manipolazione e possessività
Salve sono una ragazza di 24 anni. Ho un problema con il mio ragazzo (di 23) , con cui sto da piu di 1 anno. Recentemente a volte ho atteggiamenti nocivi nei suoi confronti. Ha confessato di amarmi (io ancora no), è una persona eccezionale, corretta ma da poco sorgono spesso discussioni, soprattutto per i social. Entrambi li usiamo molto, ma io non riesco ad accettare "mi piace" ad altre donne, anche se mi dice (e vedo) che scorre abbastanza a caso e li mette senza interesse e che è una cosa virtuale.. In queste situazioni, o altre in cui provoca inconsciamente mie insicurezze (in cui mi immedesimo anche se il discorso non è su di me) inizio a non contenere la cattiveria. Lo provoco, dico cose per farlo stare male, a comportarmi come se non mi interessasse di lui, e li per li appago qualcosa. Cosi in modo pesante fino a che non ho esaurito questo veleno. Poi mi riprendo, mi dispiace immensamente, lo vedo come qualcosa di prezioso da proteggere, capisco che ho problemi io (rapporti conflittuali coi miei, non sentirmi accettata/deludente, cattivi esempi di relazione ecc) e che cercherò di evitare "le scintille" perche non riaccada. Non ha comportamenti che causano dubbi è bravissimo, ma ho come continuo bisogno di conferme, essere vista come perfetta, possesso e questo gioco di forza riparte sempre. Qualcosa che secondo me è una turba che mi porto dietro, ma quando scatta nella mia testa questo rancore/rabbia ingiustificata soffro a contenerla, è impossibile devo per forza comportarmi male, e lui fin'ora alla fine mi perdona sempre..Potrei essere bipolare? mi dispiace immensamente se alla lunga potesse nuocergli, come posso trovare aiuto e controllare questi comportamenti? (Per il resto è una relazione bella, positiva da tanti punti di vista di cui non ho parlato, per cui vale la pena impegnarsi.) Vorrei essere una persona bella come lui avere un buon carattere, non cosi irrazionale...