripagare i sacrifici che i suoi genitori hanno fatto per lei fino a quando è stata in casa, ma adesso, come ha detto lei "è cresciuta".
Questo non significa non doverli più aiutare, ma ponderare il suo aiuto anche in base alle sue necessità di sopravvivenza.
Le consiglio di alleggerire il peso dei suoi sensi di colpa con il supporto di un professionista, soprattutto con il fine di trovare delle strategie efficaci per affrontare questa situazione in cui si trova.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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28 FEB 2023

Gentile Maria, non voglio certamente entrare nel merito dello stile di vita adottato dalla sua famiglia d'origine.
Credo tuttavia che sia importante sottolineare quanto i suoi familiari siano stati poco supportivi nei suoi confronti,
probabilmente per mancanza di strumenti non soltanto economici, ma anche di altra natura. Lei si è rimboccata le maniche,
per cercare di migliorare la sua esistenza, senza chiedere niente a nessuno e questo le fa veramente onore.; se lei cedesse ai ricatti di suo padre, probabilmente perderebbe di vista i suoi obiettivi e ciò non porterebbe alcun vantaggio né a lei né ai suoi familiari. Cerchi di non cadere nella trappola dei sensi di colpa; faccia capire a suo padre che deve imparare a camminare con le sue gambe e che forse deve cambiare modo di affrontare le difficoltà della vita. Il mio non vuole essere un giudizio nei confronti della sua famiglia, ci mancherebbe! , ma credo debbano essere suggerite a suo padre strategie più efficaci per far fronte a questa situazione.
Non le suggerisco di voltare le spalle ai suoi, ma di aiutarli ad aiutarsi con le proprie forze.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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28 FEB 2023

Buonasera Mi e grazie per la sua condivisione.
A fronte di queste dinamiche familiari che lei, dolorosamente, descrive non è semplice riuscire a non percepirsi imbrigliati... al contrario, ci si sente in obbligo di risarcire perché, come scrive, i genitori hanno fatto tanta fatica per portare avanti la famiglia e non fare mancare nulla.
E questo percepirsi in obbligo porta con sé sensi di colpa ma anche tanta rabbia.
Penso che questi vissuti abbiano il diritto di trovare spazio in un lavoro su di sé che possa aiutarla ad allentare queste briglie e sentirsi in diritto di vivere per come desidera.
Un caro saluto

Dott. ssa Serena Ferrara Psicologo a Milano

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28 FEB 2023

Cara Mi,
Innanzitutto mi sento di riconoscerle le grandi risorse che è riuscita a mettere in atto per emanciparsi da questo contenuto familiare legato al denaro. Comprendo tutta la sua rabbia, di essere sola e non poter far affidamento su altri, rabbia che Raddoppia quando le viene chiesto in prestito del denaro da suo padre.
Quando ci si Individua rispetto ad una tematica familiare così prorompente e fondante i sensi di colpa sono inevitabili, come se si dovesse scontare la propria riuscita rispetto al nucleo parentale. Se si riconoscerà il diritto di essere diversa dai suoi genitori, di essere degna di tutto ciò che faticosamente Lei sola, con le sue capacità ha costruito, senza che ciò condizioni i legami con suo padre potrà dire di no in libertà e serenità. Sembra che sia necessario questo snodo, si faccia piuttosto sostenere da un/a colleg* psicolog* per essere sostenuta in questo passaggio.
Le auguro il meglio.
Spero di essere stata d'aiuto.
Cordialmente Simona D'Urso

Dott.ssa Simona D'Urso Psicologo a Torino

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28 FEB 2023

Buongiorno,
grazie per questa condivisione, lei porta con coraggio una problematica molto dolorosa. I suoi genitori devono essere proprio fieri di lei. Raggiungere l'indipendenza è un percorso costellato di ostacoli non indifferenti. Capisco la frustrazione verso due spinte opposte da una parte il desiderio di amore che attiva in lei la volontá di aiutarli. Dall'altra invece il peso di queste richieste. Quello che posso consigliarle è il dialogo aperto con i suoi genitori per comunicare come si sente cosa prova quando loro le chiedono i soldi. Spero di esserle stata d'aiuto se vuole possiamo approfondire.
Un caro saluto
Dr.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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28 FEB 2023

Cara Mi,
quando è la famiglia a farci soffrire, il dolore è due volte forte: da un lato stiamo male, dall'altro è proprio chi ci aspettiamo ci ami senza riserve è fonte di dolore. E' una situazione difficile in cui stare e spesso ci si sente senza strumenti, senza appigli. Per questo, data la certa complessità della situazione, il suggerimento è di chiedere una consulenza ad un* terapeuta breve strategic* per poter individuare le migliori strategie che si possono mettere in campo per gestire la situazione e poter star meglio.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o curiosità, sia in studio che online, e saluto cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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28 FEB 2023

Cara,

la sua rabbia e la sua tristezza sono legittime. Sarebbe fondamentale che, attraverso un percorso psicologico, lei possa apprendere a mettersi al primo posto con maggiore consapevolezza e assertivita'.
Sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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28 FEB 2023

Ciao Maria, capisco che la tua situazione sia molto difficile. È normale che tu si senta frustrata e in conflitto tra il desiderio di aiutare la tua famiglia e quello di costruire il tuo futuro. Ti suggerirei di cercare di trovare un equilibrio tra queste due cose, in modo da non mettere a rischio il tuo benessere e il tuo futuro. Potresti provare a parlare con tuo padre e spiegargli che al momento non sei in grado di prestare soldi, senza sentirti in colpa o fare una promessa che non puoi mantenere.
Potresti anche considerare di parlare con uno psicologo per aiutarti a gestire i sentimenti di colpa e frustrazione che provi. Uno psicologo può aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza delle tue emozioni e ad adottare strategie per affrontarle in modo efficace. In ogni caso, cerca di prenderti cura di te stessa e di mantenere un equilibrio tra le tue esigenze e quelle della tua famiglia.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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