Salve.
Sono una ragazza di 19 anni. Da sempre ho difficoltà nell'instaurare rapporti con l'altro sesso, che siano d'amicizia o d'altro. Mi sono sempre trovata a disagio in mezzo ai maschi e ho sempre privilegiato amicizie femminili, a parte qualche rarissima eccezione, che comunque è durata poco. Se per strada incontro un gruppo di ragazzi, faccio di tutto per evitare di passare davanti a loro, e se sono costretta a camminargli davanti mi vengono l'ansia e la paura che mi giudichino o urlino qualcosa. I rapporti sentimentali sono spesso disastrosi... e terminanti con la mia sofferenza e basta. Tendo a cercare compagni più grandi di me, anche di parecchi anni. Generalmente detesto i maschi... Pochi riescono ad attirare la mia profonda stima. Fatico a rivelare il mio profondo essere, ma questo succede anche con le ragazze. Vorrei sapere se ciò possa dipendere da dettagli del mio vissuto, e se sia il caso o meno di andare da uno psicologo; oppure se semplicemente sto sopravvalutando il tutto.
Grazie in anticipo.
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29 APR 2016
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Gentile Martina,
sembra che tu abbia avuto in precedenza esperienze negative di conoscenze maschili ed è anche possibile ipotizzare tue relazioni intrafamiliari disfunzionali.
La preferenza per uomini adulti evidenzia sfiducia nei confronti dei coetanei e bisogno di protezione e sicurezza.
Di sicuro il tuo vissuto è in relazione al disagio attuale ed è senz'altro indicato un percorso di psicoterapia per comprenderne bene le origini e curare la tua ansia sociale e relazionale.
Cordiali saluti
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
29 APR 2016
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Gentile Martina, potresti consultare uno psicologo per valutare innanzitutto se é presente dell'ansia sociale e provare con dei training di abilitá sociali che ti permettono di sperimentare gradualmente questo tipo di relazioni con una guida. Ti consiglio di non trascurare una difficoltà relazionale, poiché essendo molto giovane, in futuro potrebbe crearti dei problemi in ambito non solo affettivo ma anche lavorativo.
29 APR 2016
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Ciao Martina,
Forse lo scegliere di andare da uno psicologo non significherebbe sopravvalutare il tutto, ma dare lil giusto spazio ad un malessere che non ti permette di vivere in serenità. Parli anche di un vissuto che può aver influenzato la tua capacità relazionale, questo potrebbe essere il punto da cui partire. Prova a fare dei colloqui, se dovessi avere bisogno di aiuto, sono qui. Un caro saluto, Dott.ssa Valeria Bugatti
29 APR 2016
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Cara Martina,
mi colpiva una tua frase quando dici di aver difficoltà a rivelare il tuo profondo essere; ecco credo che questo (con i dovuti limiti dati dalla non conoscenza piena della tua situazione) sia un punto importante di queste difficoltà relazionali soprattutto nei confronti dei ragazzi.
Ti dico questo perchè in queste tue parole mi sembra di scorgere una certa paura a mostrarti e a farti conoscere per quello che sei, forse perchè temi un eventuale giudizio (negativo) da parte degli altri, di non sentirti pienamente apprezzata e valorizzata e in tal modo cerchi di "sfuggire" ad ogni possibilità di incontro, pur desiderandolo.
Questo è motivo di sofferenza e credo che ti sarebbe di giovamento un percorso psicologico in cui poter affrontare queste difficoltà che incontri nelle relazioni in modo poi da poter essere più sicura di te, della tua persona, di quello che vali e, in questo modo, andare incontro agli altri nel modo più sereno e spontaneo possibile.
29 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Martina, è davvero difficile capire le cause del tuo disagio rispetto al mondo maschile, però il fatto che tu stessa ipotizzi che possa centrare il tuo vissuto passato fa capire che qualcosa è successo. Pertanto il mio consiglio è quello di esplorarlo con l'aiuto di un professionista in un percorso psicologico che possa quindi aiutarti a far chiarezza su ciò che senti.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un saluto,
Dott.ssa Elisa Paterlini
28 APR 2016
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Buongiorno Martina,
è difficile poter definire la causa di questo tuo disagio dalla sola descrizione della problematica.. occorrerebbe saperne appunto di più sulla tua vita, sulla tua personalità e anche sul tuo passato e vita familiare e sociale per poter ipotizzare le origini e fonti di mantenimento di questo aspetto. Pertanto, se la cosa ti sta portando a soffrirne e a voler capire meglio te stessa, un percorso psicologico potrebbe essere la strada giusta. Sarà durante l'esplorazione più approfondita della tua persona che potrai ottenere queste risposte. Se non ci sono particolari legami con vicissitudini passate, il percorso potrebbe essere anche breve e orientato allo sviluppo di strategie per gestire l'ansia e i timori di esporsi; se emergessero radici più profondo la terapia potrebbe essere un po' più lunga poiché si dovrebbe fare i conti e riportare alla mente eventi ed episodi dolorosi ma ciò non implica che non si arrivi comunque alla risoluzione della sua insofferenza attuale.
Se desideri maggiori informazioni su un possibile percorso puoi contattarmi liberamente. Il mio orientamento è quello cognitivo e prevede sia sessioni di terapia brevi e focalizzate che tempistiche più lunghe, ma mai eccessivamente prolungate, poiché si mira sempre a ristabilire la serenità e l'indipendenza delle persone nel miglior tempo possibile.
A disposizione,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi