Non capisco cosa provo o se ho solo paura

Inviata da Beatrice · 24 gen 2023 Relazioni sociali

Buongiorno a tutti.
Io e il mio migliore amico siamo amici da 10 anni.
Quando ci siamo conosciuti eravamo adolescenti e io ero fidanzata con un ragazzo che abusava di me psicologicamente ma che non riuscivo a lasciare.
Al tempo io e il mio amico, che chiamerò M., amavamo passare del tempo l'uno in compagnia dell'altra e le altre persone percepivano dell'interesse reciproco che però non ci siamo confessati, o meglio, avevo avuto qualche sospetto di interessargli e anche a me lui non era indifferente, cercavo il contatto fisico e mi piaceva troppo passare del tempo con lui, ma la risposta che mi detti fu che probabilmente vedevo in lui tutto quello che mi mancava nella relazione sentimentale in cui mi trovavo con il mio ragazzo abusante.
Passa qualche anno in cui non ci siamo sentiti, dopo un brusco allontanamento da parte di M. e penso ormai che questo celasse un sentimento nei miei confronti piú grande si quello che pensassi, visto che continuavo a stare cn il mio ragazzo all'epoca e lui non "poteva avermi".
Comunque, dopo 4 anni di silenzio, M. mi ricontatta e rimango stupita del fatto che il nostro rapporto fosse rimasto lo stesso di quando ci siamo conosciuti, cosí parlando ci siamo raccontati di cosa avessimo fatto in questi anni: é venuto fuori che entrambi abbiamo avuto diverse storielle/frequentazioni (io nel frattempo avevo lasciato da due anni il mio ragazzo abusante).
Cosí per qualche altro anno ci siamo visti ogni tot mesi per aggiornarci un po'.
Arriva un momento in cui ci fidanziamo entrambi, io con un ragazzo che ho amato con tutta me stessa e che mi amava, con il quale per la prima volta abbaimo fatto progetti per il futuro e M. con una ragazza da cui si sentiva pressato in quanto lei voleva una cosa seria e duratura e M. no.
Bene, dopo due anni la mia relazione finisce, ne esco distrutta per la fine del legame con il mio ragazzo, certo, ma come una persona migliore comunque, perché ci siamo dati amore e tante cose belle, e anche M. si lascia con la sua ragazza.
Entrambi single, M. mi chiede di unirmi il fine settimana con il suo gruppo di amici e cosí iniziamo a vederci piú spesso, di nuovo, come 10 anni fa.
Iniziamo anche a vederci da soli, l'una a casa dell'altro, dando vita quasi ad una convivenza alternata, e la cosa ci piace, dormiamo anche insieme, ma senza sfiorarci mai.
Nel frattempo tutti si chiedono che cosa aspettiamo a metterci insieme e noi a negare, perché siamo come fratello e sorella e il solo pensiero ci imbarazza.
La veritá é questa: io con lui sto benissimo, la sua amicizia e la sua presenza nella mia vita hanno un valore inestimabile e io gli voglio un gran bene, solo che ha iniziato a piacermi il condividere la quotidianitá con lui, cosí come ho iniziato a provare una certa attrazione sessuale nei suoi confronti che non avevo mai avuto.
Mi sono chiesta che cosa provassi e sono giunta alla conclusione che pensarlo come fidanzato mi farebbe strano, anche se é la persona che preferisco al mondo e a cui non vorrei mai rinunciare.
Insomma, mi sono goduta questa amicizia ambigua, se cosí vogliamo chiamarla, in cui ho iniziato a provare anche un po' di gelosia nei confronti delle sue amicizie femminili o quando fa apprezzamenti su altre ragazze, cosa che non mi era mai capitata in passato.
Fatto sta che una sera, parlando dei tempi in cui ci siamo conosciuti lui mi ha confessato che fosse interessato a me (ripeto, lo avevo sospettato dato anche il suo improvviso allontanamento), ma soprattutto che le sue relazioni sentimentali negli anni successivi, in cui non ci siamo sentiti sono terminate perché le ragazze in questione non erano me.
Un po' mi ha spiazzato, non pensavo fosse cosi preso.
Gli ho confessato che anche io sentivo una sorta di connessione con lui, che però non so definire bene, nel senso, io negli anni successivi non é che pensassi a lui.
In ogni caso, non parliamo delle nostre sensazioni attuali, continuiamo cosí a frequentarci come amici, a dormire insieme, ecc...
Una sera mi chiede che cosa provassi in quel momento e io mi sono sentita avvampare! Non ho una risposta, non so cosa provo, sicuramente non sono innamorata ecco, perché l'amore l'ho provato per il ragazzo citato sopra con cui avevo progettato un futuro.
Ma non mi é neppure indifferente, sono attratta fisicamente e mi manca quando non sono con lui, mi fa ridere, mi ascolta, farebbe di tutto per me, e la cosa é reciproca, ci tengo a precisarlo.
Ad ogni modo, gli ho rivolto la stessa domanda e la sua risposta é stata che é cotto di me come lo é sempre stato, anche adesso.
Sicuramente lui prova un sentimento piú forte di quello che provo io.
Abbiamo deciso di continuare a frequentarci come stiamo facendo adesso, da amici, e che se qualcosa dovesse accadere, accadrá.
Se provo ad immaginarlo come un parter mi fa strano, forse perché sono troppo abituata all'idea di lui come migliore amico e soprattutto sono spaventatissima all'idea che se dovessivo intraprendere una relazione sentimentale, e dovesse finire, la nostra amicizia decennale sarebbe persa e il pensiero mi logora.
Dal momento in cui ci siamo confessati provo costante ansia, e il mio cervello mi sta facendo autoconvincere che il fatto che io sia attratta non sia reale, e anche tutto il resto, come se mi facesse rimangiare tutto quello che "provavo", prima di parlare l'altra sera.
Adesso M. é piú tranquillo di me, e spera che qualcosa tra noi possa cambiare e che la nostra amicizia si trasformi in amore ma io mi chiedo se ne valga la pena rischiare un'amicizia cosí, soprattutto visto che io non sono di certo innamorata per ora, seppur lui mi piaccia, credo.
Non comprendo i miei sentimenti e il fatto che comunque ormai l'amicizia sia giá stata compromessa mi fa stare male.
Grazie a tutti e scusate per il papiro.

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