Buongiorno, mio papà si è suicidato 1 anno fa e nell'ultimo periodo non sono stata molto gentile nei suoi confronti.
Abbiamo provato in famiglia in tutti i modi a risollevarlo, con le buone e e cattive ma in cuor mio sento che il mio comportamente schivo e a volte brusco nei modi e nelle parole possa averlo indotto a non sentirsi amato da me, a sentirsi inutile ed a spingerlo a fare ciò che ha fatto.
Vivo con il peso del "E SE FOSSI STATA PIù GENTILE, SE GLI FOSSI STATA PIù VICINA" invece mi sono chiusa a riccio, stanca forse della situazione alla quale non trovavo più una soluzione.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno,
Mi spiace molto per l'evento traumatico e la mancanza che ha dovuto subire nell'ultimo anno. E' normale interrogarsi su quanto si poteva fare o su cosa si poteva non fare, però le assicuro che le persone che arrivano a compiere questo gesto hanno un vissuto talmente difficile da affrontare che le sue gentilezze probabilmente sarebbero comunque passate inosservate. Non è facile stare vicino a chi soffre così tanto, si pensa di smuoverli trattandoli male oppure li si asseconda per non infierire, ma purtroppo chi decide di compiere un gesto così estremo ha delle motivazioni tutte sue nelle quali purtroppo è difficile entrare.
Le consiglio di intraprendere un percorso personale di psicoterapia per elaborare questo difficile lutto.
Cordialmente
Dott.ssa Loredana Luise
23 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Qualora lei fosse una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che potrei darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
18 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno M,
mi dispiace per la situazione che stai vivendo e la sofferenza emotiva che ne consegue.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per elaborare il lutto e la perdita di tuo padre.
Cordiali saluti
17 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, vivere con questi pesi nel cuore e nell'anima rasenta l'impossibile. Perdere un genitore è devastante, perderlo perchè si suicida in un periodo in cui si è stati bruschi e chiusi con lui, cambia profondamente il senso della vita.
La forza e l'energia che le hanno consentito di chiedere aiuto su questo sito sono il miglior punto di partenza possibile. Non lasci prendere il sopravvento al senso di colpa e continui a lottare per come ha fatto arrivando qui.
Le consiglio una terapia dinamica, al di là della specifica scuola e indirizzo, da affrontare con un terapeuta con cui si senta a suo completo agio di aprire totalmente il suo cuore e la sua anima... il suo mondo più profondo e interno. A mio avviso è la strada maestra da seguire per elaborare il suo lutto.
17 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno.
Mi dispiace davvero tanto e posso solo immaginare il dolore che ha provato. Dolore che tutt'oggi immagino sia vivo dentro di lei, come un eco di un trauma profondo. Credo sia di fondamentale importanza che lei si rivolga ad uno specialista Psicoterapeuta per iniziare un percorso terapeutico, ed elaborare i sentimenti e la sofferenza che si porta dentro.
Dedichi del tempo a questi suoi vissuti e gli dia l'importanza che merita, vedrà che nel tempo riuscirà piano piano a star meglio.
Un caro saluto
16 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno M,
Mi dispiace molto per la perdita di suo padre.
Oltre a perderlo e a dover elaborare emotivamente la sua perdita, la cosa che la distrugge è sicuramente il modo in cui è morto e il fatto di non aver impedito che lui abbia fatto ciò che ha fatto.
Certi dolori e cancelli non li possono aprire e ridurre gli altri, le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di elaborare e recuperare il suo benessere.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire questo dolore e poterlo elaborare.
Cordiali saluti.
16 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno m,
Mi dispiace molto per la sofferenza che questo evento le sta provocando. La incoraggio a ricorrere alla terapia emdr che può aiutarla in tempi brevi a rielaborare il trauma e correggere le sue conseguenze disfunzionali.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima,
quando si perde precocemente una persona cara, succede spesso di sentirsi in colpa, di pensare che “non si è fatto abbastanza”. Accade anche per le grandi malattie e non solo per i suicidi, gli incidenti o le morti violente. In caso di grandi malattie, spesso il familiare si chiede: “E se lo avessi portato in quella clinica?”, “E se avessi dato maggiore importanza a quel sintomo?”, “ E se avessi ascoltato quel parere?”... In realtà non c’è nulla di diverso che Lei avrebbe potuto fare o dire e non c’è nessun legame di causa-effetto tra i Suoi comportamenti e l’azione compiuta da Suo padre. Si tratta solo di un’ossessione della mente che torna a riguardare l’immenso dolore e si scherma da quel dolore procurandosi altro dolore mediante la colpa. Ritengo necessario che Lei intraprenda un valido percorso terapeutico che La aiuti a elaborare il lutto e a “lasciar andare” il Suo caro genitore, ritrovando i momenti belli della vostra vita e custodendoli nella memoria come continuità storica del vissuto, oltre il trauma.
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
le persone vicine a una persona che si suicida molte volte si sentono colpevole e pensano che avrebbero potuto fare qualcosa per evitare un evento così drammatico come è la esperienza di un suicidio in famiglia.
Lei vive con un bagaglio emozionale assai pesante. Le suggerisco di cercare una psicoterapia per parlare di tutto il contesto e la storia della sua famiglia e del suo rapporto con suo padre e con gli altri membri della famiglia. Con l'aiuto di un buon psicoterapeuta riuscirà a capire in modo ampio e profondo tutta la situazione vissuta in famiglia e riuscire, di spera, a elaborare questa pesante " eredità ".
Un saluto e buona giornata.
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile,
è sempre un'esperienza complessa quella della colpa, soprattutto se è riferita alla morte di un genitore. La chiusura di cui parla è certamente una difesa nei confronti di una situazione che non dipendeva esclusivamente dalla sua volontà e di questo, dentro di lei, probabilmente se ne era accorta. La incoraggio oggi però a non incrementare le sue difese in questo modo, ma ad affidarsi alla cura e all' accudimento di una figura esperta e rielaborare insieme un po' della sofferenza che si porta dentro.
Le mando forza e coraggio,
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, mi spiace molto per questi suoi pensieri colpevolizzanti. Credo siano pesanti da gestire.
Le consiglio di cercare un supporto per affrontarli, insieme ad un professionista che può accoglierla ed aiutarla ad uscirne.
Auguri per tutto
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile M. mi dispiace per il dolore che avete vissuto e per il senso di colpa che sta vivendo, la sento appesantita.
È molto frequente il senso di colpa dopo il suicidio di una persona cara. Tuttavia, il suicidio è un'azione talmente antibiologica (opposta all'innato spirito di sopravvivenza) che per compierlo serve una motivazione molto forte. Questo per dirle che l'affetto dei cari, per quanto importante, non basta a impedire questo gesto. Mi sento quindi di rassicurarla e dirle che il suo comportamento schivo e a volte brusco non hanno nessun tipo di rilevanza sulle cause che possono aver indotto a questo gesto suo padre. Le suggerisco comunque di lavorare con un/a professionista su questo lutto che potrebbe avere una connotazione molto stressante per lei e la sua vita. Le mando un caro saluto, Luisa
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara,
il senso di colpa che sta sperimentando in questo momento necessita di essere prima di tutto elaborato, poi risignificato alla luce di nuovi elementi che potranno emergere nel percorso psicologico e infine eventualmente ridimensionato.
Quale situazione stava attraversando suo padre?
Sono a sua completa disposizione, anche online.
15 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno M. , il suicidio di un familiare è un'esperienza altamente traumatica ed è normale avere sentimenti contrastanti. In psicoterapia è considerato un lutto complicato. Le consiglio una terapia Emdr per superare questo trauma.
Spero di essere stata di aiuto
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Saluti
Dr.ssa Manola