Senso di colpa nei confronti di mio padre
Buongiorno,
Vivo col mio compagno da circa 5 anni e ho grandi problemi con mio padre da 4, dopo la morte di mia madre.
Mio padre ha sempre avuto l'usanza di chiedermi soldi: per fare la spesa, per pagare le bollette, per aggiustare la macchina. Soldi che ho sempre provveduto a dargli fino a circa 1 anno fa, quando ho chiuso il rubinetto finanziario poiché vedevo che era sempre a cena fuori, aveva sempre scarpe e vestiti nuovi ed i soldi che io gli inviavo servivano unicamente per i suoi vizi.
Per colpa della sua mala gestione mi sono arrivati da pagare quest'anno (in due diverse occasioni), pena il pignoramento, un totale di 11000€ di suoi debiti.
Premettendo che mi sono affidata subito ad un avvocato per capire i miei diritti e doveri, ho dovuto sobbarcarmi queste spese.
Soldi che, nonostante le promesse, mio padre non mi ha ridato.
Considerando che questa uscita finanziaria, per la quale il mio compagno mi sta aiutando, non mi permetterà di sposarmi il prossimo anno, sono parecchio arrabbiata per la situazione.
La risposta di mio padre è stata che "dovrei stare solo che zitta visto i sacrifici che ha fatto per allevarmi".
Premettendo che la mia risposta è stata che nessuno gli ha detto di fare figli, io in primis, voglio allontanare questa persona dalla mia vita poiché l'unica cosa che fa è causarmi dolore e perdite finanziarie. Non so se è la scelta più corretta, ma è quella che mi sento di fare adesso.
Quindi ecco la mia domanda: perché nonostante tutto il dolore che sto provando mi sento in colpa per questo mio desiderio di allontanarlo?
Riflettendo su quello che sto provando sto rivivendo le emozioni del lutto di mia madre con l'aggravante che mio padre è vivo e vegeto e per colpa di suoi evidenti problemi non mi permette di godermi l'unico genitore che mi è rimasto.