padre possessivo

Inviata da anastasia997 · 27 ott 2020

buongiorno
scrivo questa lettera perché sono veramente stufa del comportamento di mio padre verso i miei confronti
io mi chiamo anastasia e ho 17 anni, sono una normale adolescente che va a scuola, studia e fa di tutto per rendere felici i propri genitori cercando di essere sempre brava
oltre alla scuola, come tutti gli adolescenti, ho amici e amiche
bene, il problema in questione è proprio mio padre e la sua mentalità chiusa del medioevo
ogni volta quando esco con una mia amica anche qua in paese, mi chiama, mi chiede di mandargli addirittura le foto per fargli vedere con chi sono oppure mi videochiama pure
mi sembra di essere sorvegliata 24h/24
secondo lui io non posso avere amici maschi e nemmeno un “ragazzo” perché sono troppo piccola per questo posso
io ripeto, ho 17 anni non 12
questo mi sembra un po’ troppo
ieri sera è successa una cosa molto grave
gli avevo detto che sarei uscita qua in paese con una mia amica ma in realtà ero andata con dei miei amici e questa mia amica in un altro paese vicino tipo 8 km dato che uno di loro ha la patente
io a mio padre non glielo avevo detto semplicemente perché se gli dico che ho degli amici maschi oppure vado in macchina con qualcuno non mi lascia nemmeno uscire perché pensa a chissà cosa
stavo tornando a casa e mio padre mi continuava a chiamare e a mandare messaggi su messaggi dove mi diceva che appena entrata in casa mi avrebbe fatto vedere lui se faccio ancora una cosa così
sono entrata in casa e ha iniziato a mettermi le mani addosso, non sono riuscita a a difendermi, sono corsa subito di sopra a ripararmi da lui
dopo cinque minuti che urlava di sotto con mia mamma (lui se la prende anche con mia mamma quando ce l’ha con me).
Era ritornato di sopra e mi ha messo di nuovo le mani addosso..mia sorella che è più grande di me, lei ha 20 anni, ha visto tutto ma non ha fatto nulla perché quando mio padre ha questi atteggiamenti non possiamo mai farci nulla, se solo proviamo a parlare o a dire una parole inizia mettendo le mani addosso oppure ad urlare
mi ha anche insultato dicendomi che io sono una vergogna, solo perché sono uscita con i miei amici... e non ho fatto nient’altro
non gli potevo dire la verità perché altrimenti non mi avrebbe lasciata uscire, io non voglio perdere gli anni più belli della mia vita a stare in casa blindata mentre la fuori ho degli amici con cui posso uscire e scherzare
io voglio vivere una vita serena, mio padre facendo così mi sta facendo pensare a cose a cui prima non pensavo nemmeno
ho pensato di andarmene di casa ma non avrei nessuna possibilità, non avendo ne soldi ne un lavoro non potrei mai andare a vivere da sola, ho pensato costantemente al perché mi tratti così male e certe volte mi chiedo
perché sono nata per poi essere tratta così dal proprio padre?
avrei preferito mille volte non essere mai nata che fare questa vita qua
mia sorella quando aveva la mia età non veniva mai tratta così, magari gli diceva qualcosa ma non le metteva le mani addosso come sta facendo con me
ora mia sorella ha 20 anni ed è fidanzata da ben un anno, quando lei esce non gli dice mai nulla perché ormai esce solo con il suo fidanzato
mentre quando devo uscire io, mi fa mille domande
dove vai, con chi sei, quando torni, mandami la foto, dopo facciamo videochiamata
è così pressante che certe volte mi fa passare la voglia di uscire perché a questo punto che vita sto vivendo io?
a che eta posso uscire con i miei amici? quando avrò 30 anni e avrò già una famiglia e un figlio?
non è questa la vita che voglio fare, non voglio vivere in questa “paura”
ogni volta che esco è sempre un’ansia
ieri sera era pure uscito a cercarmi, non posso nemmeno avere una vita sociale
non posso fare niente.
Di questo argomento non posso parlarne direttamente con lui perché non mi ascolta, mi direbbe di stare zitta perché tanto qua io non sono nulla.
Non so più come fare, dopo l’episodio di ieri sera non so se mi lascerà più uscire, che poi suona così strano dirlo ma è così, avere un padre possessivo non è bello non lo auguro a nessuno.
Dopo ieri sera sono arrivata al limite io non ce la faccio più, non lo vorrei mai più vedere.
Potreste dirmi cosa posso fare?
anche un piccolo consiglio mi farebbe piacere, cercherò di seguirlo, perché veramente non ce la posso più fare qua dentro mi sembra di stare in una piccola prigione.

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Miglior risposta 4 NOV 2020

Ciao Anastasia,
la tua lettera, piena di emozioni, mi fa arrivare le sensazioni che tu vuoi trasmettere: quelle di essere in una piccola prigione.
Prima di tutto, trovo che tu sia stata molto coraggiosa a decidere di scrivere e di chiedere aiuto. Mi arriva tanta determinazione da te, tanta voglia di essere vista, ascoltata, rispettata e tanto impegno per tentare di esserlo.
La relazione tra genitori e figli durante l'adolescenza è sicuramente impegnativa, come lo è essere un genitore e essere un figlio (soprattutto adolescente). Le emozioni e situazioni che descrivi però ti fanno stare male ed è giusto che siano ascoltate e prese in considerazione.
Mi chiedo quanto quello che racconti e descrivi sia influenzato dalla situazione di emergenza covid: non è una giustificazione per i comportamenti aggressivi di tuo padre, è più che altro un cercare di capire la situazone che stai vivendo.
Come altre colleghe hanno già fatto, l'unico consiglio che sento di darti è quello di rivolgerti ad un consultorio per adolescenti o ad una linea telefonica di aiuto per minorenni, che possa indirizzarti.
Quando compirai 18 anni, potrai con più facilità cercare anche l'aiuto di uno psicologo, con cui poter parlare, che ti possa aiutare ad ascoltare queste tue emozioni e a lavorare sul rapporto con tuo padre e con la tua famiglia. Ma soprattutto sui tuoi progetti per il futuro e sulla ricerca di una sana crescita e indipendenza.
Tienici aggiornati, per qualsiasi cosa, sono qui.
Un caro saluto
Alice Carbone (Roma)

Dott.ssa Alice Carbone Psicologo a Roma

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3 NOV 2020

Cara Anastasia,
Mi dispiace per il brutto momento che hai vissuto. Insieme a questi episodi di aggressività, ci sono anche momenti più sereni nel rapporto con tuo padre? In queste situazioni di calma potresti approfittare per parlargli di come ti senti, magari con il supporto del resto della tua famiglia. A volte le persone ci stupiscono, e il bene che prova un genitore per il figlio è ineguagliabile. Se questo confronto non dovesse far luogo ad un chiarimento, ti consiglio di rivolgerti allo psicologo della scuola o del consultorio, o se non è presente al tuo preside. Per il resto sappi che tutti quanti alla tua età si scontrano con i propri genitori, e si fa spesso l’errore di pensare che la situazione rimarrà invariata per sempre, mentre dopo poco quasi sempre cambia. Forse è successo questo anche a tua sorella pochi anni fa, ed ora hanno raggiunto un compromesso. Ricorda che dicendo bugie rischi di alimentare l’ansia e la paura di tuo padre, innescando un circolo vizioso. Purtroppo anche i genitori hanno i loro limiti e difetti, ed è bene rendersene conto senza colpevolizzarsi, come fai tu. Non perdere la speranza!
Resto a disposizione per una consulenza online.
Dott.ssa Elena Dall’Olio

Dott.ssa Elena Dall'Olio Psicologo a Bologna

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28 OTT 2020

Buongiorno capisco la sua posizione : lei si sente "in gabbia " perché oppressa da suo padre che è molto invadente, aggressivo e spesso autoritario. Credo sia importante che Lei instauri un rapporto con suo padre magari parlando con lui in un momento di tranquillità. Arrivare all'eccesso da entrambe le parti porta solo conflitti e rabbia. Le consiglio inoltre di parlarne anche con una collega della sua zona che possa aiutarla nel rapporto con suo padre troppo "possessivo e insicuro".
Cordialmente dott.ssa Bonaria Peri psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Peri Bonaria Psicologo a Massa

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28 OTT 2020

Buongiorno.
Certamente lei sta vivendo una situazione molto angosciante a tal punto che la definisce una gabbia.
Si evince dal suo racconto che suo padre fa molta difficoltà ad accettare la sua crescita, ma indubbiamente reagisce in modo poco consono alla circostanza.
Le ansie di suo padre, le preoccupazioni o un po' le "ossessioni" che lei definisce sono appunto di suo padre e non sue a tal punto da diversene prendere il carico.
Ha mai provato a parlare a suo padre con calma spiegando che non sta facendo nulla di male?
Suo padre conosce le sue frequentazioni per poter farsi un'idea e stare sereno?
Indubbiamente tali atteggiamenti andrebbero contenuti con un percorso psicologico.
Vivendo anche in un paese credo che sua padre faccia anche molta fede a quel genere di mentalità che spesso é dura modificare.
Per qualsiasi informazione resto a disposizione.
Dott.ssa Maria Cristina Gentile

Dott.ssa Psicologa Maria Cristina Gentile Psicologo a Vomero

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28 OTT 2020

Carissima difficile risponderle, anche perché lei è ancora minorenne e purtroppo suo padre è sua madre sono i responsabili.
Lei ha solo 17 anni, fra un po però, sarà abbastanza grande per decidere cosa fare. Potrà andar via di casa per studiare o per imparare un mestiere o ancora far presente alla sua famiglia, che impedire ad una persona di vivere le proprie amicizie non è lecito..!!
Dunque, se le cose dovessero perdurare avrà gli strumenti per farvi fronte. Intanto, deve comprendere che un genitore anche se con modi discutibili, cerca comunque di proteggere i figli, in questo caso immagino cerchi di proteggerla da relazioni sbagliate e senza futuro e da "voci di paese".. Immagino lei possa comprendere quelle che possono essere le preoccupazioni di un genitore cresciuto in un mondo lontano dal nostro, che oggi si ritrova a vivere in un mondo dove c'è troppa libertà a confronto di prima, specie in un piccolo centro come quello dove vivete e che in questo mondo, deve tirar su dei figli.
Immagino lei non stia bene così, che la cosa non le piaccia, che lo vede come una limitazione della libertà personale, ma in fin dei conti per evitare scenate in famiglia potrebbe cercare di scendere a compromessi ed aiutarlo ad avere fiducia in lei. Nascondergli le cose non è una buona idea. Anzi, va proprio nella direzione contraria alla realizzazione di un rapporto di fiducia. Lei dovrà saper guadagnarsi la fiducia di suo padre, anche perché in fin dei conti, tutti da ragazzi abbiamo avuto dei limiti alla nostra libertà da parte dei nostri genitori e tutti abbiamo avuto degli scontri. Le ripeto, lei fra un anno sarà libera di frequentare chi vuole. Sua sorella ha 20 anni ed ha un fidanzato, per cui non credo che se lei fra 2 anni vorrà intrattenere una relazione suo padre glielo vieterà, anche perché non avrà più il diritto di farlo, ma ora è per il futuro, la cosa importante sarà avere rapporti il più possibile sereni con i suoi. Dunque, lavori per stabilire un legame sereno e il resto verrà di conseguenza.
Resto a disposizione.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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28 OTT 2020

Cara Anastasia, i genitori agiscono pensando di proteggerci, chiaramente non sempre lo fanno nel modo giusto. E' normale che alla tua età voglia vivere con leggerezza e stare con gli amici. Papà, dal canto suo, essendo tu la piccola di casa, si preoccupa eccessivamente e sembra non darti la fiducia che ti auspichi, come se non vedesse che il suo senso di protezione, e di possessività, come lo definisci tu, stia nuocendo al vostro rapporto, e in particolar modo, a te. Sarebbe interessante approfondire come mai ha questo comportamento così morboso nei tuoi confronti. Dici che con lui non potresti parlarne perché non capirebbe. Ma credo che la soluzione potrebbe essere proprio quella di confrontarsi con lui, anche con la presenza della mamma e della sorella. Questo confronto familiare potrebbe far riflettere, non solo papà, ma tutti voi, proprio come nucleo familiare, sulle dinamiche che portate avanti tra di voi. A questo potrebbe aggiungersi un punto di incontro su una maggiore flessibilità di papà nei tuoi confronti, dandogli modo tu, d'altro canto, di fidarsi di te con prove concrete.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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28 OTT 2020

Ciao Anastasia, hai ragione è una brutta situazione ma riuscire a fare cambiare la mentalità di tuo padre da sola è molto difficile. Vorrei chiederti se tuo padre aveva lo stesso comportamento con tua sorella e se è cambiato quando è diventata maggiorenne. Nel frattempo potresti chiedere aiuto ad un centro per l'adolescente nel tuo paese che è gratuito e che è sempre disponibile ad aiutare i ragazzi nella mediazione con i genitori.
Credo che tuo padre ha bisogno di una persona che lo aiuti a capire che può fidarsi di te e che con queste paure irrazionali sta perdendo i momenti più belle con sua figlia. Momenti che non torneranno più e che privarti dei tuo spazi ha la conseguenza delle bugie.
Non pensare al peggio mia cara Anastasia, mi rendo conto che è dura ma dicendo le bugie dai a tuo padre la conferma che non può fidarsi di te invece devi convincerlo che si deve fidare e che tu sarai sempre sincera. Io non so se ci sono momenti in cui puoi riuscire a parlargli e provare a trovare un compromesso altrimenti come ti ho scritto rivolgiti ad un centro per gli adolescenti ( consultorio).
Aspettiamo tue notizie
Dr.ssa Romina Bove ( Modena)

Bove Romina Psicologo a Modena

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