Sono un uomo di 57 anni, da un mese vedovo. Mia moglie mi ha lasciato dopo un vita trascorsa insieme, durante la quale abbiamo condiviso tutto, famiglia fantastica, affrontato insieme gioie e dolori...purtroppo una malattia devastante se l'è portata via lasciandomi un dolore dentro immenso. Per me la vita è finita quel giorno in cui lei se ne è andata. Ho frequenti crisi di panico in quanto non riesco a convincermi che mia moglie non tornerà più. Mio figlio è studente universitario, mi è sempre vicino certo con i loro tempi ed esigenze. Sarei grato di ricevere un vostro supporto
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11 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Salvatore,
Le porgo le mie più sentite condoglianze. La morte di un proprio caro, specie della persona amata è un evento davvero difficile da elaborare e per poterlo affrontare ci vuole solo tanto tempo. Ognuno di noi ha i propri tempi e i propri modi per affrontare un lutto. Ciò che lei ha descritto è una fase tipica, la negazione di quanto accaduto e il desiderio che sua moglie torni, spesso la perdita di una presona amata provoca in chi è rimasto anche sintomi emotivi, cognitivi e comportamentali. Ci vuole tempo per accettare e integrare questo evento nel proprio percorso di vita, sappia che per affrontarlo può servirsi del sostegno di uno psicologo.
13 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Salvatore,
comprendo e condivido il suo dolore che è ancora acuto per essere trascorso soltanto un mese da questa grave perdita.
Elaborare questo lutto dipende dal tempo trascorso dall'evento e dalle sue risorse personali che non sembrano elevate.
Un buon modo può essere quello di non chiudersi in se stesso ma parlare di questa triste esperienza in un contesto di psicoterapia ove può ricevere un supporto adeguato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Salvatore, ciò che sta vivendo è un dolore fresco ed immenso.
Questo evento che vi è capitato costituisce un vero e proprio trauma, che si associa spessissimo a fenomeni di ansia, panico, depressione, e va considerato come tale.
Per questo le consiglio una presa in carico terapeutica, sarà lei a decidere se rivolgersi ad un terapeuta individualmente o se preferisce farlo con suo figlio, per affrontare il lutto insieme.
Si dia una possibilità di essere sostenuto ora che ne ha tanto bisogno.
A disposizione
Dott.ssa Moglie L.
12 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Salvatore,
mi spiace per la sua perdita, una delle manifestazioni più alte del dolore umano. Sono situazioni che al momento lasciano senza senso, senza forze e senza direzione. La forza della mente umana, però, sta nell'essere predisposta a superare le emozioni - quelle dolorose come quelle positive - pur con i suoi tempi. A distanza di un mese, sicuramente il dolore resta forte, però con il passare del tempo esso diminuirà per lasciare spazio ad una dolceamara nostalgia. Se questo processo di superamento dell'emozione fosse duro da sopportare, può chiedere aiuto, ma confidi nell'uscita naturale da questa situazione.
Ciò che ora le può apparire come uno svago inutile, piano piano acquisirà una dignità come attività utile a risollevarle il morale, ridarle energia e vivere ciò che la vita ha ancora da offrirle.
12 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Carissimo Salvatore,
mi dispiace moltissimo per la sua gravissima perdita. La morte della compagna di una vita lascia un vuoto immenso che necessita di tempo per essere elaborato: il passaggio dall'amore in presenza a quello in assenza è quanto di più impegnativo e doloroso può essere chiesto ad un essere umano. Il lutto, poi, è un'esperienza talmente intima e personale che non può che essere soggettiva pur attraversando fasi comuni. Non pretenda troppo da se stesso, si dia il tempo di farsi attraversare dal dolore in nome dell'amore che ha condiviso con sua moglie, ma chieda pure il supporto di uno specialista se ritiene di aver bisogno di essere accompagnato in questo duro percorso. Un grosso caro augurio,
dott.ssa Roberta Monda
11 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissimo Salvatore, capisco perfettamente tutto il dolore che prova e il profondo senso di solitudine. I sintomi che descrive sono normalissimi, è venuta a mancare la sua metà, la compagna di una vita e ora sta sprofondamento nel malessere più totale. Ci vorrà del tempo per riuscire a stare meglio, per cicatrizzare questa ferita ma ciò non toglie il fatto che lei possa farsi aiutare già ora da un professionista per almeno alleggerire un po'il carico di angoscia e di dolore che si porta dentro... Se ha bisogno, sono disponibile.