Disturbo ossessivo compulsivo, come liberarmene velocemente?!?

Inviata da Giulia · 12 gen 2016 Disturbo ossessivo compulsivo

Ho 22 anni, vivo col mio compagno da due anni. Prima, vivevo con mia madre e non le dicevo mai una bugia, mi sentivo troppo in colpa se lo facevo. Mi aveva educata così. Non che sia sbagliato insegnare ai figli a non dire bugie, ma io avevo sviluppato una tale paura di sentirmi in colpa che non le mentivo mai. A 10 anni sviluppai un disturbo ossessivo compulsivo. Facevo dei pensieri sessuali e mi sentivo così in colpa che glieli dicevo tutti. Da quando sono andata via di casa mi sono un po' allontanata da lei e ho iniziato a mentirle. Sulla mia vita privata più che altro. Magari le dicevo che ero a casa invece ero fuori, oppure negavo di pagare tante cose al mio compagno disoccupato (continuavo a dirle che lui lavorava e che si pagava tutto invece non era vero, gli compravo anche i vestiti. Lei non avrebbe capito, le avrebbe dato fastidio, non volevo che lo pensasse un mantenuto) cose così. Finché l'altro giorno, dopo averle mentito per chiederle dei soldi (ho postato anche la domanda qui nel forum) ho avuto un attacco di panico improvviso, come se mi fosse arrivato uno schiaffo e mi fossi detta "ehi, ma ti rendi conto di cosa hai fatto?". Ho detto a mia madre la verità su quel fatto, non si è arrabbiata anzi ha apprezzato la sincerità. Forse ci è rimasta un po' male, ma è stata molto carina. Però ha detto una cosa che mi ha ucciso "Amore, tu sei una persona onesta e il fatto che mi hai detto la verità lo dimostra. In futuro non succederà più, hai sicuramente imparato la lezione". Mi sono detta "E se sapesse quante altre gliene ho dette?"
Mi è venuto una specie di impulso a confessarle tutto. Mi succedeva anche da piccola, quando appunto ho sofferto di disturbo ossessivo compulsivo (anzi non ho mai smesso di soffrirne, a tratti tornava) e lei era il mio confessore a cui dicevo tutto per liberarmi la coscienza. E se dico tutto intendo TUTTO. Pensieri, cose fatte, piccole bugie (sì, fino ai 10 anni qualcuna ne dicevo poi ho smesso), anche cose davvero troppo intime. Avevo un bisogno disperato di svuotarmi completamente, mi è successo anche col mio attuale compagno: i primi due anni gli ho fatto passare le pene dell'inferno perché mi sentivo in colpa anche solo a guardare (GUARDARE) un ragazzo e glielo "confessavo" in lacrime. Gli confessavo ogni minimo pensiero innocente come se lo avessi tradito. Ora mi sta risuccedendo con mia madre. Ma non posso dirle "Sai mamma che ti ho detto un sacco di bugie?" Come ci starebbe? Lei mi vuole un mondo di bene, ci starebbe malissimo! Finirei per creare il solito circolo vizioso in cui le confesso una bugia, poi me ne viene in mente un'altra e le confesso anche quella, poi un'altra, un'altra ancora e così via finchè me ne verranno in mente. E sarà sempre peggio. Man mano che andrò avanti troverò anche delle sfumature alle cose già confessate, le vorrò confessare i pensieri che c'erano dietro a quelle bugie, le mie cose private, non avrò pace finchè non le avrò detto tutto.
Io credo che la soluzione migliore sia iniziare ad essere più sincera d'ora in avanti, ma ho paura che diventerà un'ossessione come quando ero piccola. Dovrò dirle tutta la verità sempre, su tutto? Anche cose mie e del mio ragazzo. Come trovare un equilibrio? E soprattutto: come faccio a cacciare il panico, le fitte d'ansia che mi prendono lo stomaco, la orribile sensazione di voler prendere il telefono e dirle tutto senza peli sulla lingua? Quando mi succede non riesco a trattenermi. Mi capita anche col mio compagno a volte, anche se non ho fatto niente, è come se inconsciamente cercassi per forza qualche ricordo da confessare. Me lo cerco proprio, ripercorro la mia vita e trovo qualcosa che ho fatto che mi fa sentire in colpa e bisognosa di confessare. Ma non posso e non voglio, sto malissimo quando succede: litigo con le persone, rovino i rapporti e instauro il circolo vizioso di cui ho parlato sopra e dal quale difficilmente riesco ad uscire. Come fermarmi prima che sia troppo tardi?

Ps.: ho anche fatto una terapia anni fa, è servita ma solo temporaneamente.

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Miglior risposta 14 GEN 2016

Gentile Marina,
rileggendo più volte la sua mail mi viene la convinzione che il vero problema non è quello se a sua madre o al suo compagno dice la verità oppure la bugia ma sia il sottostante disturbo ossessivo-compulsivo che in lei è ancora ben presente e pervasivo.
Evidentemente il precedente percorso di psicoterapia (di cui non dice la durata) non è bastato a debellarlo.
Ne consegue che dovrebbe riprendere la terapia psicologica e continuarla fino a remissione stabile dei sintomi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 DIC 2018

Carissima,
se è servita solo temporaneamente significa che non ha raggiunto una piena ristrutturazione della personalità. Cosa che si può raggiungere con una psicoanalisi, dandosi ovviamente del tempo.

Angelo Feggi

Dott. Angelo Feggi Psicologo a Genova

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15 GEN 2016

Cara Giulia
vivere in questo modo e con questi tormenti è una vera tortura.
Tu devi convincerti ad intraprendere una psicoterapia e devi investire su di te in tempo e denaro occorrente in modo da poter curare il disturbo che ti fa vivere così male e con un così forte disagio interiore.
Non perdere altro tempo e cerca un terapeuta che possa seguirti.
E' l'unica via.
Un caro saluto
Dott.Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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12 GEN 2016

Buongiorno Claudia e ben ritrovata!
Mi sembra di capire che il problema del mentire non sia solo con sua mamma, ma che a volte riguardi anche altre persone che le sono vicino. Penso che il problema che lei presenta sia solo una piccola parte del problema: lei dice di voler essere più onesta con sua mamma, ma io cercherei di capire come mai invece è portata a mentire. Ha paura di un giudizio, del fatto che le perosne non le vorranno più bene??
Bisognerebbe anche andare a fondo sul senso di colpa che lei dice di provare nei suoi confronti, indagare come mai una bambina di 10 anni abbia sviluppato un disturbo ossessivo compulviso. Come le avevo già scritto penso che sia opportuno che lei si rivolga ad uno psicoterapeuta che potrà cominciare a far star bene lei. Prima ancora della "confessione" a sua madre dovrebbe prima trovare il modo di capire cosa la spinge a questi comportamenti. Sono successivamente potrà decidere cosa fare con sua madre. Il rischio è che chieda scusa, come giustamente dice lei, per molte cose, ma che ce ne saranno sempre molte altre in futuro e nel passato.
Rimango sempre a disposizione.
Un saluto

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano

Anonimo-125892 Psicologo a Milano

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12 GEN 2016

Buongiorno gentile Claudia,
il suo problema è pervasivo e necessita di un percorso di psicoterapia più che di consigli on line per rispondere, come rispondere, cosa dire, cosa non dire alle persone care. Riguado al percorso che ha svolto tre anni fa non ci riporta molti elementi per suggerire un parere. Sarebbe importante sapere che tipo di terapia psicologica era, cosa è emerso in tre anni, come mai non ne ha tratto giovamento, perchè è finito il percorso. Può cercare su questo portale in base alla sua città il professionista psicologo/a psicoterapeuta che potrebbe aiutarla ora a risolvere. tenga presente che se si tratta di disturbo ossessivo sono da escludere tempi brevi.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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