Mi sento un peso. Cosa devo dare?

Inviata da Domenico Piano · 10 ott 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve,
Sono Domenico e ho 24 anni. Vivo con mio padre, mio fratello biologico, la compagna di mio padre e il figlio di questa compagna.
Ho concluso gli studi da un ormai un anno e mezzo, ho passato l'ultimo anno a studiare e esercitarmi per prendere la patente di guida.

É giá da molto tempo (anni) che mio padre e, sopratutto, la compagna di mio padre si lamentano del fatto che ancora non ho trovato lavoro.. Anche perché abito in un paese lontano dalla provincia e per trovare lavoro piú facilmente avrei bisogno di una macchina e di esperienza, inutile dire che non ho nessuno dei due.
Per non parlare dei vari problemi tra mio padre e mio fratello (mio fratello é stato costretto a vivere per 3 anni a casa di mia zia a causa della brutta situazione che ora non sto a spiegare perché troppo lungo...)
In ogni caso, tutt'ora sto cercando lavoro, con poca fortuna. Per lo piú soffro d'ansia e mi ritrovo senza nessun tipo di appoggio, anzi mio padre e la compagna non fanno altro che criticarmi rendendo le cose peggiori. Per non parlare del fatto che il figlio della compagna ha letteralmente tutto ció che desidera e, per ogni suo desiderio, mio padre e la compagna si muovono subito facendo di tutto per accontentarlo. Nel mentre si lamentano se io o mio fratello osiamo chiedere un paio di scarpe o delle felpe nuove (visto che le nostre sono vecchienda anni e ormai non ci stanno).
Come se non bastasse, all'etá di 24 anni non ho neppure un po' di privacy e/o libertá. Purtroppo ho dovuto donare la mia stanza alla compagna di mio padre (dove ovviamente dormono assieme) e io son finito nella stessa stanza con mio fratello e con il figlio della compagna.
Non sono un tipo di ragazzo che esce e che ha molti amici.. Preferisco il mio spazio al computer, con i miei hobby e i miei amici online. Ma purtroppo questo non posso piú farlo a causa del fatto che non ho piú un posto in cui poter usare il computer.
Mi son ritrovato costretto in una situazione che non volevo e a cui non potevo oppormi. E ora mi ritrovo in un'altra situazione orrenda da dove vorrei scappare ma non ne ho la possibilitá.
So che la cosa giusta da fare sarebbe semplicemente lavorare e diventare indipendente.. Ma come ho detto prima, ogni cosa adesso mi rema contro e mi butta giú emotivamente. Il che non aiuta la mia giá presente ansia...
Adesso mio padre e la compagna hanno deciso di costruire una piccola casa al piano terra (la nostra casa si trova elevata di un piano, lasciando un ampio spazio libero al piano terra) cosí che loro possano andare a vivere la con il figlio della compagna, lasciando me e mio fratello da soli. La loro intenzione é quella di staccarsi da noi e di non prendersi piú cura di noi, con questo intendo non pagare per il nostro cibo o per i nostro consumi generali.. Quindi bollette, ecc..
Continuo a chiedermi se sono io quello che sbaglia? Se mi merito tutto questo? Perché mi sembra di non essere voluto? Cosa devo fare?
Ringrazio chiunque risponderá a questa mia lunga sfogata di cuore.

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Miglior risposta 4 NOV 2022

Domenico la tua mamma dove è finita?
Magari avresti voglia di una mamma presente anche per te

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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12 OTT 2022

Caro Domenico, mi spiace per quello che stai vivendo colgo tutto il dolore nel suo messaggio, oltre a un senso di pesantezza e disagio che vive quotidianamente. Non è certo semplice vivere con delle persone e sentirsi completamente solo. Per questo la esorto a credere e amare se stesso prendendo in considerazione tutti i traguardi che ha raggiunto da solo e senza l’aiuto e il sostegno morale di altri. Le voglio far notare però che la sua stessa situazione la vive anche suo fratello che come Te esperisce le stesse sensazioni, dunque che sia minore o maggiore può essere sostenuto da te in quanto chi meglio di te comprende le sensazioni che state vivendo. Quindi Domenico si faccia forza e abbia fiducia in se stesso ( ricordi sempre ciò che ha raggiunto da solo), non corra presso a inutili congetture o esasperazioni che provengono da altri anzi viva in quella casa e si protegga fino a quando non avrà con suo fratello le idee chiare su ciò che è più giusto.
Ti faccio un grosso in bocca a lupo sperando che ci riscrivi presto per un notizie positive.
Dott.ssa Erica Raimondo

Dott.ssa Erica Raimondo Psicologo a Nocera Inferiore

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11 OTT 2022

Ciao Domenico,
Ci descrivi una situazione complessa, ma soprattutto mi lascia un senso d'impotenza a cui e' difficile reagire.
Tutta la tua lettera e' pervarsa da un senso di sfiducia e di mancanza di amore che toglie il respiro.
No! non sei tu quello che sbaglia, non hai colpa alcuna degli eventi che accadono. Tu semmai hai la responsabilita' verso te stesso di cercare una via per stare meglio.
Ed e' quello che stai facendo anche scrivendoci. Ti devi liberare di questo peso che hai e incominciare a tracciare la tua vita in maniera soddisfacente.
Inizia a piccoli passi, le cose vengono a poco a poco. Prima prendi la patente e poi si vede.
Certo avresti bisogno di qualcuno accanto che ti sostenga mentri attui un cambiamento verso te stesso e il mondo che ti circonda , ma mi sembra in questo momento difficile dal punto di vista economico che possa iniziare una terapia. Pero' potresti chiedere al servizio pubblico.
Ti auguro il meglio Domenico e sentiti libero di contattarmi.

Un abbraccio
Dott.ssa Emanuela Tornabene

Dott.ssa Emanuela Tornabene Psicologo a Palermo

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11 OTT 2022

Buongiorno gentilissimo Domenico, innanzitutto grazie per la condivisione. La situazione che lei descrive sembra essere davvero faticosa, soprattutto perchè comprende anche diverse dinamiche relazionali. Ha pensato di rivolgersi ad uno specialista? parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare a fondo quelle che sono le cause sottostanti il suo vissuto.
Resto a disposizione
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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11 OTT 2022

Buongiorno Domenico, mi dispiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto sia frustrante e doloroso sopportare tutto ciò. Purtroppo non è così semplice capire cosa fare, ma sicuramente intraprendere un percorso di supporto psicologico potrebbe darle sollievo, al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi e di cercare di attuare strategie utili per fronteggiare i momenti problematici.
Resto a disposizione, eventualmente anche online.
Cordialmente, Dott.ssa Laura Caruso

Dottoressa Laura Caruso Psicologo a Reggio Emilia

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11 OTT 2022

Salve Domenico, le dinamiche che ha qui accennato meriterebbero un approfondimento. Nel leggerla ho percepito molto forte il suo disagio e la sua sofferenza nel vivere questa situazione che sembra tenerla sotto scacco. Credo che ci siano però degli aspetti non elaborati che minano le dinamiche relazionali creando conflitti come quelli di cui ha parlato. L'ideale sarebbe cominciare un percorso che le permetta di individuare questi aspetti in modo da garantire un graduale processo di emancipazione. Provi a ricercare in se stesso le sue risorse. Quali sono le cose in cui sono bravo? In cosa posso migliorare? Cosa mi piacerebbe fare ? Cosa posso fare per raggiungere quell'obiettivo? Non è detto che le nostre risorse siano necessariamente da ripescare nel nostro percorso di studi, provi a chiedersi cosa la racconta di più. Per interrompere il legame di dipendenza,bisogna armarsi di motivazioni. Vedrà che pian piano quella motivazione le permetterà di trovare un'indipendenza nonostante le difficoltà esterne.
Le faccio un in bocca al lupo!Mi rendo disponibile per un percorso qualora abbia intenzione di cominciarlo!
Dott.ssa Teresa De Magistris

Dottoressa De Magistris Teresa Psicologo a Torino

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11 OTT 2022

Buongiorno Domenico,
mi dispiace molto per l'esperienza dolorosa che sta vivendo.
La invito a guardare questa situazione (la prossima collocazione futura) come un'opportunità per prendersi in mano la sua vita e finalmente farla decollare. Dinanzi alle difficoltà possiamo o sederci a terra, lasciandoci vivere, oppure attrezzarci per affrontare ciò che si frappone tra noi e la nostra meta. La incoraggio ad assumere questo atteggiamento interiore. Iniziare a lavorare è certamente il primo passo necessario per attrezzarsi. Capisco che questo significhi abbandonare la confort zone, ma la incoraggio a scoprire proprio il bello di ciò.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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11 OTT 2022

Gentile Haru, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Mi arriva la sua fatica e anche un po' il peso di sentirsi messo in secondo piano e non valorizzato. Penso però che questo stato mentale di ansia e negatività in cui, per carità, anche comprensibilmente è entrato, contribuisca a peggiorare la situazione. I nostri stati mentali influenzano le situazioni che viviamo perché, anche se non c'è ne rendiamo conto, influenzano i nostri comportamenti. Detto diversamente, se sono rassegnato perché penso, ad esempio, che tanto ogni tentavo per trovare lavoro sia inutile (è solo un esempio), difficilmente le azioni compiute porteranno a un risultato positivo. Tuttavia ogni risultato negativo sarà letto come la prova tangibile della inutilità delle mie azioni quando invece molto dipendente anche dallo stato mentale con cui le ho messe in atto perché hanno influenzato i miei comportamenti. Quindi, per quanto mi rendo conto che sia diffile trovare la spinta in una situazione come quella che descrive, è veramente importante orientare la sua mente in modo più ottimista e positivo (mi rendo conto che possa essere complicato) in modo che anche le sue azioni lo siano. Non so dove abiti ma si impegni per andare, ad esempio, a un centro impiego, si faccia aiutare a rifare il cv, chieda consigli.... Un caro saluto e buon tutto. Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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11 OTT 2022

Buongiorno utente, grazie innanzitutto per aver condiviso qui un pezzetto della tua storia, sicuramente non semplice da raccontare.
Hai mai pensato di iniziare un percorso di psicoterapia? Alcuni di noi lavorano a tariffe contenute oppure puoi provare a rivolgerti alla tua ASL di riferimento.
Sento molta sofferenza in quel che racconti, non devi farcela da solo, puoi chiedere aiuto come hai iniziato a fare qui.
Mi rendo disponibile ad ascoltarti, Dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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11 OTT 2022

Salve Domenico, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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