Una vita in sospeso per colpa dell'università
Salve sono una ragazza di 30 anni e con una vita totalmente nell'incertezza. Ad oggi sono iscritta ancora ad una maledetta triennale in scienze giuridiche; il mio approccio con l'università è stato veramente drammatico. Dopo il primo anno ho cambiato facoltà per ritrovarmi alla fine iscritta qui. Ero una ragazza brillante al liceo, sono riuscita a diplomarmi col massimo dei voti, amavo studiare ma con l'univeristà è andato tutto a rotoli ed ora che mi mancano ancora 5 esami sento che sto veramente per mollare e questo mi provoca un malessere indescrivibile ma che non suscita in me la voglia di darci dentro per questi ultimi 5 gradini. La mia vita non è stata così semplice ma non voglio farmi scudo dietro questa cosa. In casa ormai sono rimasta da sola con i miei genitori, le mie sorelle sposate si sono mai interessate di nulla ed ora ancor meno, il mio rapporto con loro e con i miei genitori è paragonabile ad uno stato di guerriglia continuo. Io non tollero più nessuno e probabilmente il sentimento è ricambiato. 6 anni fa il mio fidanzato è venuto a mancare e lì.....lì mi sono persa completamente. Sono cambiata tanto, sono diventata insofferente in casa e felice lontano dalla mia famiglia. Non che prima le cose andassero alla grande ma più passano gli anni e più la situazione degenera aggiungendosi gli acciacchi di vecchiaia dei miei. In seguito ho avuto una seconda relazione con un "essere" del quale mi vergogno e col quale sono riuscita a stare 3 anni e .... l'unica spiegazione che riesco a dare all'aver sopportato cose che non andrebbero mai sopportate è che avevo bisogno di sentirmi utile a qualcuno. Dopo quest'altro calvario bhe....mi ci è voluto un pò per rialzarmi e pochissimo per crollare nuovamente. Mesi fa nella mia vita è entrato un ragazzo che ha creato un caos nel mio cuore che non pensavo fosse possiible.E' stato una meteora, 3 giorni di dolcezza e 17 giorni di elemosina da parte mia (non mi era mai capitato) . Ad oggi non capisco quale senso abbia avuto conoscerlo e soprattutto mi sento abbattuta dal capire che mi lego alle persone peggiori. Non riesco a capacitarmi che a questo mondo ci si mascheri dietro a belle parole. Sento di aver preso una fissa per questo ragazzo anche se sento che è solo un bellissimo quadro di lontananza e nulla più. Ad oggi che è quasi un mese io penso ancora ad una persona che fondamentalmente non conosco e con cui ho scambiato solo baci e carezze oltra al fatto che ci siamo confidati tanto sulle nostre vite. Che dire se non che mi sento una fallita , stupida e incapace su tutti i fronti!! In passato lavoravo ma poi...dopo quello che mi è accaduto ho mollato lavoro e università (riprendendo poi a singhiozzi quest'ultima) ora mi trattengo dal cercare un'occupazione fissa perchè temo di dare la condanna definitva a questo percorso universitario ma nel frattempo non ce la faccio più a dipendere dai miei e l'unica piccola fonte di guadagno la traggo dal dare ripetizioni. In cosa sbaglio?? Perchè mi sento le mani legate? Sia dopo la morte del mio ragazzo che dopo alcuni anni ho seguito dei percorsi con psicologi (la prima volta per affrontare l'elaborazione del lutto e la seconda per questo mio problema con l'università). Sento che non ho più voglia e forza di fare nulla e questo mi sta spaventando, l'universià ha preso i miei ultimi 10 anni e tutto ciò che di più brutto racchiudono, lasciarla incompleta mi dà la sensazione di non chiudere questo maledettocapitolo della mia esistenza e mi lascia l'amarezza di aver mollato ad un passo dalla fine ma...... Vorrei capire cosa fare e trovare il coraggio di prendere delle decisioni radicali ma soprattutto di capire qual è la strada per trovare la mia serenità e felicità.