Non sentirsi a proprio agio

Inviata da Myfairyking · 19 set 2023 Relazioni sociali

Buonasera, sono qui per dare sfogo a una situazione che mi crea non poco disagio....
Da sempre non riesco mai a sentirmi a mio agio con nessuno, solo con la mia famiglia (inteso io, mia sorella e i miei genitori)
Al di fuori di questo contesto la gente mi sembra tutta uguale... una massa di persone che fanno tutti le stesse cose, tutti i stessi modi di pensare, troppo semplici e banali. Mi sembra sempre di essere fuori posto. Vivo in una piccolissima città e tutto mi sta stretto, vorrei trasferirmi in una grossa città . Già il fatto che cammini per strada e ti senti osservata non mi piace. Cosa faccio? Grazie mille per il vostro aiuto

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Miglior risposta 22 SET 2023

Buonasera,

Posso capire quanto lei possa sentirsi a disagio in questa situazione. Sentirsi fuori posto o diversi dagli altri può essere un'esperienza difficile. Se desidera trasferirsi in una grande città, potrebbe considerare di pianificare attentamente questa mossa. Cerchi opportunità di lavoro o studio in una città che le attira e che offre una maggiore diversità di persone e interessi.

Nel frattempo, potrebbe anche cercare modi per ampliare il suo orizzonte sociale nella sua piccola città, partecipando a eventi, gruppi o attività che potrebbero metterla in contatto con persone con interessi simili. La sensazione di essere osservata per strada potrebbe essere dovuta all'ansia sociale, che è comune. Un professionista della salute mentale potrebbe aiutarla a gestire queste emozioni e a sentirsi più a suo agio nelle interazioni sociali.

Ricordi che è importante prendersi cura del proprio benessere emotivo, e ci sono risorse disponibili per aiutarla a superare queste sfide. Non esiti a cercare supporto se ne ha bisogno.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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31 OTT 2023

Buongiorno, sicuramente la situazione che sta vivendo non sembra facile, sembra bloccato, per quanto mi piacerebbe risponderle concretamente ci sono tanti fattori che possono o meno influire quindi le consiglierei di affrontare maggiormente tutto questo che sta vivendo con costanza e impegno. Se vuole rimango disponibile per tale scopo.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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20 OTT 2023

Buonasera Myfair,
il fatto che non si trovi a suo agio con chiunque, a parte la sua famiglia, può essere senz'altro un motivo di disagio, ma anche un'opportunità di chiedersi il perché. Noi usiamo troppo spesso la parola "tutti" categorizzando così le persone in generale e questo ci fa essere prevenuti/e su nuove conoscenze. Il fatto che si senta sempre "fuori posto" forse va ricercato proprio dentro sé stessa, nei suoi vissuti nelle sue aspettative, in come lei,alla luce delle sue opinioni, misura il mondo sociale esterno. E' sicuramente vero che può conoscere, o aver conosciuto, persone che le sono risultate troppo semplici o banali, ma possiamo convenire che estendere questa valutazione su tutte le persone, anche le tantissime che non conosce, le rende difficile trovare chi non le risultino tali. La troppa selettività può portare al non sentirsi al proprio posto, ed in questo un aiuto professionale la potrebbe aiutare in modo molto efficace; per aiutarla a scoprire che cosa cerca nelle relazioni, nei nuovi incontri, in che cosa le persone le sembrano massa e non individui singoli/e con una propria personalità e modo di vivere. Vivere in una piccola città comporta agi e disagi
al contempo, come anche in una grande d'altronde. Vivere in una piccola città può dare un senso di ristrettezza e di sentirsi continuamente osservati e valutati e lei rischia di cadere in questo meccanismo che tanto detesta. Prima di andare a vivere in una grande città forse é meglio cercare prima le ragioni reali del suo disagio, cosicché non le porti con sé, e non diventi una fuga ma un'esigenza di espandere le esperienze e conoscenze e opportunità che una piccola città non può offrire. Andare via dal luogo di nascita é un esperienza fondamentale per la propria crescita e distacco dalla famiglia per vivere una propria indipendenza, ma questo deve essere supportato da una accettabile conoscenza di se stesse/i, o perlomeno conoscere i propri punti di forza e di debolezza, per non esportare il suo disagio nella grande città che avrà scelto e che le sembrerà corrispondere alle sue esigenze di studio o lavorative. Abbia, in questo senso, cura di sé e non si precluda la possibilità di avere uno sguardo diverso, che la porti trovare differenze e diversità nel mondo che la circonda e non uguaglianze e generalizzazioni. Il posto che lei cerca é dentro di sé non fuori.
Cordialmente
Dr. Giancarlo

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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18 OTT 2023

Buonasera, mi spiace per il suo disagio. Le consiglio d'indagare più approfonditamente e concretamente cosa lei intende quando afferma "la gente mi sembra tutta uguale... mi sento fuori posto.... non mi piace quando cammino per strada e la gente mi osserva". Analizzare più approfonditamente e concretamente queste situazioni può essere un buon punto di partenza per risolvere la sua problematica.

Saluti

Dott. Luca Ferretti
Studio Livorno/Online

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Livorno

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12 OTT 2023

Buongiorno Myfairyking,
comprendo la sensazione di disagio che può vivere non sentendosi a proprio agio con nessuno e leggendo le sue parole mi è venuta in mente la parabola dell’aragosta. L’aragosta durante la sua vita cambia più volte carapace per crescere. Il carapace le consente di avere protezione e le offre sicurezza. L’aragosta capisce che deve cambiare guscio quando inizia provare una sensazione di sofferenza poiché si sente stretta. Il guscio che ha è rigido e non si espande allora l’animale per crescere si nasconde sotto una roccia per proteggersi dai pesci predatori si spoglia del guscio vecchio e ne crea uno nuovo adatto alle sue nuove dimensioni. Questo processo avviene più volte nella vita dell’aragosta e ciò che permette all’aragosta di capire quando è il momento di cambiare guscio è la sofferenza che prova. Nessuno tranne l'aragosta può sapere quando è il momento di cambiare carapace e se se la sente di abbandonare il guscio che fino ad allora ha rappresentato per lei la sua casa.
Così anche per lei, Myfairyking, nessuno può sapere quanto lei sia stretta in quella che lei definisce la "piccolissima città" in cui vive e che probabilmente rappresenta seppur stretta la sua comfort zone. Solo lei può sapere se è il momento di cambiare carapace o meno.
Inoltre, la sensazione di sentirsi stretta potrebbe anche essere dovuta ad una difficoltà a ritagliarsi le proprie aree di libertà e questo non dipende dalle dimensioni della città in cui si vive ma da come sono distribuiti gli spazi dentro di sé. Potrebbe essere che nella sua geografia interna lo spazio che lei da a se stessa sia poco.
Un caro saluto
Dott.ssa Eliana Marzano

Dott.ssa Eliana Marzano Psicologo a Roma

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6 OTT 2023

Buongiorno, immagino la situazione difficile, trasferirsi puo essere una scelta se se la sente ma per riuscire a farlo tranquillamente è importante lavorare sul suo vissuto in un percorso psicologico. Se vuole rimango a disposizione.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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5 OTT 2023

Gentile, grazie per la condivisione. Potrebbe aiutarla chiedere una mano ad un professionista per indagare assieme a cosa sia dovuto e da dove derivi il disagio che percepisce nello stare in mezzo alle altre persone oppure, visto che ha il desiderio di andare a vivere in una grande città, potrebbe essere che siano le persone del posto nel quale è cresciuta a starle strette per mentalità o mancato senso di appartenenza. Insomma, come prima cosa sarebbe da indagare e capire se si tratta di un aspetto generalizzato che le crea una qualche forma di disagio oppure se il problema è riferito solo alle persone del posto dove abita.

Cordialmente,

Ivan Jelenkovic

Dott. Ivan Jelenkovic Psicologo a Trieste

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2 OTT 2023

Buongiorno,
Lei descrive un disagio provocato da un senso di alienazione rispetto alla comunita' che la circonda. E' un'ottima cosa che questo non sia presente invece con la sua famiglia, in quanto le da' una base sicura di condivisione e supporto. Percepire tutti gli altri come una massa indistinta e' dovuto probabilmente in parte da una sorta di conformismo certamente presente nella nostra cultura, e soprattutto nei piccoli centri urbani, dall'altra da un mancato sforzo da parte sua ad entrare in contatto diretto con chi la circonda. E' indubbio infatti che al di la' delle apparenze, le differenze individuali esistono anche nei piccoli centri. Cercando bene, probabilmente scoprirebbe qualcuno con un modo di pensare piu' vicino al suo di quanto lei non immagini. Non e' pero' detto che debba andarle per forza bene il posto dove e' nata o cresciuta, e sicuramente troverebbe piu' varieta' in una grande citta'. Non ci dice molto di se', quindi non so se sia in eta' da poter prendere questa decisione indipendentemente. Se cosi', inizierei ad esplorare possibilita' di lavoro in una grande citta'. Altrimenti, parli con i suoi genitori della possibilita' di un percorso di studi altrove, anche per un periodo limitato, per cominciare a sperimentare che effetto le fa vivere in un ambiente diverso. Il mondo, vicino e lontanto, e' li per essere esplorato, sta a noi iniziare il viaggio.
Buon viaggio!
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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2 OTT 2023

Buongiorno,
Innanzitutto grazie per la condivisione. Sicuramente non deve essere semplice vivere una situazione in cui ci si sente da sempre "fuori posto".
Purtroppo, al momento non ci sono abbastanza elementi per poter ripsondere al quesito che ci pone. Potrebbe essere utile in questa situazione intraprendere un percorso, in cui poter riportare il proprio disagio individuandone le radici e allo stesso tempo trovare delle strategie per far fronte al meglio al suo progetto.
Un saluto

Dott.ssa Denise Ferrazzi


Dott.ssa Denise Ferrazzi Psicologo a Trento

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2 OTT 2023

Buongiorno,
grazie per aver scelto di condividere emozioni così delicate e complesse come quella di sentirsi "fuori posto". Non conosco la sua età, ma questo vissuto può essere comune negli adolescenti e nei giovano adulti che cercano di trovare il proprio spazio nel mondo, che sono in parte ancora legati a un contesto più noto e che dà sicurezza/appoggio, come quello famigliare, e che dall'altra parte tentano di farsi strada verso contesti nuovi, sconosciuti e incerti. La sfida è quella di sentirsi sicuri nel mondo anche da soli, sapendo che però si potrà contare, nel momento del bisogno, sull'Altro, appartenente alle vecchie o nuove conoscenze.
L'aspetto su cui mi soffermerei e su cui inizierei a riflettere è forse proprio questo: se ripensa a questo vissuto, il sentirsi a disagio, "sotto una lente", fuori posto, che cosa le viene in mente? quando è iniziato? ci sono altri contesti, oltre quello famigliare, in cui si sente a suo agio? in quei contesti, cosa la fa sentire a proprio agio e come è lei in quel momento? Cosa dice di lei invece il sentirsi "fuori posto" e come è in quei momenti?

Spero di esserle stata utile. Ad ogni modo, resto a disposizione per colloqui in presenza e online.
Cordialmente,

dott.ssa Alessandra Castellani Mencarelli

Dott.ssa Alessandra Castellani Mencarelli Psicologo a Codogno

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29 SET 2023

Buongiorno Myfairyking,
grazie per aver condiviso questo tuo momento di disagio, immagino quanto sia difficile la situazione che racconti.

Se desideri davvero cambiare questo elemento che ti crea disagio e scoprire magari quali emozioni o pensieri si nascondono dietro questa parola potresti cominciare a pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e di comprensione della tua persona. Forse anche il vista di quello che racconti come un cambiamento a cui aspiri e il trasferimento in una grossa città.

Rimango a disposizione

Dott.ssa Sabrina Buracchi

Dott.ssa Sabrina Buracchi Psicologo a Firenze

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26 SET 2023

Buonasera a lei, intravedo nelle sue parole uno spazio fra due poli: la sicurezza nel contesto familiare e il desiderio di uno spazio ampio e nuovo in una grande città. Nel mezzo la piccola città composta di figure indistinte.
Mi permetto di suggerire una consulenza con un* collega, per poter dare voce a tutto quello che in un breve messaggio non può avere spazio: le sue risorse e i suoi interessi specifici che possono essere un motore potente per muoversi con curiosità nel mondo, la sua età, che potrebbe influire sul bisogno di sperimentarsi in un ambiente, magari per mettersi alla prova e poter sperimentare una nuova versione di sé rispetto a quella che si conosce e si sente giudicata nel proprio ambiente e molto altro.
Dare voce ai dubbi, all’insicurezza, alle speranze, alle risorse e alle emozioni anche ambivalenti può essere la strada indiretta ma più efficace per trovare le risposte alla sua grande domanda.
Le auguro il meglio.

Francesca Pieia Psicologo a Torino

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24 SET 2023

Buonasera, capisco che si sente a disagio in questa situazione. Trasferirsi in una città più grande potrebbe darle l'opportunità di incontrare persone con interessi più diversificati e trovare un ambiente in cui si sente più a suo agio. È importante seguire ciò che le fa sentire meglio. Prima di prendere una decisione così importante, potrebbe valutare i pro e i contro, pianificare attentamente il trasferimento e cercare supporto emotivo da amici e familiari. Inoltre, potrebbe considerare di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare ulteriormente questi sentimenti di disagio.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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24 SET 2023

Buonasera.
Leggendo il suo messaggio mi sono venute in mente 2 immagini. Quando dice che é fuori posto, l’ho immaginata come se lei si sentisse un extra-terreste finito in una piccola città dell’Italia: osserva ed é incuriosito da ciò che sta vedendo, ma ne rimane sempre un po’ lontano perché spaventato dagli altri essere viventi, non sapendo se ha qualcosa in comune con loro o se vuole averci a che fare. Anche i pensieri e i valori sembrano differenti.
Mi immagino questo extra-terreste in parte fortemente sbalordito dalla stranezza degli esseri umani (perché in fondo ognuno di noi é peculiare a suo modo) ma dall’altro sopraffatto da un forte senso di solitudine e paura, non essendo nel luogo dove vorrebbe essere (nel proprio pianeta, nella propria casa).
Nella seconda immagine mi é venuta in mente una scena del film “benvenuti al sud”, che le consiglio di vedere perché mette al centro della trama quanto il non conoscere qualcosa, se non attraverso idee costruire da lontanato, possa farci avere un’immagine molta distorta darla reale.

Il desiderio di cambiare città potrebbe avere alla base motivazioni differenti. Si meriterebbe un percorso che le permetta di comprendere da dove nasca questo suo bisogno/desiderio.
Cordialmente,
Dott. Ingegnieros Fabio

Dott Fabio Ingegnieros Psicologo a Genova

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23 SET 2023

Carissimo,

forse non hai valutato bene le potenzialità che ti riserva il tuo paese. O forse hai veramente bisogno di cambiare aria. Ti consiglierei di contattare persone di un'altra città, magari amici, e di cominciare con loro una amicizia più profonda che ti possa fare conoscere come è grande il mondo al di là del tuo paese. Forse devi anche ancora ridimensionare l'importanza della tua realtà familiare che ti sembra eccezionale quando magari non lo è. Confrontati, ecco la parola d'ordine e fai esperienze. Non negare a te stesso questa opportunità.
Se lo desideri possiamo mantenere un contatto
Per ora un caro saluto
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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23 SET 2023

Buongiorno, innanzitutto esprimo vicinanza per la situazione di disagio che sta in questo momento vivendo.
Detto ciò, sembra che lei proietti una dimensione di ideale sulla famiglia, quest'ultima costituisce probabilmente un meccanismo di difesa ad esperienze relazionali esterne negative. Questa dimensione di ideale a livello familiare, tuttavia, la porta ad allontanarsi in qualche modo (o almeno avere preconcetti che generalizza a tutte le persone "extra-familiari", che la spingono ad evitare nuove conoscenze o sperimentarsi in gruppo).
Una terapia breve integrata, in particolare focalizzata sul metodo cbt, potrebbe essere d'aiuto nell'identificare le esperienze negative a livello interpersonale che sicuramente ha vissuto e i preconcetti cognitivi negativi conseguenti ad esse e che la portano ad avere difficoltà a livello relazionale.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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23 SET 2023

Gentile utente,
se pensa che le persone siano tutte uguali mette in atto una distorsione cognitiva che si chiama "generalizzazione".
Se poi le sembra di essere sempre fuori posto e si sente a disagio quando viene osservata rivela un basso livello di autostima.
Pertanto le suggerisco di avvalersi di un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportsamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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22 SET 2023

Capisco che lei si senta a disagio e fuori posto nella sua attuale situazione. Trasferirsi in una grande città potrebbe essere un passo positivo per incontrare una varietà di persone e ambienti più adatti ai suoi interessi e sensibilità. Prima di prendere una decisione, le consiglio di considerare con attenzione la pianificazione del trasferimento, cercare opportunità di lavoro o studio e cercare comunità o gruppi che condividano i suoi interessi. Le ricordo che è normale sentirsi diversi dagli altri, ma ci sono luoghi dove lei può trovare persone con cui condividere interessi simili e sentirsi più a suo agio. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla nelle sue scelte.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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22 SET 2023

Buongiorno Myfairyking,
grazie per aver condiviso il suo stato d'animo. Sicuramente non deve essere facile vivere una situazione di questo tipo e potrebbe iniziare a chiedersi che cosa le piace e la fa sentire a suo agio della sua cerchia ristretta, con l'obiettivo di individuare alcune caratteristiche da ricercare potenzialmente anche poi all'esterno.
Per quanto riguarda l'argomento trasferimento, comprendo come un ambiente piccolo possa risultare "stretto": analizzare i pro e i contro del trasferimento, in autonomia o in un percorso con professionista, potrebbe essere un buon punto di partenza per definire preferenze e obiettivi per il futuro.

Per qualsiasi chiarimento o ulteriore riflessione resto a disposizione anche online.
Le porgo un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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22 SET 2023

Temo che lei non abbia mai approfondito un rapporto con nessuno perché altrimenti si sarebbe resa conto che non esiste un umano uguale ad un altro.
Vada in terapia.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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22 SET 2023

Gentilissima Myfairyking, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto sia difficile sentirsi inadeguati e mai nel posto adatto. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti il suo disagio, in modo da individuare anche delle strategie per fronteggiarlo.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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22 SET 2023

Buongiorno,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte della sua storia, immagino non sia facile farlo dopo le sensazioni che ha descritto.
Sembra che il suo ambiente stia diventando soffocante e si percepisce il suo bisogno di cambiare aria.
Bisognerebbe approfondire maggiormente la sua storia personale, familiare e relazionale per comprendere quale sia il motivo che si nasconde dietro questa sfiducia e negatività nel confronti del mondo esterno alle mura domestiche, sembra quasi che lo consideri noioso e banale.
Si potrebbe pensare ad un percorso di terapia individuale che potrebbe aiutarla offrendole uno spazio personale e protetto in cui dar sfogo alle sue emozioni fino a trovare e attivare le risorse necessarie che possano farle guardare il mondo con occhiali diversi, più luminosi e meno scuri, a volte basta solo cambiare la propria lente abituale!
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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21 SET 2023

Buongiorno,
mi sembra che ci sia un vissuto di profonda insicurezza e senso di inadeguatezza.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, con il fine di stare meglio ed indagare l'originale del suo vissuto
Resto a disposizione
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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21 SET 2023

Gentile Utente,
se da un lato comprendo a pieno il suo disagio ed il senso di estraneità verso il contesto della piccola cittadina, dall'altro mi chiedo come siano andate negli anni scolastici le sue amicizie con i coetanei, tanto a scuola quanto in altri possibili contesti (corsi di danza, pallavolo, oratori e vari). Potrebbe essere utile mettere a fuoco il passato ed il presente delle sue relazioni e poi perchè no, valutare la possibilità di un trasferimento. La questione è che se non si interroga prima sul suo essere o non-voler-essere in relazione le difficoltà di socializzare potrebbero poi ripresentarsi anche in un contesto nuovo. Cosa è che temiamo? Di essere giudicati? Di non essere capiti? Di esser rifiutati?
Mi spiace che stia provando questo disagio e penso che se accompagnata con gradualità e accoglienza, possa stare meglio e circondarsi di persone che apprezza.
Il professionista potrebbe rappresentare, per la prima volta, una figura della quale fidarsi fuori dalle mura di causa. Si fidi!
Le faccio un grosso in bocca al lupo.
Se dovesse aver bisogno, resto disponibile anche online.

Buona fortuna,
D.ssa Cinzia Bono

Dott.ssa Cinzia Bono Psicologo a Torino

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21 SET 2023

Caro Myfairyking,
dalle tue parole emerge chiara l' esigenza di trovare uno spazio che ti rispecchi, che possa farti sentire accettato e libero di esprimerti. Purtroppo diventa difficile farlo in piccoli paesi e città dove non è semplice uscire dai soliti schemi e se lo si fa il rischio è quello di essere giudicati come diversi e fuori dalla norma. Inoltre dal tuo racconto mi arriva tanta solitudine, frustrazione ma anche voglia di cambiare. Perciò mi sento di consigliarti di sfruttare questa determinazione e cercare uno spazio in cui sentirti realizzato: quali sono le tue passioni? Ci sono dei gruppi che condividono le tue stesse passioni? Il supporto e la condivisione sociale potrebbero essere la chiave per farti sentire meno solo. Magari prima di trasferirti in una città più grande potresti trovare delle attività interessanti da fare come ad esempio gruppi di teatro, pittura, giochi da tavolo, sport nella stessa città e vedere a poco a poco se la vita lì fa per te.
Sperimenta e esci dai confini che ti senti stretto addosso!

Per qualsiasi dubbio o domanda mi puoi scrivere,
Un abbraccio e un in bocca al lupo!
Sofia

Dott.ssa Sofia Pieri Psicologo a Borgo San Lorenzo

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