Mi sento alienata, apatica, non so cosa mi piace, non capisco cosa provo.
Buongiorno a tutti. Sono una ragazza di 21 anni, mi chiamo Ilaria.
Vi scrivo per chiedervi un piccolo consiglio, una frase o un piccolo parere su una situazione che mi porto avanti ormai da dieci anni...
Per fare un riassunto della mia "storia" personale:
appena entrata alle medie ero una bambina, anzi, ragazzina piena di gioia ed entusiasmo. Ero sicura di me, mi amavo, facevo sport di qualunque tipo ed ero sicura delle mie scelte e di ciò che mi piaceva. Adoravo anche il fatto di essere timida.
Quella timidezza però alle medie mi ha fatto passare come quella "str0nz4" perché ero silenziosa e stavo per le mie, tranne con alcune mie amiche strette con cui ero la solita esuberante di sempre. Ma anche loro hanno iniziato a pensarla come gli altri, perciò mi sono chiusa a riccio dentro me stessa. Mi sentivo sbagliata. Nessuno mi parlava, se non per prendermi in giro sulle cose che mi piacevano e venivo sempre esclusa. Ho iniziato a stare zitta o a parlare poco e a voce bassissima per paura di dire qualcosa di sbagliato, cercavo di imitare i vestiti delle ragazze "popolari" perché mi vestivo sempre sportiva e mi sentivo ancora più esclusa. Ho smesso poi di mangiare diventando anoressica, attirando "amiche" che ho scoperto mi stavano vicine per invidia di un corpo che sinceramente non era un gran ché da vedere. In tutto questo con la mia famiglia ero sempre rabbiosa e fuori ero un pezzo di pane. Avevo anche brutti, bruttissimi pensieri verso me stessa...
Mia mamma cercava di starmi vicino anche se dalla preoccupazione mi urlava contro più che consolarmi ( adesso capisco la sua preoccupazione ) e voleva mandarmi dallo psicologo, ma mio padre no, quindi non è riuscita a portarmi, purtroppo.
Purtroppo perché quel malessere mi ha fatto stare male anche tutti gli anni del liceo. Ho iniziato anche a fare la modella, lavoro che mi porto avanti ancora oggi. Mi sentivo confusa, il rapporto col mio corpo è migliorato fino ad ora e dell'anoressia resta una traccia insignificante, ma con gli altri è sempre stato difficile. Soprattutto da quando ho iniziato a fare la modella. Tanto che, a forza di minimizzarmi di fronte agli altri cercando di nascondere la me stessa che tanto amavo e rispettavo, mi sono vista scomparire. Quando sono in compagnia altrui il mio cervello a volte si spegne e non so assolutamente cosa dire. O non mi sento mai pienamente me stessa, seppur mi sforzo di buttare giù quel blocco.
Non capisco più chi sono, cosa mi piace, cosa provo. Mi sento apatica.
E' un anno che vado da una psicologa con cui ho fatto dei passi avanti, ma resta comunque questa confusione, questa mancanza di sapore nella mia vita. Quelle qualità che tanto amavo di me, dall'enorme sensibilità all'amore per la natura, per il chiacchierare e per lo sport, per il riordinare spazi e fare lavori manuali da certosina, per la scrittura e per il canto... E' come se fosse tutto addormentato, come se fosse bloccato per dare spazio a cose che mi sono imposta per avere una "rivalsa sociale".
Nella mia vita ho quest'obiettivo di vivere avviando imprese e fare del bene nel mondo. Ma non so da dove iniziare, non ho amici con cui condividere questi pensieri, non mi sento così bene da dire "ok, mi metto a studiare economia per imparare come si fa business etc etc..." perché sono più umanistica, più spirituale. Non mi sento nemmeno bene a fare la modella: mi sento un manichino, non vengo presa sul serio e per quasi tutti i ragazzi sono un "trofeo". Quello che c'è dentro di me non capisco dov'è e non riesco a esprimerlo. Non riesco nemmeno a far fluire le emozioni. Mi sento un'ameba. Vorrei un gruppo di amici sereno ed entusiasta con cui avere rapporti profondi e sinceri e fare tante esperienze, fare qualcosa di cui vado fiera e circondarmi di esperienze.
Invece sono sempre in casa, lavoro poco apposta perché è un lavoro che mi fa stare male, mi fa sentire alienata ( ho anche vomitato un giorno dal nervosismo ), non so cosa voglio e l'unica mia vera gioia è il tennis, che posso giocare solo 1h e 30 a settimana.
Mi spiace per il papiro, ma mi sento in un limbo senza uscita. Anche perchè sono tanti anni che sto così...
Grazie mille per chi leggerà, vi sono grata.