Problemi relazionali e senso di vuoto

Inviata da Alessio · 13 mar 2023 Relazioni sociali

Salve, ho un problema che mi affligge da circa 1 anno e mezzo. Tempo fa mi ero reso conto che fino ad allora non avevo mai avuto nulla: infatti ero solo in vita mia, ebbi solo qualche 'amicizia' ma si trattava solo di relazioni superficiali e poco appaganti in cui non sentivo di esprimermi veramente; ero ignorante, se qualcuno mi avrebbe conosciuto veramente si sarebbe stupito per la mia ignoranza e stupidità perché non sapevo nulla e non avevo o per precisione non avevo avuto fino a quel momento alcuna esperienza di qualsiasi tipo. E quindi a causa di tutto ciò mi ero chiuso ancora di più in me stesso pensando sul perché fossi così anziché una persona normale come tutte le altre, forse avevo cominciato ad odiarmi. Non mi fidavo più di nulla perché avevo la percezione che nessuno avrebbe mai compreso i miei sentimenti più veri. Ora da più di un anno i pensieri che più mi affliggono sono quelli riguardanti la scuola e il mio futuro lavorativo: infatti non faccio altro che pensare su come studiare per prendere voti alti e su quale lavoro farò. Ormai sento che non mi interessa più questo mondo dei rapporti umani che non ho mai vissuto veramente e ogni volta che penso di essere una persona 'normale' sento un brivido tutto lungo il corpo, pensando a come la mia vita potrebbe essere completamente travolta impedendomi di essere così efficiente nella mia vita come io voglio. Mi sento in un limbo: sento che non ho avuto nulla e che non sono mai stato capace di fare qualcosa e di non aver mai saputo qualcosa, e al tempo stesso mi sento di come se ipoteticamente magari fossi una persona 'normale' ritornerei lo stupido, ignorante, sciocco, incapace che sono sempre stato. E infine mi sento così dannatamente solo, tutte le volte che guardo le persone provo un senso di vuoto, pensando come le persone sembrano delle macchine che sorridono ma che in realtà non provano nulla. Non credo più all'amore, odio le persone, odio il mondo, mi sembra tutto falso e meschino, non credo più nel libero arbitro infatti penso che non esistato scelte veramente libere ma sono tutte predeterminate da fattori biologici, economici, sociali, e altro. Non so più cosa fare, forse dovrei smettere di pensare.

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Miglior risposta 14 MAR 2023

Ciao Alessio,
ho letto attentamente le sue parole piene di una sconfinata solitudine e una svalutazione assoluta di sé.
Mi verrebbe da chiederle cosa significa per lei essere normale? Partirei proprio da questa domanda per poi indagare tutti i suoi dolorosi vissuti. Non credo che sia una questione di "smettere di pensare" ma farlo con strumenti e risorse diverse.
Quello che le consiglio è quindi di intraprendere un percorso di psicoterapia per aiutarsi ad uscire dalla sua sofferta solitudine.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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14 MAR 2023

Gentile Alessio nel suo racconto mi sembra di cogliere alcuni campanelli di allarme di un malessere profondo e serio: il senso di alienazione, il vuoto di sentimenti, la sfiducia verso gli altri e alcuni pensieri molto estremi su se stesso, sulle persone e sulle relazioni. Le suggerisco di rivolgersi ad uno/a psicologo/a per una valutazione psicologica al fine di stabilire se sta esordendo una qualche forma di patologia che la sta allontanando dall'equilibrio psicologico in cui obiettivi di vita, relazioni e affettività hanno ognuno il giusto spazio. I rapporti umani sono arricchenti. Se invece sente che sono vuoti è necessario capire perché e porvi rimedio.
D'altro canto se ha scritto qui, chiedendo aiuto, nel suo intimo sa che c'è qualcosa che non va...

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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14 MAR 2023

Buongiorno Alessio,

La sofferenza che provi emerge chiaramente da quanto hai scritto, condividerla non è mai scontato.
La percezione che si ha di se stessi, del mondo e degli altri è strettamente personale e per questo motivo unica, per cui risulta difficile definire a priori ciò che è "giusto", "sbagliato", "normale" ... Questi concetti acquistano un significato soggettivo, diverso da persona a persona e influenzato da pensieri, opinioni, esperienze.
Esplorare la propria persona, la propria personalità, le proprie modalità di interazione con gli altri è un percorso che forse non termina mai; ma in questo momento potrebbe essere utile per te un sostegno psicologico che ti permetta di essere accompagnato e sostenuto.
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio, anche online.

Un saluto,

Dott.ssa Gloria Simoncini

Dott.ssa Gloria Simoncini Psicologo a Torino

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14 MAR 2023

Gentile Alessio,
spesso non vediamo le cose per come sono, ma le vediamo per come siamo. Per tale ragione a volte le "difficoltà relazionali" che abbiamo nei confronti degli altri, sorgono quando abbiamo una visione offuscata e poco chiara di noi.
E' giusto e necessario avere un'idea sulla persona che desideriamo essere e che vogliamo mostrare al mondo, è giusto coltivare con cura quell'idea, passo dopo passo. Conoscere se stessi, migliorarsi, osservarsi, ridefinirsi, sono tutte azioni fondamentali per creare un rapporto piacevole con noi stessi e poi, di conseguenza, anche con gli altri.
Perciò il mio suggerimento è quello di intraprendere un percorso di crescita evolutiva con il supporto di uno psicologo, in maniera tale da andare a disegnare e a realizzare la migliore versione di se stesso, uscendo definitivamente da questa condizione di limbo che l'attanaglia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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14 MAR 2023

Buongiorno
Da quello che scrivi stai attraversando, un brutto periodo.
Penso che dovresti essere aiutato da uno psicoterapeuta per analizzare le tue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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14 MAR 2023

Caro Alessio,

la invito ad approfondire in uno spazio psicologico i suoi contesti di appartenenza e gli eventi significativi per lei dolorosi, in modo da arrivare all'origine dei suoi pensieri negativi sulla vita e sulle persone.
A questo proposito, sono a tua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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14 MAR 2023

Buon giorno Alessio.
Prima di tutto voglio dirle che nel leggere le sue parole ho sentito tanto la sua difficoltà, il peso di quel limbo nel quale si trova , le sono vicino.
In ciò che riporta emerge una forte ambivalenza , ovvero due tendenze e due affetti co esistenti ma direzionalmente opposti. Se da un lato lei ha il terrore di tornare l'ignorante vuoto di un tempo ( e qua la invito a porsi con me una domanda, ignorante rispetto a chi ?) cercando di uscire quasi dalla categoria umana ( quegli umani macchina che ridono in maniera artificiale) da un altro lato avverte un vuoto , la solitudine che si può provare in un deserto.
Stare da soli o essere invasi , perdere se stessi e dissolversi negli altri?
Raggiungere un equilibrio, mettersi in sintonia con i propri sentimenti i, desideri e ideali e calibrarli affrontando paure e difficoltà è possibile.
Resto a sua disposizione per una terapia individuale.
Nel frattempo le mando un caloroso saluto.

Dott. Giovanni Volpi Psicologo a Perugia

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14 MAR 2023

Caro Alessio, grazie per la condivisione. Come mai essere una persona "normale" le fa sentire un brivido? Cosa intende per "normale"? Ognuno di noi è diverso dall'altro, e la normalità delle volte è soggettiva. Dal suo racconto mi viene da pensare che i suoi pensieri la stiano dirigendo verso riflessioni esistenziali che difficilmente possono trovare una risposta in poco tempo.
Un supporto piscologico potrebbe essere un valido alleato per elaborare i suoi vissuti e trovare una risoluzione più funzionale allo smettere di pensare.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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14 MAR 2023

Ciao, mi dispiace che tu stia attraversando un momento difficile e che tu abbia questi pensieri che ti affliggono. È importante che tu sappia che la terapia individuale può aiutarti a esplorare questi problemi in modo più approfondito e a trovare modi per affrontarli in modo costruttivo. La terapia può fornirti un ambiente sicuro e confidenziale dove esprimere i tuoi pensieri e sentimenti e dove trovare modi per sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e delle tue esperienze passate. Inoltre, la terapia può aiutarti a sviluppare una visione più positiva di te stesso e delle tue capacità, e a trovare modi per affrontare la tua ansia riguardo al futuro e al tuo futuro lavorativo in modo più efficace. Potrebbe anche aiutarti a trovare modi per affrontare i tuoi pensieri negativi riguardo agli altri e alla società in modo più costruttivo, e a trovare modi per sviluppare relazioni più significative e appaganti con gli altri.
Ricorda che la terapia non è una soluzione magica a tutti i problemi, ma può fornirti gli strumenti e il supporto di cui hai bisogno per affrontare i tuoi problemi in modo più efficace. Ti incoraggio a considerare l'idea di iniziare la terapia individuale come un modo per esplorare questi problemi e per trovare il supporto e l'aiuto di cui hai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi personali e di crescita.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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