Mia madre e mio padre sono sempre nervosi.
Partiamo da mamma. È sempre nervosa, urla ogni qual volta sbaglio qualcosa o dico qualcosa che non le va a genio. Urla sempre in effetti.
Si definisce frustratata perché papà non è presente, ma lui deve lavorare in continente. Quindi lo vediamo il fine settimana. E poi è stata lei a decidere di trasferirsi qui e di non lavorare, ma si lamenta che non ci sono soldi. È sempre isterica, e in meno di un’ora cambia tantissimi umori e non so più come prenderla. Passa dall’urlarmi insulti di tutti i tipi e a dirmi che non ha voglia di ascoltarmi, a chiedermi con il sorriso com’è andata la mia giornata per poi arrabbiarsi di nuovo che mi lamento sempre e che parlo troppo, quindi che non dovrei parlare. Dice sempre di avere mal di testa e di essere stanca, non ha mai voglia di cucinare. Io ho analizzato il mio comportamento, per vedere se fossi io la causa. Ma alla fine ho 18 anni, e ho i pensieri di un’adolescente in testa. Purtroppo non riesco sempre a controllarmi, soprattutto quando m’insulta senza motivo. Ha sempre preso psicofarmaci per la depressione, e frequenta uno psicologo. Ma le cose più che migliorare, sembrano peggiorare. Soprattutto perché papà e mia sorella peggiorano la situazione in casa, con il loro carattere. Giuro che sono esausta di tutte queste urla, nervosismo e tensione. Ne sto soffrendo tantissimo, e nonostante ce la metta tutta, finisco per esserne coinvolta e comportandomi come lei. Ma cosa posso fare? Purtroppo questo è l’anno della maturità e sto anche dando la patente, quindi non ho la testa “libera”. La mia domanda è, possibile che sia io a inventarmi tutto o mia madre soffre di bipolarismo? (Nonna lo era, ovvero sua mamma). Mamma non ha avuto una bella infanzia, e ne parla sempre. Non la biasimo, ma purtroppo sono umana anche io e sto malissimo. E papà, beh per i due giorni che lo vedo non mi ascolta mai, e anche lui urla sempre ed è sempre nervoso. Dà la colpa a me, e se di conseguenza urlo anche io partono le botte. Papà non ama l’idea di passare del tempo in famiglia, perché secondo lui lavorare è già pensare alla famiglia. È sin da quando sono piccola che vorrei qualche sua attenzione in più, ma sembra cieco ed è totalmente perso nella sua testa. Addirittura non sa quanti anni ho e che mi sto maturando! E non sto scherzando. Insomma, non è la famiglia della kinder la mia. Inoltre aggiungo che anche lui prende psicofarmaci per la depressione (= ora l’ho finita col prenderli pure io).
Accetto qualsiasi consiglio, grazie. Buona serata.