Pensieri ossessivi e paura del suicidio

Inviata da Alessandro · 22 set 2016 Ansia

Buonasera. Sono un ragazzo di 22 anni e da tempo sono alle prese con dei pensieri ossessivi. È cominciato tutto in tenera età, avevo più o meno 15 anni quando ebbi i miei primi pensieri ossessivi di aggressione verso mia madre. A quei tempi ero un credente, e mi bastò recitare qualche pregjira per scacciare i brutti pensieri. Ora, da circa un anno, hanno ripreso a tornare nella mia mente. Devo dire però che la cosa va un po' a periodi, in quanto solo a volte mi capita di riaverli. Ma ora, visto che i pensieri ossessivi di aggressione non bastavano, mi si sono introdotti nella mente anche quelli di suicidio. Ho pensato "e se metessi fine a tutto questo togliendomi la vita?", "e se fossi posseduto e il diavolo volesse me come sacrificio"(tra l'altro assurdo visto che non credo alle superstizioni e mi sono creato un proprio credo, più agnostico che ateo). Ora vorrei chiedervi se questi pensieri possano far parte del DOC oppure no?
P.s.
Devo dire che già scrivendo questa donanda ho cominciato a sentirmi meglio e sembra che la mia mente si sia pulita e l'ansia che sentivo in tuttl il corpo sia svanita. Magari una via per combatterli è proprio questa, dello scrivere. Attendo le vostre risposte, grazie mille!

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Miglior risposta 22 SET 2016

Gentile Alessandro,
è probabile che questi pensieri intrusivi ed ossessivi rientrino in una sindrome da DOC ma questa diagnosi deve essere posta in sede di psicoterapia contestualmente ad opportuno trattamento che potrebbe richiedere anche un supporto farmacologico se dovesse essere necessario.
In realtà è raro che in questo disturbo venga agito il suicidio anche se vi è questo pensiero intrusivo.
Tuttavia è decisamente sconsigliabile ricorrere ad una cura "fai da te" ed è invece opportuno rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 SET 2016

Sì, Alessandro, potrebbero far parte del DOC. Credo che tu abbia capito bene la funzione terapeutica che può avere scrivere (o parlare) dei propri stati d'animo. È una delle tecniche psicoterapeutiche che utilizzo.
Penso sarebbe una buona idea fare un paio di sedute di psicodiagnosi per capire con precisione cosa ti sta succedendo e poi decidere cosa desideri fare.
Buon cammino

Dott. Christian Giordano Psicologo a Roma

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23 SET 2016

Caro Alessandro
Ritengo che i sintomi da lei descritti facciano parte del disturbo ossessivo compulsivo ma è necessario che lei si rivolga ad uno specialista per fare una diagnosi accurata e stabilire insieme un piano di trattamento adeguato. Per quanto riguarda la sua idea al suicidio ritengo che sia sempre un'idea che fa parte del disturbo e che non metta in atto, l'idea del suicidio può essere vista come una strategia per placare le sue ossessioni e l'ansia ad essa connessa.

Dott.ssa Rossella Boretti Psicologo a Prato

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22 SET 2016

Gentile Alessandro,
ho letto le parole che ha scritto, dalle quali emergono chiare la sua preoccupazione e la difficoltà a convivere con questi pensieri. La sofferenza si evince anche dai suoi tentativi di scacciarli, che sia con le preghiere, o con altri modi.
Come le hanno consigliato altri colleghi, potrebbe valutare l'opportunità di un percorso di psicoterapia, non tanto per riuscire a definire la diagnosi, quanto per poterli esplicitare [lei stesso diceva che scriverne è stato utile], comprendere il ruolo che essi hanno nella sua vita, il significato che gli dà e da lì pensare ai possibili cambiamenti che le si aprono davanti.

Spero di esserle stato utile
Cordiali saluti
Alessandro Busi

Dott. Alessandro Busi Psicologo a Padova

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22 SET 2016

Caro Alessandro,
è possibile che i suoi pensieri continui facciano parte del DOC, ma al di là della diagnosi, che è opportuno svolgere in altro contesto, credo che sia importante comprendere perché si sono ripresentati da un anno a questa parte. Lei si è già fatto delle ipotesi in merito?
La scrittura aiuta molto, ma non sottovaluti la situazione che potrebbe peggiorare se non affrontata per tempo. Provi a rivolgersi ad una psicoterapeuta della sua zona che possa aiutarla a comprendere il significato di questi pensieri e perchè sono ricomparsi un anno fa.
Rimango a disposizione,

cordiali saluti

Dott.ssa Monica Salvadore
Psicoterapeuta TORINO

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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22 SET 2016

Buongiorno Alessandro, alcuni dei sintomi che descrive potrebbero essere riconducibili ad un doc. Tuttavia, prima di poter elaborare con certezza una diagnosi bisognerebbe analizzare la sua situazione in modo molto più dettagliato e prendendo in considerazione anche altre possibili diagnosi.
Il fatto che i suoi pensieri le sembrano assurdi non è sorprendente, anzi capita quasi sempre: razionalmente ci si rende conto di quanto determinati pensieri non abbiano ragione d'esistere; tuttavia, questa constatazione non basta a controllarli e ad allontanarli. L'uomo è molto meno razionale di quanto spesso si crede.
Le consiglio di valutare la possibilità di rivolgersi ad un professionista che la possa aiutare ad affrontare il suo problema. Non sottovaluti la situazione pensando che questi pensieri non si presentano troppo frequentemente e che in alcuni casi riesce a stare meglio (ad esempio scrivendo). Queste cose solitamente capitano quando il problema non è ancora particolarmente strutturato e grave, ma se non lo si affronta per bene con il tempo potrebbe peggiorare.
Buona fortuna

Dott.ssa Erica Tinelli Psicologo a Orte

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22 SET 2016

Caro Alessandro,
convivere con questi pensieri non é affatto semplice. Al di là della possibile diagnosi io La inviterei a rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona per inziare un percorso che la possa aiutare a comprendere la natura di questi pensieri, il loro significato e, sopratutto, aiutarla a poter stare meglio. La scrittura puó senza dubbio essere un canale ma la possibilità di poter elaborare quello che le accade con un'altra persona puó essere ancora piú efficace.
Le suggerirei anche di porre attenzione a cosa favorisce l'insorgere di questi pensieri... Come si spiega che siano tornati proprio ora dopo anni di silenzio?
Rimango a disposizione.
Cordialmente,

Annalisa Anni
Psicologa Psicoterapeuta Padova

Alternativamente Psicologo a Padova

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