Posso svegliarlo dalla manipolazione oppure devo scappare per salvaguardarmi?

Buongiorno, ho 31 anni, sto con il mio compagno (39 anni) da 14 e conviviamo da 3. Lui ha avuto un'infanzia e un'adolescenza travagliate. I suoi separati, il padre ne ha fatte di ogni, poi la malattia della mamma che viene a mancare quando lui è un ragazzino. Dopo molte battaglie legali lui riesce ad essere affidato agli zii che lo crescono.
I miei genitori non hanno un buon rapporto con lui poichè ha sempre voluto mantenere le distanze, sostenendo che mia mamma è impicciona. Per contro i miei hanno provato in ogni modo a metterci i bastoni tra le ruote vedendo il suo comportamento, arrivando anche a fare dispetti cattivi (non lo nego). Una volta laureata, trovo lavoro subito nella sua città e mi trasferisco da lui, che nel frattempo ha sistemato un appartamento. Da quando sono lì ovviamente contribuisco in ogni spesa e mi mantengo. Con gli zii io ho sempre avuto un buon rapporto ma ultimamente, da quando inizio a desiderare cose più serie (un figlio in particolare) il tutto sta un po' cambiando. Ultimamente inizio a sentire il desiderio di qualcosa di più serio, un desiderio di avanzare ma non trovo riscontro. Secondo lui di sposarsi non se ne parla per dare precedenza ad una casa e ad un figlio, potrei anche essere d'accordo. Ieri è arrivato a dirmi in faccia che secondo lui siccome io e i miei non siamo riusciti ad incastrarlo con il matrimonio allora io vorrei che lui comprasse una casa per poi fare un figlio dopo sei mesi così è ingabbiato. Ovviamente queste parole mi hanno molto ferita perchè non è assolutamente mia intenzione "ingabbiarlo", penso che dopo tutto sia più che naturale come desiderio, lecito ed auspicabile. Lui ha un rapporto un po' particolare con la zia alla quale racconta veramente tutto, si faranno 10 telefonate al giorno. Una volta gli volevo regalare un maglione e lui prima di prenderlo ha dovuto mandare le foto alla zia. Il punto è che la zia quando ho provato a parlarle di certe cose (proprio perchè la ritenevo sincera) è arrivata a dirmi di lasciarlo. Mi hanno accusata perchè quando siamo andati a vedere una casa io ho detto soltanto che secondo me nella camera non ci sta la culla e che la casa l'avrei comprata per farci un figlio altrimenti sto dove sono (è vero ma cosa c'è di male?). La mia famiglia ha messo a disposizione un appartamento di nostra proprietà qui in città che avrebbe una camera in più ma lui non ci vuole andare perchè non vuole dover ringraziare i miei e perchè non gli piace, vuole comprare la casa con giardino. Il mio compagno parla come un pappagallo ripetendo cose che gli ha detto la zia, addirittura ha risposto ad un mio lungo messaggio con un messaggio scritto da lei (una delle persone nominate nel testo lui la chiama diversamente da come era scritto ed alcune parole sono tipiche soltanto del lessico della zia). Io non ho più una relazione con lui, ho una relazione con la zia che lo manovra e che gli mette in testa che io sono la strega cattiva quando invece vorrei farci un figlio solo perchè sono innamorata di lui. Ho l'impressione che abbia paura che glielo porti via ma sta arrivando a mettergli in testa che io sono un'approfittatrice. Sto pensando seriamente di mollare tutto... voglio davvero costruire qualcosa con una persona che pensa o si fa mettere in testa queste cose su di me?