Non so che cosa fare del mio futuro, sono confusa.
Mi chiamo Silvia e ho 22 anni e non so cosa fare del mio futuro.
Ho frequentato per 3 anni, con scarsissimo successo, l'università di infermieristica scelta alla fine delle superiori abbastanza a caso. Durante questi tre anni ho avuto continui alti e bassi: momenti in cui volevo scappare e mollare tutto alternati a momenti dove tutto sommato l'università non era male. Recentemente ho capito che questa un'università e lo sbocco lavorativo che mi offre non fanno per me. Lavorare nell'ambito ospedaliero non mi piace (e questa certezza la devo ai tirocini svolti durante il mio percorso).
Ho dunque pensato di continuare gli studi, ma di fare qualcosa cui sapevo che sicuramente mi sarebbe piaciuto: l'università di lingue, con in mente l'idea di lavorare come traduttrice di testi. Proposta bruscamente bocciata dai miei genitori (i finanziatori dei miei studi) i quali non vedono degli sbocchi lavorativi validi e non gli do torto. Dopo una violenta litigata decidiamo di fermarci un attimo e capire insieme cosa farne di me e del mio futuro. Esce fuori che a me non importa quale lavoro fare purché mi permetta di usare le lingue (unica mia vera passione) e propongo di studiare qualcosa che mi permetta di lavorare nel settore turistico (esempio di lavoro: receptionist). Mi informo su internet e scopro che una laurea non è necessaria per tale campo, ma prediligono l'esperienza. Inizio a farmi altre domande fra cui: è davvero necessario prendermi una laurea e quindi sprecare altro tempo?
La risposta dei miei genitori è SI, categorico. Allora mi propongono l'università di Economia che, nonostante sappiano che a me non piace e conoscendomi per quanto riguarda il mio continuo cambio di idee sul mio futuro, è l'unica che mi permette di avere più sbocchi lavorativi., fra cui quelli nel settore turistico.
Adesso la mia paura, quasi terrore, sta nel fatto di decidere se cambiare percorso e buttarmi su Economia.
Ammetto che in infermieristica il mio unico terrore erano i tirocini, mentre gli esami li davo senza alcun problema nonostante i voti non fossero così brillanti, perché non erano materie che sentivo mie. E io, sapendo già che anche le materie di Economia non le sento mie, ho paura di continuare a prendere voti bassi e magari laurearmi con il minimo sindacale. E poi con il lavoro come faccio? Sempre se ci arrivo alla laurea...
Sono confusa perché anche io ho capito che una laurea in economia mi potrebbe fare comodo, ma ho paura di fallire di nuovo e di pentirmi di non aver scelto di studiare quello che mi piaceva o magari smettere proprio di studiare evitando di sprecare altro tempo.
Non ho mai ben capito che cosa voglia fare nel mio futuro e non sono mai riuscita a scegliere con precisione il mio lavoro ideale diciamo. Sono confusa e non vorrei iniziare un nuovo percorso universitario con la mentalità di "speriamo che vada bene", vorrei piuttosto iniziarlo con in mente un obiettivo finale. Un sogno concreto, così da essere certa di poter dare il meglio di me. Farei la scelta sbagliata a scegliere Economia?