Salve,
sono Giada di Ravenna, sono in preda al panico poiché la mia vita relazionale è tormentata a causa mia.
Ho due impulsi quello di stare sola e godermi l'adolescenza che non ho mai vissuto pienamente, e quello di stare con il mio ragazzo, un ragazzo d'oro (insieme ridiamo, ci divertiamo, riflettiamo, lui mi ascolta e supporta, un angelo proveniente dal cielo).
Ma io divengo sempre più ingestibile, perché alterno momenti a volte vere e proprie giornate.
Momenti di freddezza si alternano a momenti di dolcezza e consapevolezza e la situazione è stancante per entrambi.
Vi ringrazio a priori. Attendo delle vostre risposte e opinioni.
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1 LUG 2016
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Cara Giada,
mi pare di capire che ognuna delle strade che vede comporti dei limiti e delle possibilità: da una parte la possibilità di vivere liberamente la Sua adolescenza, dall'altra quella di perdere una persona a Lei cara.
La stuzzico: non ci sono possibilità alternative a queste due? Possibilità che non rendano qieste due strade mutualmente escludentesi?
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
6 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Giada
quanti anni avete? La tua lettera non lo dice; immagino che siate molto giovani.
Sarebbe bello se tu potessi dedicare del tempo per te e per la comprensione di queste problematiche.
Mi sembra che, questo ragazzo e questa relazione meravigliosa, siano per te una prospettiva che ti "chiude" e che forse non desideri interamente.
La tua vita relazionale è importante cerca di capirne di più con un aiuto terapeutico.
Anche io sono di Ravenna.
Ciao, un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
4 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Giada! Ho due notizie, una buona e l'altra cattiva. Da quale inizio? :-) La buona è che i tuoi istinti contrapposti sono sanissimi! E' naturale sentire l'esigenza di voler essere in una relazione con l'altro ma anche in una relazione con se stessi. In altre parole, i due istinti di cui parli sono semplicemente due parti di te che non sono opposte ma si completano.
La cattiva notizia è che poche, pochissime persone (soprattutto alla tua età) riconoscono questi bisogni dentro di loro. Purtroppo la maggior parte delle relazioni sono basate sulla paura e questo non consente alle persone di esprimere l'esigenza di voler trascorrere anche dei momenti soli con se stessi. Sono proprio questi ultimi che ricaricano e danno vitalità e freschezza ai rapporti, perché privarsene o pensare di avere un problema?
Hai provato a parlarne con lui dopo aver unito pancia, cuore e cervello?
Veronica Santoro,
Psicologa e Operatrice di Guarigione Riconnettiva
2 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giada,
non soltanto in adolescenza ma a qualsiasi età, al di fuori di eventuali psicopatologie o disturbi di personalità, nella relazione di coppia emerge o può emergere il contrasto tra il desiderio di libertà e indipendenza e il desiderio di condivisione e di legame affettivo.
E' un pò una contrapposizione per certi aspetti analoga a quella tra "identità e relazione".
A mio giudizio occorre trovare sempre un buon compromesso tra queste due posizioni perchè l'identità non ha molto senso senza la relazione e la relazione (anche affettiva) non è possibile senza l'identità.
Con parole più semplici direi che in una buona relazione di coppia ci dovrebbe essere sempre, a mio avviso, una buona parte di condivisione di azioni, emozioni ed affetti ed una parte più piccola di spazio privato invalicabile.
Credo che questo atteggiamento sia anche uno dei presupposti per un buon livello di autostima.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Giada, io le dico cosa è "arrivato" a me dopo aver letto il suo post. Nessuna percezione di due istinti contrapposti ma uno ben chiaro ed emotivo (quello inerente l'adolescenza da potersi finalmente godere) ed uno chiaro solo a livello razionale. Per spiegarmi meglio: sarebbero stati due istinti contrapposti, ad es., se ci fossero state due possibilità, entrambe emotive (ad es, rimanere col suo partner per importanti motivazioni affettive o lasciarlo sempre per importanti motivazioni affettive). Se parliamo di "istinto" (ovvero emotività tacita, incoscia, implicita e procedurale) queste sono le possibilità. Diversamente sarebbe se lei, per istinto, intendesse altro, allora le cose cambierebbero (per questo sarebbe utile chiarirselo). Quindi, tornando a ciò che ho percepito, mi sembra plausibile (ma sto sempre ipotizzando) che lei, emotivamente, vorrebbe una cosa che la sua razionalità non le permette di poter prendere in considerazione (ipotesi, interrompere o troncare l'attuale rapporto). Tanto più che, del suo partner, ne parla in modo molto "pensato", con praticamente nessun riferimento affettivo nei suoi confronti. Non so se sia stato un caso (???) o è normale che di lui parli così (quasi come ci si potrebbe riferire ad un amico...). Ma, ripeto, questa è stata la mia impressione immediata, magari con qualche informazione in più, potrebbe essere compresa meglio la natura del vostro rapporto.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo-Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma