Mi sento in colpa e senza risorse

Inviata da sergio · 10 mag 2013 Terapia familiare

tra me e mio fratello di 9 anni più grande non corre buon sangue. Sono anni che non ci parliamo più. Lui è bravo, è riuscito nella vita, io sono un buono a nulla. Ho 54 anni e sono senza lavoro e finirò in mezzo a una strada, lui è stato dipendente di una grande azienda, è gia in pensione da tempo e è sposato, anche se ha avuto una disgrazia enorme in famiglia. fatto sta che io mi sento ancora il fratellino piccolo, succube di lui e mi sento una brutta persona. Lui mi ha sempre giudicato e con lui, forse a causa della moglie, che non ho mai sopportato, si è creato un rapporto di odio e incomprensione lacerante. Ora, poco fa, ho saputo casualmente che deve entrare in ospedale e la cosa mi ha sconvolto. Mi sento male, mi sento in colpa, come se la colpa fosse mia di tutto. Sto malissimo, non so che fare. Non ce la faccio ad andarlo a trovare, troverei sua moglie (che mi odia) e i parenti di lei, che sono la famiglia di mio fratello, io per lui non sono più nessuno, una nullità e quando sarò finito su una strada mio fratello mi abbandonerà completamente, come è giusto che sia.

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Miglior risposta 13 MAG 2013

Caro salvo,
sarebbe molto importante iniziare a perdonare se stessi e ad amarsi e per fare ciò credo che le sia utile intraprendere un percorso terapeutico. La situazione è difficile, ma può essere affrontata con l'aiuto di qualcuno. Se è arrivato a 54 anni con le sue gambe bene o male delle risorse ce le avrà...vanno riattivate e scoperte.

Buon lavoro,

Dr. Antonio Cisternino

Anonimo-128762 Psicologo a Torino

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13 MAG 2013

Gentile Salvo,
la colpa non è di nessuno quando due fratelli si vogliono bene e farebbero tutto uno per l'altro, ma soltanto l'orgoglio lo impedisce. A questa età dovrebbe già lasciare tutto nel passato e pensare per il futuro perché comunque lei dica che per il suo fratello la famiglia da parte sua non esiste mi creda che non è cosi . Questo e un APPELLO d'aiuto da parte da suo fratello e lei dovrebbe stargli vicino in un momento difficile, nonostante l'odio da parte dalla moglie. Non deve caro Salvo invidiare suo fratello perché lei nonostante senza lavoro e il successo del suo fratello ha la dignità. NO.
Buona fortuna

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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13 MAG 2013

Caro Salvo,
molti nella sua situazione nemmeno si porrebbero il problema; lei si sta invece chiedendo se e come fare per andare a trovare suo fratello e questo è senza dubbio espressione di un animo nobile, sua grande forza.
Da questo lei potrebbe oggi ripartire, tenendo presente che il successo sociale ben poco ha a che vedere con lo spessore dell'anima e forse lei ha ancora molto di sè da scoprire.
Capita spesso che i fratelli minori vivano in una sorta di "subordinazione" verso il maggiore. Questo può portare inconsciamente a cercare di somigliare a lui o può spingere verso la direzione forzatamente opposta, nel tentativo di cercare il proprio valore in relazione al fratello.
In entrambi i casi si porta però il centro fuori di sè: così inconsapevolmente concentrati nel confronto non resta spazio ed energia per trovare davvero se stessi rischiando di ignorare le proprie magnifiche specificità.

Se avesse voglia, le consiglierei di rivolgersi ad un collega, non per un percorso terapeutico, ma per prendendosi cura di sè e del suo prezioso potenziale, così da trovare la pace e il riscatto che forse finora ha cercato nel confronto con il mondo esterno

Dott.ssa Giordana Pavia Psicologo a Varazze

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13 MAG 2013

Caro Salvo,
il Suo senso di colpa lacerante è tangibile così come la Sua arresa ad una relazione che sembra abbia provocato solo frustrazione e senso di impotenza. Nella Sua lettera, fra le righe, si legge anche l'affetto per Suo fratello, il rammarico per un rapporto che avrebbe voluto diverso, la rabbia per una vita (la Sua) che non è stata proprio come desiderava. Salvo, io sono dell'avviso, che non è mai tardi, almeno per un tentativo, non so quanto sia grave la situazione di Suo fratello, ma se Lei non agisce c'è il rischio che hai sentimenti che già prova si aggiunga anche il rimpianto, per qualcosa che avrebbe potuto fare e non ha fatto, per qualcosa che avrebbe potuto dire e non ha detto...Lei ha scritto chè un buono a nulla, si percepisce il senso del fallimento; ecco potrebbe cominciare da questo piccolo grande passo per riprendere in mano la sua vita.
Auguri Salvo per Lei e Suo fratello
D.ssa Mariella Genovese psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Mariella Genovese Psicologo a Reggio Calabria

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10 MAG 2013

buongiorno,
il momento attuale non aiuta di certo, anzi lo stato di disoccupazione nel sentirsi una nullità contribuisce, però potrebbe approfittare della situazione di suo fratello in ospedale per riscattarsi e sentirsi utile. Potrebbe alternarsi con la moglie di suo fratello ad assisterlo in ospedale; capisco che è difficile quando noi stessi percepiamo o pensiamo che gli altri non ci stimino anzi ci considerino una nullità, però faccia uno sforzo. Pensi ai possibili risvolti positivi della situazione: essere considerato in maniera più positiva e lei potrebbe essere orgoglioso di se stesso.

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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