Paura del distacco

Inviata da mrosy · 2 mag 2023 Dipendenza affettiva

Salve, sono una donna di 35 anni. Lavoro, sono fidanzata e tra pochissimi giorni inizierò un nuovo percorso di vita con il mio compagno. Finalmente dopo anni di fidanzamento abbiamo deciso di convivere. Se da un lato questa cosa mi rende la donna più felice del mondo, dall'altro ho un'ansia e una paura indescrivibile. Ho paura di dover lasciare il mio posto, la mia casa, la mia famiglia. Io sono legatissima ai miei genitori e alla mie 2 sorelle minori. Anche perché sono sempre io a prendermi tutte le responsabilità, a gestire qualsiasi cosa abbiano bisogno, ad accompagnare i miei a fare visite, ad aiutarli economicamente. A tutto ciò si è aggiunto un problema di salute di mia mamma che mi sta tormentando in questi giorni. Ho troppa paura di andare via, ma soprattutto ha paura di perderli, di vederli star male, soffrire... Non sono riuscita a parlare con il mio compagno, gli ho solo accennato che sono molto in ansia per questo cambiamento, ma non per il fatto di iniziare a vivere insieme (l'ho tanto desiderato) quanto per il dover lasciare il mio porto sicuro. Ho paura che i miei non riescano a vedermi come vorrebbero, sposata e con qualche nipotino in giro per casa e questa cosa mi fa male. Sto vivendo questi giorni, soprattutto dopo aver saputo che mamma deve fare un intervento, con l'ansia che possa succedere l'irreparabile e mi sento in colpa!

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Miglior risposta 3 MAG 2023

Cara Mrosy, grazie per esserti confidata con noi.
Quello che stai per affrontare è un grande cambiamento, ed è normale poter provare emozioni così contrastanti. Posso immaginare quanto sia difficile allontanarti dai tuoi affetti, abitudini e anche dal tuo "ruolo": ciò che credo sia importante pensare in questi casi è che un cambiamento non implica necessariamente la fine di qualcosa di pre-esistente. Si tratta di una trasformazione, della ricerca di un nuovo equilibrio, della costruzione di nuove capacità o abilità, della scoperta di nuovi punti di vista con cui guardare gli altri e il mondo circostante.
E' comprensibile quanto il pensiero di recare una grande sofferenza alla tua famiglia possa farti vacillare, ma l'occasione a cui rinunceresti sarebbe quella di costruire qualcosa di nuovo, non solo con il tuo compagno, ma anche con la tua famiglia: un rapporto diverso, più ricco, più stimolante.
Allontanarsi dal proprio porto sicuro non implica la sua scomparsa: lui è sempre lì, è possibile tornare per ricaricarsi dell'affetto quando si desidera.
Indubbiamente l'imprevisto di salute della tua mamma avrà reso questo cambiamento più duro del previsto, ma è importante non lasciare che i bisogni, le richieste e i desideri degli altri - anche di chi amiamo profondamente - sovrastino i nostri. Sono sicura che potrai garantire a tua madre la vicinanza e l'assistenza necessaria (soddisfacendo così i tuoi bisogni familiari) anche continuando a coltivare i tuoi bisogni di coppia. Il segreto è riuscire a costruire un nuovo equilibrio che possa accogliere i cambiamenti che avvengono quotidianamente.
Non sarà un percorso semplice e sereno, è normale di fronte a grandi cambiamenti provare timore: indubbiamente anche la tua famiglia dovrà affrontare le emozioni legate al lasciarti andare. Ciò che conta è utilizzare in maniera funzionale tutto ciò che emerge.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio e in bocca al lupo per tutto.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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15 MAG 2023

Salve,

sarebbe opportuno affrontasse queste sue difficoltà in uno spazio più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. La sua ansia riconduce ad una problematica importante di svincolo dal nido di casa. Nel caso, restiamo disponibili ad accogliere la sua domanda di aiuto anche on-line.

Cordiali Saluti
Studio associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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13 MAG 2023

Cara Rosy grazie per aver condiviso questi tuoi vissuti, sono quasi certa che caratterizzano la vita di chi intraprende una decisione come la sua.
Ma quello che scrive non è altro il ciclo di ogni famiglia: si cresce, si cambia ruolo e non è sempre immediato dentro di noi vivere tutto questo.
Dalle sue parole si evince che c'è un sentimento autentico verso il suo compagnone forse dopo tot. anno di fidanzamento avete deciso di convivere anche per fare uno step ulteriore come coppia.. ed è sano così.
Cerchi di non vivere il tutto in modo così estremo, avrà modo di andare a trovare i suoi familiari e supportarli. Sicuramente in un altro modo, da donna autonoma che sta creando anche la sua di famiglia.
Le auguro il meglio.

Dott.ssa Ilaria Bagnoli Psicologo a Modena

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9 MAG 2023

Gentilissima Mrosy, la ringrazio per la condivisione. Capisco che la situazione che descrive le sta facendo provare questi vissuti di ansia e paura; d'altronde da quello che è emerso dal suo racconto lei non si è mai allontanata dal suo nucleo familiare e dal suo "posto sicuro". Per questo motivo è comprensibile andare incontro a questa tipologia di vissuti, poiché ora sta compiendo i primi passi di "separazione" dalla sua famiglia di origine, sta pensando alla sua autonomia come donna e come compagna. Questo inizialmente potrebbe spaventarla, come sta accadendo ora, ma presto si renderà conto che per stare accanto ai propri familiari non occorre per forza esserci fisicamente sempre, ma basta anche esserci emotivamente, e penso che lei ci sia.
Ad ogni modo, penso che intraprendere un percorso di terapia la potrebbe aiutare ad affrontare questo momento difficile, insieme ad una professionista che sappia ascoltarla e supportarla in questi passi di separazione.
Resto a disposizione per qualsiasi domanda o qualora volesse prenotare una consulenza, anche online.
Un caro saluto
Francesca Coricelli - Psicologa

Dott.ssa Francesca Coricelli Psicologo a Roma

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3 MAG 2023

Buon pomeriggio.
Stai per costruire qualcosa di unico per te ed il tuo compagno, qualcosa che, finalmente, come scrivi, sarà un nuovo percorso di vita dopo anni di fidanzamento. Comprendo le tue paure e le tue ansie, ma credo dovresti considerare che il tuo cambio di vita non potrà che rendere felice i tuoi familiari, anche tua madre. Vedere che una figlia compie un passo così importante è fonte di gioia per un genitore. Tu sarai sempre presente per loro e lo saranno anche le tue sorelle. Sei fortunata ad avere loro. Potete occuparvi insieme dei vostri genitori, senza che gravi tutto su di te. Ad ogni modo, penso dovresti parlare di questo stato d'animo col tuo compagno, senza temere che questo possa incrinare il vostro rapporto. Le difficoltà della vita vanno affrontate insieme.
Sii positiva e lascia che i pensieri negativi non prendano il sopravvento.
Spero di esserti stata utile. Un abbraccio

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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3 MAG 2023

Gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione profonda. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le fatiche nel doversi distaccare dalla sua famiglia, soprattutto per il legame profondo che ha con loro. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia la potrebbe aiutare ad esplorare ed elaborare quelle che sono le motivazioni sottostanti la sua fatica ed ansia del momento, in modo da individuare delle strategie per aiutarla in questo momento difficile
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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3 MAG 2023

Buongiorno,
cara, descrive una situazione che merita attenzione. Lascia il suo porto sicuro per diventare adulta, indipendente, prendendosi la responsabilità di diventare donna, non solo relegarsi alla condizione di figlia. E ha l'età anagrafica per poterlo fare.
Vivere col suo compagno, che desidera, ama, vuole, non significa abbandonare la sua famiglia, bensì diventare Sè. Può comunque stare accanto alla sua famiglia, ma come mai ha paura di iniziare a vivere la SUA vita?
Spero di essere stata più esaustiva possibile in questo spazio, se volesse approfondire mi scriva pure.
Buona giornata
Dr.ssa Autelli

Dott.ssa Cecilia Autelli Psicologo a Pavia

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3 MAG 2023

Salve,
Grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. Una convivenza è sempre un momento delicato per la coppia e per i singoli partner, le emozioni in gioco sono tante e tutte assolutamente fisiologiche. La difficoltà che sta provando in questo momento mi sembra che sia molto collegata alla paura di “perdere” un ruolo che fino ad ora aveva nella sua famiglia di origine. Come in tutti i momenti di passaggio della vita, ci si trova davanti a un bivio. Da un lato, il percorso sicuro, illuminato e pianeggiante: la nostra casa, la nostra cameretta. Restando lì, sappiamo che non accadrà nulla di male. Dall’altro, un sentiero inesplorato, buio e con qualche ostacolo che ci impedisce di vedere cosa c’è dopo qualche metro. Questo ci incuriosisce, ci attrae, ma ci spaventa molto. È il momento questo di dover “riprendere le misure” e trovare un nuovo equilibrio. Non c’è più solo la “me” figlia e sorella, ma anche la “me compagna di vita” che sta costruendo una nuova famiglia. Ma non necessariamente le due cose devono escludersi a vicenda. Possiamo tornare nella mostra cameretta quando ne abbiamo bisogno senza necessariamente deludere o “tradire” l’altro. In questo momento, condividere le proprie emozioni con il partner potrebbe essere molto di aiuto perché probabilmente vi accorgerete di provare emozioni simili in un momento importante per voi, e potreste ritrovarvi ancora più vicini e complici!

Dott.ssa Martina Corrada Psicologo a Civitavecchia

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