Salve,
è da mesi che sospettavo che mia figlia di 20 anni fosse depressa, e qualche giorno fa si è aperta con me ed ha ammesso di avere pensieri suicidi. Dice di averli tutti i giorni, più volte al giorno e di aver "pianificato" l'atto diverse volte ormai, ma fortunatamente non è mai andata fino in fondo.
Cosa posso fare per aiutarla? Abbiamo deciso insieme di cercare uno/a psicologo/a che possa aiutarla, ma ho dubbi su che tipo di terapia cercare. Tutti gli psicologi trattano pensieri suicidi o devo cercare qualcuno in particolare?
Sto cercando di rimanere calma e lucida per mia figlia ma sono molto spaventata, e voglio aiutarla il meglio possibile.
Grazie.
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1 MAR 2023
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Gentile Maria,
capisco perfettamente il suo grado di preoccupazione e la sua voglia di intervenire in maniera tempestiva.
Il mio consiglio è quello di richiede immediatamente il consulto di un professionista, a prescindere dal suo modello di riferimento, potete richiedere una consulenza insieme oppure potete richiederla individualmente.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
8 APR 2023
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Molti sono i giovani e non solo, che di trovano nella situazione di sua figlia.
Non si scoraggi.
Di solito tutti noi psicoterapeuti ci occupiamo delle problematiche, che lei a riferito
13 MAR 2023
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Salve,
sua figlia manifesta un disagio profondo che molto probabilmente ha a che fare con una condizione depressiva importante. Per curare la depressione è importante l'ausilio congiunto della farmacoterapia e della psicoterapia insieme. Della prima se ne occupano gli psichiatri, mentre per la seconda servono psicologi specializzati in psicoterapia. Faccia contattare a sua figlia queste due figure al più presto, vedrà che con il tempo potrà liberarsi dalla morsa di questi pensieri.
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
7 MAR 2023
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Salve, recatevi giustamente da un terapeuta, indipendentemente dall’orientamento, per un lavoro individuale. Consiglio anche visitata da psichiatra per accompagnamento farmacologico
Saluti
7 MAR 2023
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Brava mamma coraggiosa, e brava ragazza che ha tirato fuori il suo dolore. Non è questione di psicologo o psichiatra, ma di un professionista capace di accogliere l'aspetto umano e non solo depressivo della sofferenza che sua figlia esprime. Ogni persona è unica e originale nell' intrufolarsi nel proprio dolore, che ha basi concrete nell'educazione e nelle esperienze della vita. Non c'è niente da diagnosticare, se non per diletto nosografico, mantenga e faccia crescere un dialogo sincero con sua figlia: non sarà facile neanche per lei. Non perdete tempo, usatelo.
7 MAR 2023
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Cara Maria
Comprendo bene il suo livello di preoccupazione ed io le consiglierei, almeno inizialmente, di contattare uno psichiatra per un sostegno farmacologico e poi uno psicoterapeuta . A prescindere dall’ orientamento, è importante quanto sua figlia si senta compresa ed accolta da una figura professionale
2 MAR 2023
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Buonasera signora Maria. Il fatto che sua figlia si sia confidata ed espresso ad alta voce questi pensieri è positivo. A prescindere dal tipo di approccio un percorso di terapia personale è indicato...come da lei intuito. La depressione, oltre al percorso psicoterapico, può essere supportato da un medico psichiatra.
1 MAR 2023
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Salve Maria, anzitutto mi dispiace per la situazione che sta vivendo, come madre, davvero terribile.
Da quello che scrive, io le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra, piuttosto che ad uno psicologo, che non solo diagnosticherà sua figlia, ma saprà darle se necessario un adeguato sostegno farmacologico per fare anche un opportuno percorso di psicoterapia o di sostegno psicologico.
Cordialmente,
Dott. Marco Piccolo
Psicologo
1 MAR 2023
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Gentile, qualsiasi orientamento "tratta" I pensieri suicidari, più che cercare uno specifico orientamento è più utile cercare lo psicologo/psicoterapeuta che tratta queste criticita e agire nel modo più celere possibile. Il collega potrà eventualmente suggerire un percorso farmacologico integrativo con uno psichiatra. Può controllare sul portale o chiedere consiglio a qualche figura sanitaria di cui si fida per un nominativo valido.
Penso che un percorso individuale per sua figlia e uno integrato con tutta la famiglia possa essere la soluzione più calzante.
Saluti