Malattia di mia madre e padre iperprotettivo
Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni. Da circa 4 anni mia madre lotta contro un tumore al seno, ora diventato metastatico a fegato e polmone.
Sono sempre stata presente per entrambi i miei genitori in ogni momento del bisogno soprattutto mentre vivevo ancora con loro.. ma da circa 2 anni convivo col mio compagno che ad agosto diverrà mio marito. Da quando sono fuori casa ho sempre fatto visita ai miei genitori uno o due giorni alla settimana per passare un po’ di tempo soprattutto con mia madre; nell’ultimo anno ho perso anche il lavoro di conseguenza avendo più tempo libero magari le visite aumentavano a 3 ma non mi è mai pesato, non ho mai dovuto rinunciare ad altro. Infatti ho sempre cercato di mettere dei paletti e di dire “no” alle richieste di mio padre di andarli a trovare magari quella volta in più, per mantenere un equilibrio con la mia nuova vita e la mia nuova famiglia che si sta formando. Il problema è che ora che purtroppo la salute di mia mamma sta peggiorando, sento che mio padre ha ancora di più il bisogno di avermi vicina.. e questo lo comprendo e lo ritengo normale ma la mia difficoltà sta nel fargli capire che loro sono e saranno sempre i miei genitori ma che io mi sto costruendo una vita mia, sto organizzando un matrimonio, ancora sto cercando lavoro.. troppo spesso mi sto sentendo “risucchiata” sia dalla malattia di mia madre (che lei non ha mai affrontato con ottimismo dal principio e anzi si è sempre avvilita) sia dalle richieste di mio padre.
Sono figlia unica, anche per questo mio padre è sempre stato iper protettivo con me.. ma quando cerco di fargli capire come mi sento lui sembra non capire, si arrabbia molto (nascondendolo a mia madre) e riesce a farmi sentire in colpa.
In tutto questo, mia madre non ha mai premuto sulle visite a casa ma quando vado da lei spesso devo affrontare i suoi discorsi infausti sulla sua morte (li formulava già alla prima diagnosi 4 anni fa) e nell’ultimo periodo continua a piangere dicendo che ha paura di non esserci al matrimonio facendomi vivere qualsiasi preparativo con amarezza..
sono persino arrivata a pensare di non volermi più sposare, di non averne voglia (non per il rapporto col mio compagno che è fantastico).
La mia domanda è: come si può porre un limite in queste situazioni? Come mi devo porre con mio padre senza passare per la figlia menefreghista? E con mia madre?
A me sembra di dare tutto quello che posso e forse anche di più.. ma a mio padre sembra non bastare.
Ho consigliato più volte loro un appoggio psicologico che vorrei intraprendere anche io ma mia madre afferma che sia inutile e mio padre idem.
Grazie infinite a chi risponderà