Come si può convivere con un lutto?

Cara Giulia,
mi si è stretto il cuore nel leggere questo racconto.
Per quanto ogni lutto sia sempre dolorosissimo, ci si aspetta di sentire parlare della morte di nonni, zii o genitori anziani, o magari comunque qualcuno che purtroppo ci ha lasciati al termine di una (si spera) lunga vita.
In questo caso, il lutto che stai vivendo è qualcosa di completamente inaspettato e contro la "logica" della vita stessa, questo mi fa immaginare anche quanta rabbia tu possa provare in meritò a ciò, insieme al dolore.

Sappi che l'elaborazione del tutto richiede tempo, e l'avvenimento per te è ancora molto recente. In questo lasso di tempo variabile, le varie sensazioni che si provano mutano e seguono delle fasi, più o meno simili per diverse persone.
Sappi che nell'elaborazione di questo dolore, prima si "interviene" con un supporto e un spazio di sfogo ed condivisione, migliori saranno i risultati in termine di sollievo, oltre che (si spera) più rapidi.
Potresti pensare a qualche seduta di sostegno per aiutarti a capire quanto successo, dare spazio alle tue emozioni e trovare dei significati che ti aiuteranno a ritrovare una serenità che ora ti sembrerà sicuramente lontanissima.

Datti tempo, ciò che provi e legittimo.
Faccio a te e alla tua famiglia le mie più sincere condoglianze.
Se hai bisogno, mi trovi anche online.

⊱ Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, consulente sessuale e Counselor professionista (Torino e online)

Carissima Giulia,
capisco la gravità di quello che stai vivendo. Deve essere terribile dovere accettare un lutto così devastante. Non ipotecare però il futuro, magari un giorno avrai un bambino e potrai essere felice e fare felici anche i tuoi congiunti. E' necessario del tempo per digerire questo lutto, forse anche un anno o più, ma non ti devi scoraggiare perchè si tratta di un lutto fisiologico e non patologico.
Potrebbe esseri utile una psicoterapia di sostegno da effettuare presso uno psicoterapeuta psicodinamico.
Vedrai che risolverai questo lutto, nonostante ciò il piccolo ti starà sempre nel cuore, non lo dimenticherai.
SE lo desideri possiamo rimanere in contatto.
Un abbraccio.
Dott.Gabriele Ldenti
Pxsicoterapeuta Genova

Salve Giulia

Dalla sua storia, comprendo che ha subito una perdita drammatica e inattesa, cosa che le ha generato un trauma.
Il lavoro di elaborazione del lutto richiede tempo ed è assolutamente soggettivo.
Non c’è nulla di strano se lei il giorno del funerale non ha sentito nulla in termini emotivi o se oggi si sente arrabbiata. Tre settimane, a differenza di quanto sostiene il suo fidanzato, non sono molte.
Ad ogni modo, un percorso di terapia potrebbe aiutarla nel dare voce a quanto non riesce momentaneamente a esprimere, a comprendere quanto le sta accadendo e ad accettarsi in questo periodo della sua vita.
A maggior ragione, se sente di aver bisogno di supporto in questo periodo, prendersi cura di sè è la scelta migliore da poter prendere.

In bocca al lupo

Cara Giulia,
sento molto dolore nelle sue parole e mi dispiace molto. Il lutto che sia lei che la sua famiglia state attraversando è devastante e per essere elaborato richiede tempo, pazienza e condivisione. Cerchi di verbalizzare come si sente anche con la sua famiglia, il dolore per essere elaborato ha bisogno di essere visto e compreso e forse un percorso psicologico potrebbe essere utile per elaborare il vissuto traumatico che una morte così inaspettata può lasciare. In merito al suo fidanzato, dare sentenze così severe in un momento di vita così delicato, mi sembra un pò azzardato. Il suo stato d'animo è indicativo di un momento di vita molto doloroso, non della sua vita futura, parli anche con lui, cerchi di fargli capire che non sta vivendo all'ombra di un lutto, ma che ha bisogno di tempo e di supporto per poterlo superare.
Le mando un caloroso abbraccio,
Dott.ssa Giulia Marano

Buongiorno Giulia,

Mi dispiace molto per la perdita che hai subito. È normale provare un dolore profondo e una serie di emozioni complesse quando si perde qualcuno che amiamo. Il lutto è un processo individuale e non esiste un "tempo giusto" per superare una perdita. Alcune persone possono aver bisogno di più tempo rispetto ad altre per elaborare il loro dolore.

È importante che tu ti permetta di sentire il tuo dolore e di esprimere le tue emozioni. Non c'è nulla di sbagliato nel piangere o nel sentirsi sopraffatti dal dolore. Queste sono reazioni normali alla perdita.

Se senti che il tuo dolore sta influenzando la tua vita quotidiana o le tue relazioni in modo significativo, potrebbe essere utile cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale, come un consulente o un terapeuta. Questi professionisti possono fornirti strumenti e strategie per aiutarti a gestire il tuo dolore e a lavorare attraverso il tuo lutto.

Riguardo alla tua relazione, potrebbe essere utile parlare apertamente con il tuo ragazzo dei tuoi sentimenti e del tuo processo di lutto. Potrebbe non capire completamente quello che stai attraversando, ma può offrirti supporto e comprensione.

Ricorda, non sei sola in questo. Ci sono persone che possono aiutarti a superare questo momento difficile. Non esitare a cercare aiuto se ne senti il bisogno.

Buongiorno mi spiace molto per il suo nipotino. Certamente lei ha subito un trauma. La invito a fare dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare tale situazione.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Giulia,
io direi che tre settimane NON sono affatto tante da quanto è avvenuto l'evento luttuoso, per il quale le esprimo la mia vicinanza emotiva. reputo che lei abbia il diritto, in queste settimane così come nelle prossime, di esprimere il suo dolore anche un po' come le aggrada, perché certe cose grandi (lutto, gioia, ...) ognuno le vive e le esprime a proprio modo.
Dopodiché, se fra mesi (tecnicamente un anno per parlare di "lutto complicato persistente") lei stesse ancora molto male, allora magari può valere la pena confrontarsi con un collega, o con me se lo gradisce, e cercare di capire perché questo dolore non se ne va.
Io, però, adesso, dopo solo 3 settimane, eviterei di patologizzare un lutto che è normale che vi sia; si fidi, sarà lei stessa a rendersi conto se questo dolore le sta causando disagio per troppo tempo e lei stessa arriverà a comprendere che è arrivato il tempo di riaprire le finestre e far entrare luce, nuova luce, nelle stanze, lasciando che questo bimbo venga liberato dal nostro doloroso ricordo.

Le faccio i miei migliori auguri
dott. Alessandro Pedrazzi

Buongiorno Giulia. Situazioni di lutto come la sua o comunque di forte stress emotivo necessitano di un po' di tempo. Ha bisogno di rielaborare questo, anche parlarne con qualcuno può essere utile. La terapia può essere utile anche per questo, non tanto per alleviare il dolore, ma per saperlo riconoscere, accogliere e poterlo accettare.

Buongiorno Giulia,
comprendo il dolore che sta provando per questo lutto improvviso e inaspettato. La nascita di un bambino è carica di attese e di aspettative nonché di gioia e non è contemplato il fatto che si possa ricevere una notizia così dolorosa.
Capisco anche la rabbia che sta provando.
Si rivolga ad un professionista in uno spazio a lei dedicato, in assenza di giudizio, dove poter elaborare questo lutto.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online
Un caro saluto
Dottoressa Laura Chiuselli