Non sentirsi a proprio agio #2

Gentile MFK,
del suo messaggio emotivamente molto sentito, mi colpisce, in effetti, il suo nickname che, forse, è stato scelto a caso o è connesso solo ad un film o ad altro, nondimeno mi fa pensare, mettendolo insieme ai pezzi del puzzle del suo messaggio, all'attendere dal mondo un qualche evento, una qualche qualità speciale, insomma il suo re gentile.
Forse è vero che moltissime persone sono "plain", banali, senza troppi guizzi, ma dobbiamo anche chiederci NOI cosa abbiamo da dare di così originale e COME possiamo darlo per rendere questo mondo, o il piccolo ecosistema nel quale ci muoviamo, migliore o, appunto, più interessante, meno banale.
Quando si trasferirà in una grande città, si fidi, l'impressione di banalità non si diluirà a motivo del grande numero delle persone, ma aumenterà! A meno che lei non cambi prospettiva di visione e dia un peso diverso al valore dell'interazione con gli altri e, in fondo, all'attesa che il mondo le debba originalità, elevato intrattenimento o altri "doni".
E un ultima dritta: si impara a stare con gli altri stando con gli altri, non stando da soli. Stando da soli, pur in grande pace ed equilibrio, si impara solo a stare da soli.

Spero di averle dato qualche spunto di riflessione
Un grande in bocca al lupo per tutto
Alessandro Pedrazzi

Gentile Myfairyking,
credo che la tua sia paura del giudizio altrui. Probabilmente in famiglia ti senti a tuo agio nell'essere te stessa, e questa è una gran bella cosa, ma probabilmente ti rende insicura nell'uscire nel mondo esterno. Hai paura che "fuori" non troverai la stessa disponibilità nell'accoglierti? Forse sei consapevole che sarà faticoso essere ri-conosciuti al di fuori della propria famiglia, per questo ti difendi giudicando le persone come se fossero una massa indistinta. E' lo stesso meccanismo che muove il razzismo, è la paura del diverso da noi, dello sconosciuto, che ci porta a doverlo categorizzare. E' un meccanismo difensivo, ma il prezzo da pagare è alto, perchè ci impedisce di conoscere le persone e anche noi stessi. Ciò che sento di dirti quindi è di cercare di aprirti agli altri perchè ti aiuteranno a scoprire alcune cose di te che ancora non conosci.

Gentile utente,
La ringrazio per la Sua condivisione. Quando dice che prova disagio quali emozioni prova esattamente? Si sente osservato, giudicato quando sta con gli altri? Riesce ad esprimere la sua opinione o ha paura di quello che pensano gli altri? Per aiutarLa avrei bisogno di capire meglio la situazione. Pertanto Le suggerisco, se lo desidera, un primo incontro conoscitivo online.
A presto
Dott.ssa Vita

Comprendo che ti senti in disaccordo con l'ambiente e la mentalità della piccola città in cui vivi e che desideri trasferirti in una città più grande. È normale sentirsi fuori posto o inadeguati in un contesto che non rispecchia i propri interessi e valori.

Ecco alcuni passi che potresti considerare per affrontare questa situazione:

1. Valuta le tue priorità: Rifletti su cosa cerchi in una città più grande e quali sono i tuoi obiettivi. Questo può aiutarti a prendere decisioni più informate sul trasferimento.

2. Ricerca e pianificazione: Inizia a cercare città che potrebbero corrispondere alle tue aspettative e ai tuoi interessi. Considera aspetti come opportunità di lavoro, accesso a hobby o attività che ami, e il tipo di comunità che desideri.

3. Lavoro e residenza: Verifica se hai opportunità di lavoro o studio nella città che stai considerando e pianifica il trasferimento in modo da avere un alloggio stabile.

4. Supporto sociale: Trova gruppi o comunità nella nuova città che condividano i tuoi interessi. Questo può aiutarti a connetterti con persone che condividono le tue passioni.

5. Adattamento: Ricorda che il cambiamento può essere difficile, ma può anche portare nuove opportunità e crescita personale. Sii aperta a nuove esperienze e adattati gradualmente alla nuova città.

6. Supporto psicologico: Se trovi difficile gestire l'ansia o il disagio legati al trasferimento, considera la possibilità di consultare uno psicologo per ricevere supporto emotivo.

Trasferirsi in una nuova città può essere una decisione significativa, ma se senti che questa sia la scelta migliore per il tuo benessere e per perseguire i tuoi interessi, potrebbe essere un passo importante verso una vita più appagante. Assicurati di pianificare attentamente e cercare il supporto necessario per rendere il processo il più agevole possibile.

Gentilissima,
Mi dispiace leggere che lei stia attraversando queste fase nella quale “tutto sembra uguale e si sente stretta”.
Probabilmente questa sensazione ci dice qualcosa riguardo i suoi bisogni e desideri come “trasferirmi in una grossa città”.
La invito a trovare uno spazio per se stessa nel quale affrontare queste tematiche così importanti per lei.

Buongiorno,

comprendo il suo descriversi come "fuori posto". A volte le persone possono sentirsi a disagio nel relazionarsi con gli altri, si sentono non compresi e percepiscono le persone come a loro estranee nei modi, pensieri e credenze.
Sicuramente il contesto di un piccolo centro non agevola quelli che possono essere gli scambi interpersonali e la possibilità di interfacciarsi con persone sempre diverse e questo può far apparire la propria realtà come sempre uguale e statica.
Il consiglio che le posso dare è quello di interrogarsi, anche avvalendosi dell'aiuto di un terapeuta, su quelle che potrebbero essere le occasioni per incontrare altre persone, a partire ad esempio dalle sue passioni e dai suoi hobby. Trascorrere del tempo fuori casa e dedicarsi ad un'attività piacevole può essere un'ottima occasione per conoscere nuove persone, al di fuori del propria città e della propria cerchia di conoscenze.
Il suo desiderio di trasferirsi in un altro centro, magari più grande, è assolutamente legittimo e potrebbe trasformarsi in un'occasione per sperimentarsi in nuove situazioni sociali. La invito però a riflettere su quali potrebbero essere i contesti in cui sentendosi a proprio agio, potrebbe conoscere e interfacciarsi con nuove persone.
Parlarne con qualcuno è il primo passo per la consapevolezza e il cambiamento!
Resto a disposizione.
Dott.ssa Alessandra Cappello

La ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Comprendo quanto possa sentirsi fuori luogo e desiderosa di un cambiamento. La sensazione di non appartenenza può essere difficile da gestire, soprattutto in un ambiente che percepisce come limitante. Se sente che la sua città attuale non le offre le opportunità che desidera, considerare un trasferimento potrebbe essere una soluzione. Tuttavia, è importante riflettere bene prima di prendere una decisione del genere. La consiglio di cercare supporto professionale per esplorare i suoi sentimenti e trovare la direzione più adatta a lei.

Buongiorno,

Posso immaginare quanto questo le crei un senso di inadeguatezza e disagio. Vivere in piccoli paesi ha dei pro e dei contro, come tutto del resto. Sicuramente è spesso presente la sensazione di sentire stretto quel contesto una volta cresciuti, ma cambiare implica una buona dose di coraggio. Se sente di voler essere accompagnata in questo passaggio, le consiglio di iniziare un percorso psicologico per capire cosa è meglio per lei e decidere che strada perseguire.
Le faccio un in bocca al lupo.

Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta

Buongiorno,
sicuramente come scrive vivere in una piccola città non aiuta. Mi verrebbe da chiederle se ha provato non solo ad interagire ma a conoscere nel profondo qualcuno. Non sempre ciò che si vede in superficie è la reale visione che si può avere da un vero incontro. Per "vero incontro" intendo, i valori, gli interessi, i pensieri e i desideri dell'altro. Si nasconde quasi sempre un mondo dentro le persone, mi creda, basta solo voler entrare e lasciar entare.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Buongiorno
Ti consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per analizzare la tua personalità
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile utente, grazie di aver condiviso. Ciò che racconti mi sembra che tocchi due punti: da un lato una tua difficoltà a sentirti a tuo agio con le persone al di fuori del tuo nucleo familiare, e dall’altro un’insoddisfazione per la tua attuale situazione di vita, troppo piatta e monotona. Mi chiedo quanti anni tu abbia, perché quest’ultimo lato mi sembra un desiderio tipico della tarda adolescenza/prima età adulta, e in quanto tale legittimo. Per il primo aspetto invece ti invito a chiederti se questa difficoltà ti crei disagio o se invece ti vada bene così, in modo da capire se possa essere il caso di intraprendere un percorso psicologico.
Spero di esserti stato d’aiuto e resto a disposizione per ulteriori dubbi,
Dott. Papagni Giacomo

La sensazione di sentirsi fuori posto o differente dagli altri può essere una sfida emotiva e sociale. Ogni individuo ha un proprio modo di vedere e percepire il mondo attorno a sé, e può capitare di avere l'impressione di non "incastrarsi" nel contesto in cui ci troviamo.
Il desiderio di cercare nuovi ambienti e nuove esperienze, come trasferirsi in una città più grande, può derivare dalla ricerca di uno spazio in cui sentirsi più a proprio agio o dalla volontà di trovare stimoli diversi e nuove opportunità. Riflettere su ciò che ti fa sentire a tuo agio e su ciò che cerchi in un contesto o in una relazione può aiutarti a comprendere meglio te stessa e le tue esigenze. Allo stesso tempo, esplorare le tue emozioni e sensazioni riguardo alla tua percezione degli altri e del mondo che ti circonda può offrirti spunti su come vivere queste dinamiche in maniera più serena.
La decisione di iniziare una terapia è personale e deve venire da te. La mia priorità è fornirti un ambiente sicuro e di supporto in cui esplorare e comprendere meglio te stessa. Se decidi che desideri procedere, sono qui per aiutarti. Se vuoi rifletterci, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. La terapia è più efficace quando si entra in essa con un senso di apertura e pronta per il processo.
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