non so che cosa fare

Inviata da nicola · 7 set 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

ciao a tutti, mi chiamo nicola, ho quasi 21 anni, e ho bisogno di un consiglio su come gestire questa situazione.
qualche mese fa ho scoperto che la mia ragazza G era incinta ed io non ho avuto il coraggio di affrontare la situazione e me ne sono andato. in primis non mi sento ancora pronto per diventare padre a quest’età, secondo mio padre mi impedirebbe comunque di prendermene carico. (tempo fa è venuto a saperlo e abbiamo avuto una discussione molto accesa, per colpa sua sono finito in ospedale con due costole rotte). è sempre stato così, fin da quando sono piccolo maltratta me e mia madre (soprattutto lei) ma lei non ha mai avuto il coraggio di ribellarsi e firmare i fogli del divorzio che io e mia sorella vogliamo che firmi il prima possibile.
tornando alla questione della mia ormai ex, preso dal panico me ne sono andato e ho preso a lavorare temporaneamente come bagnino in una spiaggia per svagarmi un po’, ma il mio pensiero rimaneva sempre fisso lì, pensavo alla mia ex e a quanto fossi un mostro nell’averla lasciata da sola in un momento come quello.
in spiaggia ho incontrato un’altra mia ex, M, che lavorava in un chiosco vicino al mare. lei non mi ha mai dimenticato, aveva già provato un paio di volte a tornare con me in passato ma io non le ho mai dato una possibilità. all’inizio voleva palesemente fare la carina con me, faceva la finta tonta nonostante tutto quello che è successo per colpa sua in passato ed io non avevo intenzione di darle corda. con il passare delle settimane lei però si era rivelata l’unica persona sulla quale potevo contare, dato che mi ero trovato malissimo con i miei compagni, quindi abbiamo ripreso a parlare nonostante io rimanessi comunque diffidente.
un giorno capita che io e un mio compagno litighiamo, mi sono ribellato dopo tutte le sue provocazioni e siamo finiti con il farci del male a vicenda. la mia ex ha insistito affinché mi medicassi nel suo hotel, io le ho detto di no ma mi ha strattonato a forza fino alla macchina.
quando siamo arrivati all’hotel ho commesso un altro degli errori più imperdonabili della mia vita, ovvero mi sono lasciato prendere dall’ingenuità e siamo finiti col passare la notte insieme.
ora non solo mi sento in colpa per aver lasciato la mia ex G da sola a gestire una gravidanza, ma ho pure permesso all’altra mia ex M di approfittarsi di me un’altra volta come uno scemo. non mi perdonerò mai nessuna delle due cose, e so per certo di essere un mostro.
mio padre è categorico nel non volermi vedere con G e il bambino, ma io sono sicuro che se lui non ci fosse io adesso tornerei da lei e mi prenderei cura di nostro figlio insieme, anche se siamo giovanissimi.
vi prego datemi qualche consiglio su come posso fare, perché sono disperato

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Miglior risposta 10 SET 2023

Salve Nicola,
indubbiamente lei si trova in una situazione complicata e delicata.
Innanzitutto le suggerisco di prendere le distanze dai comportamenti violenti e contagiosi di suo padre informandolo che alla prossima situazione di violenza si vedrà costretto con dispiacere, suo malgrado, a denunciarlo.
In secondo luogo, non dovrebbe considerarsi un mostro ma un giovane che ha fatto degli errori dai quali però si può imparare e può comunque approfittare di questa circostanza per dare una svolta alla sua vita e maturare assumendosi le sue responsabilità.
Ciò richiede di tornare da G. raccontandole le sue paure e le sue difficoltà e cercando con lei delle possibili soluzioni.
Può essere necessario tornare a parlare di questa situazione con i suoi familiari e con quelli di G. ed anche cercarsi un lavoro se ancora non ce l'ha perchè, come si dice, è la fame che fa uscire il lupo dalla tana.
Poi con calma, appena possibile, sarà utile per lei intraprendere un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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11 SET 2023

Buongiorno Nicola,
lo scenario che ci porti è complesso, e la confusione che porti riflette tutte le emozioni che stai mettendo in gioco. Il miglior consiglio che posso darti è quello di prenderti del tempo da dedicare a te stesso per districare questo groviglio con l'aiuto di un terapeuta.
Dott. Orsolini Stefano.

Dott. Stefano Orsolini Psicologo a Capannori

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11 SET 2023

Buon pomeriggio Nicola,
lei ha reagito,purtroppo, in preda allo smarrimento nell'apprendere che G era incinta e, non sapendo cosa fare e non sentendosi pronto ad affrontare la situazione, ha agito nel modo che ha descritto.
È comprensibile che, avendo avuta un'infanzia difficile, con un genitore violento, con il quale non vi era margine di dialogo, lei si sia allontanato da G poiché non si sentiva pronto ad affrontare le conseguenze che ne sarebbero derivate. Lei non è un mostro perché il mostro non ha nessun senso di colpa lei invece si. Ora ,se può, si faccia aiutare da un/a professionista per scaricare tutto il bagaglio di paura e sofferenze(oltre all' esempio avuto di famiglia) che ha dentro di sé, si informi sullo stato di G e come poterla aiutare eventualmente, il suo genitore( non uso la parola padre perché non lo è per come si è comportato) e passibile di denuncia, per cui ci pensi.
Per ciò che riguarda M direi che lei lo voleva e
Nicola ha acconsentito. Non è stato violentato
Riporti con il dialogo il rapporto a livello amicale
con lei. Per quanto riguarda la madre, la convinca ad andare in un centro che si occupa di donne vittime di violenza, che sapranno indicarle cosa si può e deve fare In questi casi.
Lei non ha colpe ma responsabilità, e queste vanno affrontate da un giovane uomo di 21 anni.
La saluto e le auguro di affrontare con maturità questa situazione non rara.
Giancarlo

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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8 SET 2023

Nicola caro lei non è giovanissimo ma si comporta come se lo fosse.
Le faccio notare anche che è maggiorenne e quindi si sta sottraendo alle sue responsabilità, andando da un casino all'altro, per scelta sua e non di suo padre.
Il fatto che sua madre non abbia chiesto il divorzio non la vincola in alcun modo al suo nucleo familiare di provenienza.
Smetta i suoi panni da sedicenne privo di spina dorsale e entri nel mondo degli adulti.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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8 SET 2023

Buongiorno
Innanzitutto di alla tua mamma diandare ad un centro antiviolenza per farsi aiutare.
Nessuna persona deve essere maltrattata.
Ma essere di essere rispettata.
Quando si è adulti, e utile prendersi le nostre responsabilità.
Ti consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per farti aiutare, a superare le tue difficoltà
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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8 SET 2023

Nicola,

Mi dispiace sentire della situazione complessa in cui ti trovi. La vita può presentare sfide difficili, ma è importante ricordare che hai la capacità di affrontarle e superarle.

Innanzitutto, è essenziale che tu metta in sicurezza te stesso e le persone a te care. Se tuo padre è violento, potresti considerare di cercare aiuto o sostegno da organizzazioni o servizi che si occupano di violenza domestica. La tua sicurezza e quella di tua madre e tua sorella sono la priorità.

Riguardo alla tua ex G, è importante comunicare con lei. Anche se hai paura o ti senti in colpa, è fondamentale affrontare la situazione. Parla con lei, spiegale i tuoi sentimenti e le tue paure. La comprensione e l'apertura possono aiutare entrambi a trovare una soluzione che sia nel migliore interesse del bambino.

Per quanto riguarda la tua ex M, è essenziale riflettere su ciò che desideri veramente in una relazione e se lei può offrirtelo. Se senti che ha approfittato di te, potrebbe essere il momento di stabilire dei confini chiari e di proteggere te stesso.

Infine, potresti considerare di cercare un supporto professionale, come un terapeuta o uno psicologo, per aiutarti a gestire le tue emozioni e a prendere decisioni informate. Essi possono offrire una prospettiva esterna e consigli su come affrontare le sfide che stai vivendo.

Ricorda, non sei solo in questo. Ci sono molte persone e risorse disponibili per aiutarti. La cosa più importante è prenderti cura di te stesso e delle persone a te care.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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8 SET 2023

Ciao Nicola, capisco che stai attraversando un periodo molto difficile e pieno di emozioni contrastanti. E' importante affrontare questa situazione con calma e riflessione. Ecco alcuni consigli:

1. **Comunicazione**: La prima cosa da fare è stabilire una comunicazione aperta e sincera con la tua ex, G. Dovresti parlarle dei tuoi sentimenti, delle tue preoccupazioni e delle tue intenzioni. È fondamentale essere onesti l'uno con l'altro.

2. **Supporto professionale**: Inoltre, potresti considerare di coinvolgere un consulente o uno psicologo per affrontare le tue emozioni e prendere decisioni più chiare. Questo potrebbe aiutarti a gestire lo stress e la colpa che stai provando.

3. **Diritti legali**: Informati sui tuoi diritti legali e sulle responsabilità come genitore. Questo ti aiuterà a prendere decisioni informate sulla tua partecipazione nella vita del tuo bambino.

4. **Famiglia e amici**: Parla con amici fidati e membri della famiglia che possono darti supporto emotivo e consigli. Non affrontare questa situazione da solo.

5. **Relazione con M**: Sebbene tu possa sentirsi in colpa riguardo alla tua relazione con M, è importante mettere in chiaro le tue intenzioni con entrambe le donne coinvolte. La chiarezza è fondamentale per evitare ulteriori complicazioni.

6. **Riflessione personale**: Prenditi del tempo per riflettere su cosa vuoi davvero per te stesso e per il tuo futuro. Questo può aiutarti a prendere decisioni più informate.

7. **Legge sulla violenza domestica**: Se hai subito abusi fisici da tuo padre, dovresti cercare supporto legale e considerare l'opzione di denunciare tali abusi alle autorità competenti.

Ricorda che le situazioni possono essere complesse, ma cercare aiuto e supporto è il primo passo per affrontarle. Non ti considerare un "mostro". Le persone commettono errori, ma è possibile imparare da essi e cercare di fare la cosa giusta per il futuro.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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8 SET 2023

Carissimo Nicola,
ti ringrazio per la tua condivisione.
La situazione è abbastanza aggrovigliata, ma andiamo per ordine. Se noi psicologi avessimo la bacchetta magica, cosa desidereresti? Se ciò che hai immaginato è di stare al fianco della tua ex ragazza e crescere insieme vostro figlio, allora è il caso di lavorare per quello.
Tuo padre ti ha mandato in ospedale, quindi vi sono degli evidenti segni di abuso che possono essere denunciati, ma io credo che tu questo già lo sappia. E' forse perdere l'approvazione di tuo padre che ti frena? Il passaggio improvviso da figlio ad adulto come ti fa sentire? O, forse, rimanere in casa è l'unico modo che hai per avere sotto controllo la situazione con tua madre? Bisognerebbe indagare tutte queste variabili, tenendo conto della praticità delle azioni da mettere in atto data la gravidanza in corso.
Detto ciò, perdonati per ciò che è successo con la tua ex M, siamo umani. E a volte quando si ha sete, si beve anche da acque morte.
Per qualsiasi cosa, non esitare a contattarmi, ricevo anche online. In bocca al lupo.

Dott.ssa Giulia Cangemi

Dott.ssa Giulia Cangemi Psicologo a Torino

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8 SET 2023

Salve Nicola

Comprendo la portata estremamente delicata della situazione abbinata all’interferenza di un genitore violento.
Tuttavia, se lei desidera essere presente nella vita di suo figlio è giusto che lo faccia.
Se ritiene che suo padre possa avere delle reazioni esagerate non glielo dica, almeno all’inizio, per proteggersi. Ha 21 anni e può decidere da solo cosa fare rispetto alle sue responsabilità. Inoltre, è una decisione troppo importante perché suo padre si sostituisca a lei nel prenderla.
Provi a spiegare anche la situazione che sta vivendo alla sua ex.
Lei è a conoscenza dei motivi della sua sparizione?

Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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8 SET 2023

Carissimo Nicola,
Non essere severo con te stesso così stai indirettamente accettando la severità e rigidità emotiva di tuo padre. Dal tuo racconto già ce L hai una risposta “ sono sicuro che se lui non ci fosse io adesso tornerei da lei e mi prenderei cura di nostro figlio” .
Scegli e segui la tua voce interna. Non sbagli.
Ti abbraccio Nicola
Dott.ssa Erica Raimondo

Dott.ssa Erica Raimondo Psicologo a Nocera Inferiore

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8 SET 2023

Ciao Nicola, comprendo che stai vivendo una fase molto complessa e emotivamente intensa. È normale avere sentimenti contraddittori in situazioni così difficili. Prima di tutto, voglio rassicurarti che non sei un mostro. Le persone commettono errori, ma ciò che conta è come si affrontano e si impara da essi.

È importante iniziare a prendere in considerazione le tue responsabilità nei confronti di G e del bambino. Se ti senti pronto, dovresti cercare un modo per riconnetterti con G e discutere della situazione. La comunicazione aperta e onesta è essenziale in questo momento.

Per quanto riguarda M, è chiaro che hai passato attraverso un momento di vulnerabilità. È fondamentale essere onesti con lei riguardo alla tua situazione attuale e ai sentimenti che provi. Prendi il tempo necessario per valutare cosa desideri realmente e come vuoi gestire le relazioni con entrambe le donne nella tua vita.

Ti suggerirei anche di cercare un professionale per affrontare il senso di colpa e la confusione che stai sperimentando. Parlarne con uno psicologo ti aiuterà a comprendere meglio te stesso e a prendere decisioni più informate.

Ricorda che la vita è piena di sfide, ma con il tempo e il supporto adeguato, puoi trovare modi per affrontarle e crescere. Cerca il sostegno di amici, familiari o professionisti quando ne hai bisogno e prenditi cura di te stesso durante questo processo.

In bocca al lupo per tutto, e che tu possa trovare la serenità e la felicità che cerchi.

Giada

Dott.ssa Giada Petitt Psicologo a Pistoia

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8 SET 2023

Buongiorno Nicola,
Leggendo la sua mail colgo una grande confusione e la difficoltà a compiere delle scelte autonome e non condizionate dal parere e dal comportamento altrui, di suo padre soprattutto.
Una gravidanza non prevista in giovane età come successo a lei e alla sua ex G. è sicuramente un evento destabilizzante. Se però lei sente di volere è potere affrontare questa responsabilità e questo cambiamento di vita, penso che dovrebbe farlo.
Adesso è una persona adulta, può fare le sue scelte da solo e può limitare il condizionamento paterno, visto che anche il resto della sua famiglia di origine sto andando in questa direzione.
Mi auguro che la mia risposta possa esserle utile e che riesca a trovare la soluzione migliore per lei e per le Persone a me più care.
Buona giornata!
Dottoressa Sonia Peretto

Dott.ssa Sonia Peretto Psicologo a Busto Arsizio

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8 SET 2023

Buongiorno Nicola,
Leggendo la sua mail sento che in lei c’è molta confusione, e difficoltà a fare delle scelte individuali, non condizionate dal parere e dal comportamento altrui.

Dott.ssa Sonia Peretto Psicologo a Busto Arsizio

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8 SET 2023

Caro Nicola, gli errori si possono recuperare e se hai maturato la consapevolezza e il desiderio di assumerti le tue responsabilità è bene che lavori psicologicamente in quella direzione cominciando con la ridefinizione del rapporto con papà da cui sembri ancora molto dipendente. Cerca figure di riferimento che possano sostenerti in questo percorso. Rivolgerti a un centro anti violenza, vista la modalità molto fisica delle interazioni familiari, può sicuramente aiutarti.
Un caro saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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8 SET 2023

Salve Nicola,
Lei sembra navigare in acque burrascose e come capita in tali casi, non ci si dà spazio e tempo di riflettere. Quindi alla sua domanda su cosa deve fare, sarebbe più urgente sostituire quella: “cosa pensare” e “come riflettere”.
Infatti se lei continua a non fermarsi a considerare ciò che sta succedendo, rischia di accumulare nuovi pasticci che le comporteranno via via una situazione complicata emotivamente e relazionalmente.
Andando per ordine, sembra che lei abbia subito percosse da suo padre che le hanno causato un’ospedalizzazione. Ci sono gli estremi per ricorrere ad una forma di tutela da parte della giustizia e dei servizi sociali territoriali. La violenza intrafamiliare non può essere tollerata nel silenzio. Bisogna cercare di mettersi in salvo. In ogni modo. E cercare di proteggere anche i propri cari dalla stessa azione violenta. E per questo esistono delle istituzioni apposite.
In secondo luogo, sembra che lei non voglia lasciare da sola la sua ragazza nel portare avanti la gravidanza e voglia iniziare un percorso di genitorialità insieme a lei. Quindi perché aspettare, se è quello che desidera?
È ragionevole pensare che lei abbia bisogno di sostegno in questo momento, e per questo esistono servizi territoriali di consulenza psicologica cui lei può rivolgersi per cercare consiglio su come affrontare le due situazioni, quella familiare d’origine e quella del rapporto con la sua ragazza e futura mamma del vostro bambino in gestazione.
Dunque rispetto alla fuga si consideri l’opportunità della sosta e rispetto alla paura la forza del ricorso all’aiuto degli altri e al pensiero insieme agli altri.
Buona riflessione per nuove decisioni
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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