Buongiorno,
Ho quasi 25 anni, e da tempo mi porto questa frustrazione del non riuscire a fare amicizia e di non avere un gruppo di amici con la quale uscire, e fare esperienze della mia età.Invece spesso mi ritrovo il sabato sera da sola, e la domenica esco da sola con l'intento di passare del tempo con me stessa.Premetto che ho un carattere piuttosto riservato ed introverso, che accentua ancora di più la mia difficoltà.Ho tentato in tutti i modi di farmi andare bene questa solitudine, perche se da un lato mi aiuta a convivere più con me stessa dall altro( se non ben bilanciata) penso mi allontani sempre più dagli altri.Finito il liceo, sono riuscita a portare avanti alcune amicizie, ma con l'andare del tempo queste amicizie si sono annullate, probabilmente perché alla base non c'era un rapporto significativo.Dopo il liceo, inizio a lavorare con l'azienda di famiglia, e li comincia a peggiorare tutto, perché non ho la possibilità di conoscere nessuno.Decido così di non lavorare più nell azienda di famiglia, e provare un esperienza lavorativa anche per cambiare aria e fare nuove conoscenze.Li riesco a conoscere e andare d accordo con 2 persone, con cui tutt'ora ho del rapporto.Uno e diventato il mio migliore amico, l'altra è semplicemente un amica nulla di più, con la quale mi sto allontanando per ragioni personali.Esco sempre con il mio migliore amico, ma purtroppo da un periodo a questa parte lo vedo molto meno per via dei suoi impegni universitari.Sono poi ritornata a lavorare da mio padre, con cui lavoro ormai da due anni.Da un mese a questa parte vado in palestra, perchè ho degli obiettivi personali che vorrei raggiungere, ma non riesco anche lì a fare amicizia.Proferire parola sembra quasi impossibile, perchè ognuno è concentrato nella sua attività.Ma poi osservo gli altri, e vedo che tra di loro parlano, e mi chiedo sono io il problema?Sono io che forse mi rendo "indesiderabile" agli altri per il mio modo di pormi( sulla difensiva) e magari nessuno vuole avvicinarsi perche vede una corazza?Pur provando ad avere un attitudine diversa, il risultato non cambia.Vorrei dei consigli a riguardo.
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6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno,
grazie per aver condiviso il tuo vissuto.
L'essere introversi non è un difetto o un aspetto di noi da modificare o “aggiustare”, ma piuttosto penso sia per te prezioso dare significato e valore a questo aspetto di te. Un percorso di terapia può essere utile in questo per orientarti ad un espressione di te più libera e sincera.
Occorre conoscersi a fondo per rispettare se stessi e amarsi per ciò che si è.
7 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
La capacità di stare bene con le persone, di fare amicizie, di mantenere i rapporti sono delle competenze sociali che tutti noi abbiamo in misura diversa che possono essere migliorate, sviluppate e gestite in modo più funzioanle a quelle che sono le nostre esigenze.
Nel tuo caso da un lato sai stare bene da sola ma vivi come una frustrazione e un senso d'inadeguatezza la gestione della tua vita sociale che mi sembra di capire addesso sia ridotta ad un solo amico e non per scelta ma per la tua difficoltà a relazionarti efficacemente con gli altri.
Questa situazione può essere migliorata lavorando sulla tua percezione delle situazioni che vivi e su quello che tu fai di solito per gestirle.
Sono specializzanda in terapia breve strategica e nel mio lavoro insegno anche strategie e tecniche per sbloccare situazioni disfunzionali come quelle che stai vivendo tu.
Se sei interessata ti informo che lavoro anche online
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Michelucci
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Elettro, la timidezza può avere anche il suo fascino per le persone che la osservano da fuori. La sua situazione andrebbe analizzata in modo più approfondito per capire quanto sia lei stessa a interpretare l'atteggiamento degli altri come poco disponibile nei suoi confronti. Un percorso psicoterapeutico la potrebbe aiutare ad affrontare le situazioni sociali con maggiore paura. Sicuramente l'andare in palestra può essere una buona chance per conoscere qualcuno. Magari potrebbe preferire corsi di gruppo che facilitano la conoscenza tra i partecipanti. Sicuramente dovrebbe stare a pensare meno su cosa deve o non deve fare, o su cosa pensano o non pensano gli altri. La vita è fatta anche di semplicità, per cui bisogna lasciare da parte le nostre ossessioni e buttarsi. Sono cose che più si fanno, più è meno difficile farle e vengono a poco a poco spontanee. Anche i corsi di ballo possono favorire la conoscenza, o gruppi di lettura.
Auguri per il suo percorso.
Dott.ssa Elena Agio
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Elettro,
Grazie per aver condiviso la tua situazione. Da quanto riporti si percepisce sofferenza e frustrazione per ciò che stai vivendo nell'ambito delle relazioni sociali di amicizia. Non sempre si riesce a trovare il giusto equilibrio tra tempo passato con se stessi e tempo condiviso con gli altri, soprattutto se le circostanze esterne lo rendono ancora più difficoltoso.
Passare del tempo con se stessi consente di acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza di come si è fatti, di come funzioniamo con gli altri e che tipo di compagnia ricerchiamo. Tuttavia, i momenti di riflessione possono con il tempo trasformarsi in pensieri ripetitivi e rimuginio, che non fanno altro che alimentare le preoccupazioni a riguardo, creando una sorta di circolo vizioso da cui può essere difficile uscire. L'instaurazione di rapporti sociali è un processo che spesso non si può controllare e proprio per questo è speciale e unico per ogni persona; se viene forzato rischia di perdere il proprio valore e significato.
Attraverso un percorso di supporto psicologico potresti trovare un'opportunità di sostegno e confronto circa questi temi.
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno cara Elettro.
Intanto la ringrazio per questa condivisione, che dà voce ad un tema universale, spesso sottaciuto, uno stato interiore che tocca tutti almeno una volta nella propria esistenza ed è il senso di solitudine.
Talvolta ci si sente soli anche se circondati da persone, proprio perché solitudine non è mancanza di altri intorno a noi ma la difficoltà di rispecchiarsi, di comunicare ciò che per noi è importante, la nostra intimità, il nostro mondo interno.
Immagino una situazione familiare in cui lei è cresciuta molto sola, senza la possibilità di entrare veramente in comunicazione con qualcun'altro significativo, e ciò ha fondato questa sua difficoltà e Ciò ha contribuito alla sua difficoltà nel creare relazioni, fermo restando la sua natura più introversa.
Credo che la domanda che lei si pone a fine lettera, ovvero se non sia la corazza che lei porta e il senso di chiusura che trasmette, ad allontanare gli altri, sia un nucleo importante da cui partire, una profonda riflessione che implica già una forma di consapevolezza rispetto al suo modo di porsi nel mondo.
Gli altri rispondono a ciò che noi comunichiamo ad un livello inconscio, ove probabilmente pregnano in lei sentimenti contrastanti, che si muovono tra il desiderio di essere in un contatto con l'altro e la paura dello
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve, mi spiace per quello che sta passando, la solitudine influenza l'immagine che ha di se e, allo stesso tempo, l'immagine che ha di se condiziona il suo atteggiamento verso gli altri .... è un circolo vizioso che può esser modificato se 'modifica' i pensieri che stanno dietro ai suoi comportamenti. Le consiglio di farsi aiutare da un terapeuta, con il suo aiuto acquisirà una miglior autoconsapevolezza, individuerete emozioni e pensieri che stanno dietro al suo malessere trovando le strategie più adatte ad affrontarlo.
Pian piano troverà il piacere di stare assieme agli altri e guarderà al futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Elettro,
se volesse sapere di più come "funziona" nelle relazioni e conoscere meglio le sue competenze relazionali mi contatti perchè
potrebbe ottenere ottimi risultati.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Penso che tu sia bloccata, dal punto di vista emotivo.
E questo blocco ti porta a non comunicare con gli altri.
Dovresti imparare a comunicare ti sarebbe utile un training sulla comunicazione e dei colloqui con uno psicoterapeuta per vedere le cause.
Lo puoi dare anche online.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Elettro, grazie per esserti confidata con noi.
Mettersi in gioco nelle relazioni, anche di amicizia, non è semplice. La solitudine spesso ci protegge, fa in modo che nessuno - se non noi stessi - possa farci del male, ma al contempo come emerge anche dalle tue parole ti impedisce di godere della gioia della condivisione e della compagnia. E’ bene che una persona riesca a stare bene sola con se stessa, perchè dei momenti di “introversione” e di introspezione sono sempre necessari per potersi ricollegare con i propri vissuti e le proprie emozioni, che sono delle bussole che ci orientano nelle relazioni e nel mondo. In assenza di questi momenti, il rischio è di disconnettersi dal proprio mondo interno.
Purtroppo, quando la solitudine diventa una scelta forzata - un pò perchè il nostro carattere ci predispone, un pò per gli eventi di vita - posso capire come questa cominci a starti stretta.
Indubbiamente con il nostro atteggiamento e comportamento condizioniamo gli altri, ci rendiamo più o meno approcciabili e desiderabili. Non possiamo immaginare di far crollare subito quella corazza che ci separa dal mondo, perchè al contempo è lì per proteggerci: sarebbe importante cercare di capire qual è il pericolo dal quale ci sta difendendo, per poterla accettare nel suo ruolo e per poter capire come concederle un momento di pausa. Forse prima di provare un’attitudine diversa, prima di chiedere a te stessa di cambiare la tua natura, sarebbe utile conoscerti e conoscere quelle difese che tanto ti separano dagli altri, quanto sono nate per proteggerti. Affrontare in stanza di terapia il pericolo che senti provenire dall’esterno, che ti ha portato a costruire uno scudo, potrebbe renderlo meno spaventoso. Generalmente più non conosciamo qualcosa o qualcuno, più ci fa paura, perchè è imprevedibile, non ha una forma o un nome. Avvicinandoci piano piano, protetti dalla relazione terapeutica, a questi pericoli, possiamo finalmente conoscere ciò che ci turba, imparando a guardarlo da un nuovo punto di vista: quello della tenerezza e dell’accettazione.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
Un abbraccio,
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Elettro,
capisco quanto, a maggior ragione alla sua età, non sia importante solo riuscire a star bene con se stessi, ma anche avere una cerchia di amicizie, con le quali condividere esperienze.
Mi complimento con lei perchè, nonostante tutto, ha comunque provato ad integrarsi in luoghi per poter socializzare. Il fatto che, però, questo non abbia dato esiti positivi, può essere dovuto a dei comportamenti che, seppur fatti con le migliori intenzioni, anzichè migliorare la sua difficoltà, l'hanno mantenuta o addirittura incrementata. Per tale ragione il mio suggerimento è quello di esplorare, con il supporto di un professionista, questi comportamenti, in maniera tale da comprenderne la funzionalità o la disfunzionalità. Solo facendo ciò sarà possibile mettere in atto delle strategie utili rispetto ai suoi obiettivi.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
