Devo per forza perdonare i miei genitori per il male che mi hanno fatto?
Salve a tutti, mi chiamo Lenny e ho 24 anni.
So già che molte delle risposte mi consiglieranno di andare in terapia, per cui vi prevengo: ci sono stata per tre anni, ho smesso da poco per motivi economici. Scrivo qui per togliermi un dubbio su una questione a cui spero possiate rispondermi anche senza conoscere me e la mia storia "clinica".
Andando al sodo, sono arrabbiata con i miei genitori per l'amore che non mi hanno mai dato e che mi hanno sempre chiesto.
Entrambi i miei genitori hanno sofferenze mentali (mia madre più gravi e conclamate, mio papà è solo un bambino mai cresciuto e mai amato): per questo non sono mai stati capaci di essere i genitori di cui avevo bisogno, e il loro è sempre stato un amore condizionato. Non mi hanno mai fatta sentire amata, ho sempre pensato che non mi volessero bene e mi sono sempre sentita incapace, inetta, mai abbastanza, non 'amabile' . Oltre a ciò, entrambi mi hanno chiesto di accudirli, ascoltare i loro sfoghi e le loro confessioni, di sobbarcarmi le loro sofferenze mentali fin da quando ero molto piccola, e in sostanza ad un certo punto mi sono trovata a fare da madre ai miei genitori senza aver mai avuto dei genitori.
Pur comprendendo perché hanno agito così e provando molta empatia (e sincero dispiacere) per loro, questo per me non cambia le cose. Nonostante io sappia che non sono cattivi e che mi vogliono bene, sono stati e sono ancora pessimi genitori, mi hanno fatto soffrire enormemente e niente al mondo cambierà mai questo dato di fatto.
Sono arrabbiata con loro per avermi caricato di tanto peso, per non aver chiesto a qualcun altro, per non avermi mai amato, per avermi fatto nascere sapendo di non essere capaci e per il fatto che non sono in grado di ammettere a se stessi di stare male, di avermi fatto male e quindi di chiedermi perdono.
La mia domanda é: va bene questa rabbia? O mi impedisce di guarire le ferite della mia infanzia? Posso non volerli perdonare oppure covare rabbia e rancore non mi porterà altro che malumore senza risolvere niente?
Prima o poi crescerò e forse perdonerò loro tutto questo, ma ora come ora provo solo risentimento e non mi va di perdonarli, perché mi sentirei di nuovo l'adulta che cede ai loro capricci, la madre che mette da parte se stessa per non far star male i suoi bambini, che si priva del cibo per darlo ai suoi pulcini che piangono, e onestamente l'ho sempre fatto ma ora basta.
E' sano egoismo il mio, è un prendermi cura di me o la mia rabbia è un volerli punire, un infantile "non voler essere la prima a cedere"?
Mi scuso delle lunghezza e spero di essere stata chiara. Grazie in anticipo,
Lenny.