Anni dopo una relazione finita, ho incontrato questa ragazza. Letteralmente fantastica, dolce, premurosa, sensibile, bella e timida, che si era innamorata di me già dal primo giorno che mi vide.
Decisi, sotto consiglio anche di amici, di darmi un'opportunità con lei, per vedere se sarebbe nato l'amore.
Ci sono stati momenti belli, ma anche diversi tira e molla da parte mia (ed odio il mio esser così) perché non mi sentivo a mio agio all'idea di non provare amore come lei. C'è sempre stato rispetto nei suoi confronti, non l'ho mai usata fisicamente, ho sempre avuto premura e gentilezza verso di lei, la coccolavo e cercavo di renderla felice con gesti, più che con parole.
Però dopo più di 1 anno assieme, nonostante le fasi di innamoramento, non ho mai sentito qualcosa di così forte da dire: "io amo e voglio vivere la mia vita con questa ragazza". Lei sapeva che non avevo questa certezza, quando lei non aveva dubbi.
Dopo mesi le ho ridetto questa cosa, perché sono sempre stato onesto nelle mie emozioni, ma giustamente le ha fatto male sentirselo dire ulteriormente.
Ha voluto chiudere, e mi sento una pezza perché seppure non definibile come l'amore della mia vita, ero molto legato a lei. Sono geloso all'idea che lei possa trovare un altro, ma so che sarebbe egoista da mio negare una cosa del genere, perché merita il meglio. Ma io cosa mi merito?
Non riesco a studiare, mi sento uno schifo. Ho da 1 anno disturbi del sonno, ho deciso dopo questo tempo sotto psicofarmaci vari di cercare di uscire da questo ciclo, anche perché non ho nemmeno 30 anni ed ho avuto modo di constatare i vari effetti collaterali del farmaco (impotenza, sonnolenza eccessiva, difficoltà di concentrazione ed un sonno non naturale).
Vorrei intraprendere un percorso psicologico, ma non soldi, essendo studente di una facoltà molto impegnativa e disoccupato.
Mi sento uno schifo, ma per l'ennesima volta devo convivere con questo dolore.
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29 AGO 2022
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Carissimo Marco,
non ci dice nulla di come sia finita la relazione precedente, fattore a mio avviso molto importante per avere un quadro completo della situazione.
Purtroppo, molto spesso, alla fine di una relazione finita male, si tende ad appoggiarsi affettivamente a persone delle quali non siamo innamorati, portando avanti delle relazioni impossibili, che sono destinate a fallire, facendo del male alla persona che, delle due, è innamorata.
Prima di iniziare una nuova relazione si dovrebbe essere sicuri di avere elaborato il trauma della relazione precedente.
Ormai quello che è successo è successo, lasci andare la sua ultima compagna per la sua strada, senza farle del male. Si concentri sui suoi studi e li porti a termine, perché intravedo un malessere profondo e una bassa autostima, che sicuramente miglioreranno con la conclusione del ciclo di studi e l'inserimento nel mondo del lavoro.
Stia sereno e, alla prossima occasione, prima di impegnarsi sentimentalmente, cerchi di capire se si tratta della persona giusta per poter portare avanti una relazione.
Le auguro di risolvere i suoi problemi e di vivere felice.
dott. Rodolfo Vittori
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Marco,
hai fatto bene a scrivere qui. Da parte tua è molto elegante averle detto la verità al di là delle conseguenze. Nonostante esistano persone meravigliose, non vuol dire che debbano essere necessariamente nostre partner. Sono così tante le sfumature nelle relazioni che alle volte creare delle categorie non è facile per nulla. Una cosa che ritengo importante può essere il fatto di stare bene. Se prendo dei farmaci che mi danno molti effetti collaterali, forse posso parlarne con chi me li ha prescritti per modificare il piano terapeutico. Rimane il fatto che con i farmaci riesco a lenire i sintomi, ma se non lavoro sulle cause, sarà difficile venirne fuori completamente. Fare chiarezza in questo senso ti aiuterebbe molto a capire quali meccanismi, quali dinamiche si mettono in moto per non farti legare eccessivamente o nel modo che secondo te sarebbe desiderabile e così avresti modo di vivere le relazioni in modo più sano.
Rimango a disposizione, cordialmente,
Dottor Savasta.
29 AGO 2022
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Buongiorno Marco,
mi dispiace per la situazione che sta vivendo e attraversando.
Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di gestire ed elaborare al meglio questa situazione.
Resto disponibile se vorrà crearsi uno spazio suo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che la fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.
29 AGO 2022
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Caro Marco,
prima di imbarcarsi in una nuova relazione dovrebbe assicurarsi di aver elaborato, ridimensionato e risignificato le ferite della precedente, alla luce dei vari contesti di appartenenza in cui è inserito.
A questo proposito, sono a sua disposizione, anche online.
29 AGO 2022
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Buongiorno carissimo Marco, mi spiace molto per la sua situazione e comprendo quello che sta vivendo. Capisco anche che lei ha ora compreso che ci sono alcune parti e conportamenti di se che vorrebbe comprendere meglio, e credo che sia giunta l'ora di farlo. I costi potrebbero essere elevati é vero, ma ora si può richiedere il bonus psicologo oppure può rivolgersi alle strutture pubbliche o accreditate! Vedrà che troverà quello che fa per lei
Cordialmente
AV
29 AGO 2022
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Caro Marco, mi spiace per la situazione che sta vivendo. La fine di una relazione non è mai facile, e anche a distanza di tempo il rivedere quella persona può far scaturire in noi sentimenti negativi.
Se vuole iniziare un percorso psicologico non deve necessariamente rivolgersi a un professionista privato, può recarsi presso un consultorio o un cps del suo paese.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
29 AGO 2022
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Salve Marco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
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Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
