Convivere con un partner che ha paura di prendersi responsabilità e ansia

Inviata da Francesca · 22 feb 2018 Ansia

Buongiorno, sono fidanzata da 5 anni e convivo da quasi 3 con il mio attuale ragazzo. Relazione splendida se non fosse che soffre di attacchi di panico/ansia da diversi anni, che si manifestano in maniera massiccia ogni qualvolta deve prendersi una responsabilità più o meno impegnativa.
Siamo sempre riusciti a venirne fuori, con aiuto e tanti farmaci, ma questo mi porta continuamente a pensare: quando decideremo di portare avanti la nostra relazione con un figlio avrà questo tipo di ansie? Dovrò affrontare tutto da sola?

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Miglior risposta 22 FEB 2018

Gentile Francesca,
da quello che leggo lei il suo compagno, nonostante questi momenti di difficoltà, avete una vita di coppia soddisfacente, basata sulla complicità, che vi ha portato a superare diversi ostacoli. Bisognerebbe tuttavia capire la causa scatenante degli attacchi di panico, in modo da permettere al tuo compagno e di conseguenza a te di vivere il quotidiano e i momenti decisionali in modo più sereno. Prova a condividere con lui questa tua preoccupazione riguardante il futuro della vostra famiglia e prova a capire se anche lui ha le tue stesse paure. Una volta che avrete entrambi le idee più chiare potreste chiedete un supporto psicologico per affrontare al meglio i cambiamenti che troverete nel vostro percorso.

Dott.ssa Mara Lupica Spagnolo
Psicologa - Broni (Pavia)

Dott.ssa Mara Lupica Spagnolo Psicologo a Broni

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26 FEB 2018

Cara Francesca, arriva forte la sofferenza per quello che hai vissuto fino ad oggi con il tuo ragazzo, ma anche la preoccupazione sul futuro. Non comprendo se lui ha mai fatto un percorso psicologico o se lo rifiuta: se non ha mai fatto una psicoterapia senza dubbio sarebbe il momento di pensarci, posto ovviamente che abbia una motivazione adeguata. Per quanto riguarda le tue paure potrebbero certo essere fondate, ma la vita e il tuo compagno potrebbero stupirti in senso positivo. Nella nostra vita ci sono dinamiche cosí complesse che non ė cosí facile rinchiuderle in delle logiche di causa effetto lineari....valutate l'idea di rivolgervi ad uno psicologo, magari al momento protresti iniziare tu un percorso breve che faccia emergere in te le giuste risorse per affrontare l'oggi e il futuro. In bocca al lupo, dott.ssa Daniela Cannistrâ.

Daniela Cannistrà Psicologo a Seregno

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24 FEB 2018

Gentile Francesca,
comprendo il suo disagio e le perplessità relativamente ad una progettualità futura.
Tuttavia non si scoraggi, un percorso psicologico mirato alla riduzione dell'ansia e alla manifestazione degli attacchi di panico, porterà il suo fidanzato ad una maggiore stabilità emotiva e alla possibilità di condividere con lei le decisioni future rispetto ad un nucleo familiare allargato.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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23 FEB 2018

Gentile Francesca,
Se lei tiene in modo particolare alla relazione cerchi di sfruttare il tempo attuale per rafforzare la coppia. La sintomatologia ansiosa è possibile diminuirla o comunque migliorarla attraverso tecniche specifiche. Un percorso psicologico individuale di strategica breve permette di giungere ad un discreto equilibrio.
In tal modo quando costituirà una famiglia, essa avrà maggiori basi solide e si sentirà di poter condividere tutte le decisioni con il partner.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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23 FEB 2018

Buongiorno,
se ama veramente il suo compagno e desidera avviare una vita insieme è necessario che lui acquisisca gli strumenti per capire e gestire il panico che lei descrive. Non aspetti il dopo. Anche lei può aiutarlo indirettamente. La consulenza strategica breve vi offrirà gli strumenti giusti.
Resto a disposizione.
Alessandra Monticone
Consulenza strategica breve

Asti e via Skype ( concordare telefonicamente)

Monticone Alessandra Psicologo a Asti

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23 FEB 2018

Gentile Francesca,
Da quello che racconta sembra che il suo fidanzato sviluppi ansia/panico in situazioni in cui si sente troppo "piccolo" per poterle affrontare. (A volte accade quando fin da piccoli ci siamo dovuti accollare responsabilità troppo grandi per la nostra età, ma non so se è il suo caso).
Purtroppo i farmaci per quanto utili come sostegno iniziale non producono effetti soddisfacenti a lungo termini per vari motivi(assuefazione, effetti collaterali sull'umore...).
A mio avviso andrebbe sostenuto il suo ragazzo in un percorso che gli permetta di sentirsi più sicuro di sé e più "grande" per poter gestire le responsabilità di cui ha parlato. l'ansia e il panico oltre ad arrecare sofferenza e disagio sono anche segnali di "crescita", ci informano sui nostri limiti che abbiamo bisogno di superare per vivere in maniera piena. Il sostegno psicologici in questo caso è fondamentale.
Se vuole altre informazioni sono a sua disposizione.
Un caro saluto
Dott. Roberto pugliese

Dott. Roberto Pugliese Psicologo a Roma

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23 FEB 2018

Salve Francesca,

Le sue preoccupazioni sono legittime, ma l'ansia e il panico sono sintomi di malessere del tutto superabili con una buona psicoterapia e non sono tratti stabili del carattere di una persona.

Da quello che scrive avete individuato nella "responsabilità" l'innesco di queste ricadute, ma sarebbe utile capire quali emozioni o pensieri la accompagnano e aiutare il suo compagno a comprendere l'origine più a fondo.

L'elemento essenziale è che sia lui in prima persona a farsi carico del suo malessere per affrontarlo e superarlo.
Lei può stargli accanto e sostenerlo, ma non gestire le sue emozioni o risolvere in modo diretto in sintomi.
Il rischio è di sentire il peso di "fare tutto da sola", proprio come ha scritto.

Spero di averle almeno in parte risposto,
Resto disponibile per altri dubbi o chiarimenti.

Le auguro una buona giornata,
Camilla Marzocchi
Bologna BO

Dott.ssa Camilla Marzocchi Psicologo a Bologna

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