Ho iniziato un percorso con una terapeuta donna. Non mi sono sentita capita perché aveva un approccio materno nei miei confronti(mi sgridava, mi dava consigli, era troppo invadente). In compenso sono rimaste delle questioni irrisolte che non sono state trattate adeguatamente inerente a un passato molto difficile che avuto. Sono indecisa se iniziare un percorso con un terapeuta uomo o dedicarmi un momento di pace.
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16 GIU 2022
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Gentile utente, la scelta di un terapeuta attiene a che ad una questione di comodità
Se nella relazione con una terapeuta donna lei si è sentita trattata come descrive, attiene alla relazione che si e stabilita e non al fatto che sia donna. Sicuramente il fatto di essere donna porta a dinamiche transferali madre figlia che possono essere elaborare nella relazione stessa
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli
13 GIU 2022
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Buonasera Gloria,
comprendo il tuo senso di smarrimento e confusione.
Non credo dipenda dal genere del terapeuta, alcune cose possono rimanere irrisolte se la relazione paziente-terapeuta non è basata sulla fiducia, perché come ogni altra relazione importate, significativa, non sarà il genere o ad esempio 'orientamento del terapeuta a fare la differenza, ma le persone che instaurano quella relazione comunicativa.
Volevo rimandarti questo, perché sono stata colpita dalle tue parole, mi sgridava, era troppo invadente, forse non era la tua terapeuta, capita molte volte.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Antonini Chiara
13 GIU 2022
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Cara Gloria,
ottimo che riesce a comprendere ciò che le suscita fastidio nell'altra persona, in questo caso nella sua terapeuta. E' una buona base o per parlarne direttamente con quest'ultima( come opportunità per comprendere qualcosa di più su delle parti di se), oppure valutare di affidarsi ad un altr* terapeut* considerando che spesso il sesso non è indicativo di caratteristiche comportamentali.
Valuti lei in base alla persona che la ispira maggiormente, si lasci guidare dalla sua "pancia".
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
13 GIU 2022
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Buongiorno
Dipende da come possono incidere e su cosa queste questioni lasciate in sospeso.
Non credo che la differenza la faccia il genere del terapeuta, piuttosto lo stile.
Condurre una cura significa lasciare libero il paziente di fare e disfare, probabilmente ha bisogno di uno stile differente, partire da come è andata la scorsa terapia è già un buon modo di mettersi al lavoro ma potrà farlo solo con uno specialista e non da sola.
13 GIU 2022
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Buongiorno Gloria,
comprendo come si sente e il vuoto che può provare in questo momento.
La scelta del terapeuta non dovrebbe essere vincolata dal genere, in quanto dipende dall’orientamento del terapeuta e da altri fattori che intervengono in seduta.
Ne ha parlato con la sua terapeuta?
Credo che se sente la necessità di toccare alcune questioni irrisolte del suo passato può contattare anche ora un altro terapeuta, senza lasciar passare del tempo.
Si senta libera di scegliere.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Chiuselli
13 GIU 2022
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Cara Gloria,
l'approccio di un terapeuta non dipende dal suo sesso, ma dal suo stile e da ciò che ritiene più opportuno in quel momento della cura, per la problematica della persona.
Spesso si tende a trasferire sulla persona del terapeuta tratti dei propri genitori, fa parte del processo. Ne ha parlato con la terapeuta? Non so quanto sia durata la terapia di cui parla, perché possano essere affrontate questioni passate irrisolte bisogna essere nel percorso già da un pò di tempo.
La scelta del terapeuta è individuale, non c'è però nessuna garanzia che una certa caratteristica del terapeuta (ad es. il suo sesso, età) corrisponderà a qualcosa che lei si aspetta. Sarebbe per cui più utile che parli di queste sue problematiche e aspettative con chi sceglierà.
13 GIU 2022
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Dedicati un momento di pace poi ricomincia un percorso quando ti sentirai pronta, il sesso del terapeuta non è importante. È importante instaurare un corretto rapporto col terapeuta che sceglierai. Io ci sono e non do consigli o altro. Ma ti ascolterò e ti guiderò lungo la strada migliore per te rendendoti indipendente e autonoma. Cinzia zapparoli
13 GIU 2022
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Salve Gloria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL