Difficoltà nel relazionarmi agli altri
Salve, sono un ragazzo di diciannove anni che frequenta il primo anno di università. Ho trovato sempre molta difficoltà nello stringere amicizie, sono sempre stato molto introverso e, pur essendomi aperto molto nei confronti degli altri, ad oggi mi ritrovo praticamente senza amici, tranne che per un'amica del liceo con cui sono ancora in contatto e con cui mi incontro qualche volta. Mi sono sempre sentito distante dai miei coetanei per interessi e modi di fare e ciò accresce la mia difficoltà nel trovarmi bene con le persone. Forse sono stato anche sfortunato nell'incontrare le persone che ho incontrato e non mi sono creato abbastanza modi per fare nuove conoscenze. I ragazzi e le ragazze che ho incontrato mi sono sempre parsi molto concentrati sull'apparire, sull'esteriorità e impegnati costantemente a credersi migliori degli altri, sempre pronti a criticare ma mai ad autocriticarsi... io invece sono praticamente l'opposto. Inoltre ho trovato molte persone poco affidabili, persone che è molto difficile sapere che idea abbiano veramente di te, persone con doppia faccia, ipocrite e contraddittorie nel loro modo di agire non solo verso di me ma proprio in generale.
Ho fatto parte di un gruppo di amici negli anni del liceo, anche se non mi ci sono mai trovato davvero, ero sempre io a dover chiedere se uscivano ed ero poco coinvolto... ho sfruttato il periodo di pandemia per tagliare i ponti con loro ed è da marzo che non li vedo e non sento la loro mancanza, come loro di sicuro non sentono la mia. Il punto su cui mi soffermo spesso a pensare è che io da un lato non sento la necessità impellente di avere rapporti di amicizia ma dall'altro mi farebbe molto piacere conoscere persone nuove( cosa che non ho potuto fare all'università per via delle lezioni online), anche se so che sarebbe complicato per me farmi conoscere, perchè sono una persona che tende a rimanere sulle sue e rimane sempre al margine delle discussioni, poco capace di far valere la propria opinione... la classica persona che nelle foto sta sempre dietro a lato semicoperto dalle teste degli altri. Questa mia condizione di solitudine mi pesa e non mi pesa contemporaneamente, non ho disagio nel passare molto tempo da solo, anche perchè, stando da solo, non si presenta il senso di inadeguatezza che ho nel misurarmi con gli altri, visto che penso di essere io il problema perchè sono diverso.
Sono mesi che non vedo nessuno a parte i miei genitori, i miei zii, mio cugino, l'istruttore di scuolaguida e una mia amica e nonostante ciò mi sento bene con me stesso. Certo vorrei che la mia situazione fosse diversa e la cosa che mi crea più ansia è la paura che questa condizione si protragga per molto molto tempo, forse per tutta la mia vita. Un'altra cosa che non mi dà tranquillità è il fatto che prima o poi i miei genitori potrebbero venire a sapere di questa mia solitudine, visto che io glielo nascondo anche perchè un po' me ne vergogno... loro infatti pensano che io mi veda ancora con quel gruppo di amici dato che la sera faccio finta di uscire con questi ultimi ma in realtà mi metto a girare da solo per 3-4 ore nel quartiere adiacente a quello in cui abito io.
Grazie in anticipo delle risposte che mi fornirete, vorrei soltanto chiedervi, senza essere scortese, se per favore le vostre risposte non si limitassero a consigliarmi di intraprendere un percorso presso uno psicologo, perchè già mi è capitato su un altro sito simile e tutte le risposte sono state così... mi farebbe piacere ricevere altre considerazioni anche se so bene che questo servizio non sostituisce una seduta.