Mio padre è possessivo e non mi lascia vivere.
Ciao, mi chiamo Lucia e ho 26 anni. Vi scrivo perché mi sto' esaurendo. Sono giorni che non riesco a smettere di piangere per colpa di mio padre e non so' come rialzarmi e risolvere la situazione che ho in casa. Adesso vi spiego tutto.
Innanzitutto non sono figlia unica; ho due fratelli più grandi che sono andati via di casa per disperazione.
Probabilmente farò la stessa cosa ma al momento non ne ho la possibilità.
Mio padre 4/5 anni è stato molto male. È stato operato alla schiena e nello stesso anno ha messo una protesi al ginocchio. Premetto che mio padre soffre di una forma di depressione (nonostante non sia del mestiere posso dirvelo con certezza). È insoddisfatto della vita ed è sempre arrabbiato con il mondo intero. Quando è stato molto male stava talmente giù che io vivevo con la paura di perderlo. Vi dico solamente che sognavo ogni tanto il suo funerale e pensavo che questo, in un certo senso, mi potesse preparare alla sua morte perché non ero affatto sicura di saperla fronteggiare. Fu così che mi sono completamente annullata per lui. Non uscivo più. Durante la settimana andavo in università e il fine settimana piuttosto che uscire con le mie amiche me ne stavo a casa con lui per non lasciarlo solo, dal momento che mia mamma lavorava.
Dopo di che, due anni fa (poco dopo la sua ultima operazione) ho trovato un ragazzo splendido che mi ha tirato fuori dal fosso in cui ero caduta.
Mi son fidanzata e tutto ha avuto inizio.
Mio padre, anche se non lo ammette, è geloso del mio ragazzo e del rapporto che ho con lui.
I primi tempi che capitava di andare a casa sua, uscivo di casa piangendo perché mio padre mi diceva che ero una poco di buono ad andare a casa del mio ragazzo.
Poi, di giorno in giorno le discussioni son sempre peggiorate.
Mi attacca su tutto. Pensate che quando facevo l'università non faceva altro che dirmi tutti i giorni che non mi sarei più laureata perché il sabato sera e la domenica (non sempre neanche) uscivo con il mio ragazzo.
Ho iniziato a soffrire di ansia per colpa sua e sono stata un anno in terapia. Adesso che la situazione è peggiorata ci vorrei tornare ma non ho molte disponibilità economiche.
Tra l'altro sono una ragazza che ha sempre studiato e lavorato; prima come barista, poi come cameriera, poi in azienda e poi ancora mi son messa a fare ripetizioni. Nonostante ciò ho due lauree concluse con lode. Questo non per vantarmi ma per dirvi che non è assolutamente vero che non studiavo più o che ho messo da parte i miei obiettivi dopo essermi fidanzata. Semplicemente trascorrere del tempo con una persona che non fosse mio padre.
La scorsa settimana mio padre mi ha detto, sapendo che non ho ancora un lavoro stabile (poiché ho preso la laurea da poco e sono in attesa di un contratto) di trovarmi una soluzione fuori da casa.
Io non ho soldi per andare in affitto ma allo stesso tempo sto impazzendo dentro casa.
Calcolate per vedere il mio ragazzo devo uscire sempre fuori di casa. Passo le giornate dentro la mia camera. Non parlo con nessuno. E non riesco neanche a mangiare.
Ne ho parlato anche con il mio ragazzo ma sinceramente voglio tenerlo fuori quanto più possibile. Nonostante questo, la situazione un po ci sta allontanando più che altro perché io non riesco a reagire. Passo le giornate a piangere perché mi sento in gabbia e non ho una soluzione.
In tutto ciò mi sento in colpa. Penso al rapporto che avevamo e non me ne capacito come siamo arrivati a tanto.
Non so che fare per tornare a stare meglio. Spero possiate consigliarmi.